Per vincere una gara di bestiame bisogna essere serissimi
Oltre a tenere la postura giusta e lo sguardo fisso sui giudici: tutto abbastanza ipnotico da diventare virale su TikTok

Anche se i giovani che si occupano della cura del bestiame negli Stati Uniti sono sempre meno, le competizioni con gli animali da fattoria continuano a esistere e non solo: sono seguite e sono recentemente diventate un trend su TikTok. Il motivo è che sono gare in cui, oltre agli animali, si giudica l’abilità degli allevatori, che spesso sono adolescenti, di presentarli. La loro postura un po’ piegata e gli sguardi concentratissimi sono in effetti abbastanza bizzarri e ipnotici da destare curiosità sui social, anche tra chi non ha nessun interesse per il mondo del bestiame.
Le gare di bestiame coinvolgono maiali, pecore, pollame o bovini, che bisogna far entrare in un recinto e poi guidare in giro, affinché possano essere valutati da un giudice. Quasi sempre le persone che accompagnano l’animale usano una specie di frustino da equitazione, che picchiettano sotto il mento dell’animale per farlo andare dove vogliono. Nel recinto entrano più animali e guide alla volta, poi il giudice stabilisce il vincitore in base alle loro caratteristiche fisiche e a criteri come l’andatura, la capacità di controllo della guida e l’originalità dei movimenti.
Gare di questo tipo spuntarono nell’Ottocento durante i raduni di allevatori e avevano l’obiettivo di scegliere gli animali migliori per la riproduzione selettiva. Oggi si tengono anche in paesi come Cina e Australia, mentre negli Stati Uniti ci sono competizioni locali, regionali e nazionali, a volte all’interno di manifestazioni agricole più grandi, divise in categorie per razza, peso o età: servono sia per far vendere gli animali degli allevamenti che partecipano sia per farsi conoscere, oppure semplicemente per vincere un premio.
Alla fine alcuni animali tornano negli allevamenti e altri vengono macellati; altri ancora continuano a gareggiare, spesso accompagnati da ragazze e ragazzi figli di allevatori.
È il caso dei Dadson, una famiglia di allevatori della California centrale che ha dodici maiali e due pecore da concorso, oltre a sei scrofe, maialini da latte, anatre, cani e gatti. La 14enne Karis Dadson è diventata il personaggio più riconoscibile in queste gare assieme al fratello gemello Krew. Come ha raccontato il New York Times, per una fetta di pubblico dei social la sua postura apparentemente goffa e torva, assieme alla sua espressione determinata mentre porta in giro un maiale di 9 mesi da oltre 120 chili, si sono trasformate in un meme.
Chi partecipa a queste gare di solito comincia a farlo fin da piccolo, per coltivare la fiducia dell’animale, di cui si prende cura anche quando non gareggia. Alcuni video condivisi sul canale YouTube dell’allevamento dei Dadson spiegano che in gara i maiali devono essere puliti e in ordine, con il pelo alla giusta lunghezza per far capire sesso e razza, ma anche per far risaltare i muscoli e l’eleganza dei movimenti. Per guidarli inoltre bisogna stare un po’ piegati in avanti, ma non troppo, per riuscire a colpirli sotto al mento e quindi a farli avanzare, ma senza farsi vedere, cosa che li distrarrebbe e li farebbe fermare.
Ma soprattutto ci sono buoni motivi per cui è fondamentale lo sguardo, che nelle parole di Austin Thompson, uno dei giudici di un evento che si è tenuto a febbraio in California, è una delle «regole non scritte» delle gare di questo tipo. Bisogna sempre tenerlo fisso sul giudice non solo per mostrare sicurezza, ma anche per non perdersi i gesti molto rapidi con cui dà il via libera per entrare nel recinto o dà altre indicazioni, altrimenti si rischia di essere penalizzati. È insomma un gesto di attenzione che viene tenuto in considerazione anche per decidere i vincitori.
I video di Karis Dadson con il suo sguardo concentrato, quasi arrabbiato, hanno cominciato a diventare virali nel 2022, per poi continuare a spopolare di gara in gara. Al momento la Dadson Farms ha oltre 420mila follower su TikTok, e ne ha ancora di più tra Instagram, Facebook e YouTube, dove la famiglia condivide consigli su come fare la toeletta ai maiali, su come nutrirli e imparare a gestirli, oltre naturalmente agli spiegoni sulle gare. Uno dei video della ragazza è stato condiviso anche dal noto attore Will Smith, che lo scorso aprile aveva chiesto incuriosito notizie su cosa significasse.
Secondo Clay Zwilling, responsabile di un’organizzazione che promuove il settore dell’allevamento (National Swine Registry), i giovani che ogni anno partecipano alle gare per maiali negli Stati Uniti sono più di 100mila, e Krew e Karis Dadson «un esempio positivo» per far conoscere la nicchia. A lui piacciono le attenzioni, ha raccontato al New York Times, mentre a lei un po’ meno: anche se di recente ha fatto il suo primo servizio fotografico per Domina Journal, una rivista semestrale sul ruolo delle donne nella moda e nell’arte.
Alle critiche degli attivisti che contestano lo sfruttamento degli animali durante fiere, spettacoli ed eventi simili, Karalyn Dadson, la madre, risponde che «non capiscono quanto bene ci prendiamo cura di loro».
Una delle prossime gare di questo tipo sarà la California Mid-State Fair, che si tiene a luglio e include anche concerti, corse di cavalli e spettacoli d’intrattenimento. Quest’anno tuttavia le gare di pollame e bovini da latte non si terranno per via dell’influenza aviaria, che ha iniziato a diffondersi negli allevamenti statunitensi dal 2023, ha portato gli allevatori a uccidere milioni di polli per limitare i contagi e tra le altre cose ha causato la grande crisi delle uova in corso nel paese. Finora il virus H5N1 ha contagiato una settantina di persone, mentre non sono stati rilevati casi di contagio da persona a persona.
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