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  • Mercoledì 7 maggio 2025

Gli Stati Uniti hanno fatto un accordo con gli Houthi

Prevede che il gruppo yemenita smetta di attaccare le navi nel mar Rosso, gli Stati Uniti di bombardare le infrastrutture della milizia

(AP Photo)
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Martedì gli Stati Uniti hanno trovato un accordo con gli Houthi, la milizia sciita sostenuta dall’Iran che da anni controlla una parte consistente dello Yemen: gli Houthi smetteranno di attaccare le navi statunitensi in transito nel mar Rosso, e gli Stati Uniti smetteranno di attaccare obiettivi legati al gruppo in Medio Oriente. L’accordo è stato confermato dall’Oman, che ha fatto da mediatore.

Il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato l’accordo a sorpresa durante un incontro con i giornalisti organizzato alla Casa Bianca in occasione della visita del primo ministro canadese Mark Carney, e non ha dato grandi spiegazioni. Ha detto però che l’interruzione dei bombardamenti ha avuto un effetto immediato.

Da quando è iniziata la guerra nella Striscia di Gaza, nell’ottobre del 2023, gli Houthi hanno colpito decine di navi in transito nella zona del mar Rosso, in parte come forma di sostegno ad Hamas e alla causa palestinese. Soprattutto nei primi mesi della guerra, questi attacchi avevano causato grossi problemi nel commercio globale e avevano costretto molte compagnie a smettere di operare in quel tratto di mare, solitamente molto trafficato.

Non è chiaro se l’accordo annunciato martedì permetterà una ripresa sicura dei traffici commerciali, né se gli Houthi smetteranno di attaccare tutte le navi oppure solo quelle legate agli Stati Uniti.

Mercoledì un portavoce degli Houthi ha detto a Reuters che l’accordo non include gli attacchi del gruppo contro Israele, che continueranno. Dall’inizio della guerra a Gaza gli Houthi hanno attaccato più volte Israele. La maggior parte dei missili è stata intercettata, con qualche eccezione: per esempio la scorsa domenica un missile lanciato dagli Houthi era arrivato molto vicino all’aeroporto principale di Tel Aviv. Anche Israele ha bombardato più volte diversi obiettivi in Yemen legati agli Houthi, e lo scorso marzo anche gli Stati Uniti (su ordine di Trump) avevano cominciato ad attaccare militarmente centinaia di obiettivi legati al gruppo in Yemen, proprio con l’intenzione di indebolirlo e riavviare i commerci.