Una foresta che è un’opera d’arte

Si trova in Finlandia e l'ha pensata l'artista Agnes Denes ispirandosi tra le altre cose anche a un ananas

La "Tree Forest" di Agnes Denes fotografata nel 2013 (Strata Suomi, CC BY 2.0, via via Wikimedia Commons)
La "Tree Forest" di Agnes Denes fotografata nel 2013 (Strata Suomi, CC BY 2.0, via via Wikimedia Commons)
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Tra le vaste foreste che caratterizzano la zona di Tampere, nel sud-ovest della Finlandia, ce n’è una degna di nota perché è artificiale e nasce come un’opera d’arte. È la cosiddetta “Tree Mountain”, ideata dall’artista statunitense Agnes Denes in parte come progetto di bonifica ambientale, e in parte come strumento per diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela della natura.

Agnes Denes in un video trasmesso dietro a un modello del progetto durante una mostra allo Shed di New York nel 2019 (Elizabeth Bick/ The New York Times, Contrasto)

Il progetto fu realizzato tra il 1992 e il 1996 sui resti di un’antica cava di ghiaia poco fuori Ylöjärvi, vicino a Tampere. La cava fu riempita per ricavarne una montagna di pianta ellittica, lunga 420 metri, larga 270 e alta 28: poi migliaia di pini vennero piantati seguendo uno schema matematico che combinava la sezione aurea e un motivo ispirato all’ananas studiato da Denes.

Ne uscì un’opera d’arte vivente, che nelle parole dell’artista diventò «la prima foresta vergine creata dagli esseri umani», cioè una foresta artificiale che però si è sviluppata liberamente nel tempo, senza subire l’impatto delle attività umane. Per il modo in cui è fatta, la montagna di Denes è piuttosto spettacolare: la si può visitare e ci si può camminare dentro: oltre alle visite guidate ci sono quelle organizzate per tenerla pulita.

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In finlandese la foresta è nota come “Puuvuori”, letteralmente montagna del legno: raccoglie più di 10mila alberi piantati da più di 10mila persone di diverse parti del mondo con l’obiettivo di limitare l’erosione del terreno, stimolare la produzione di ossigeno, purificare le acque sotterranee e ricreare un habitat per molte specie di animali selvatici. Il titolo completo dell’opera però è “Tree Mountain – A Living Time Capsule”: è un riferimento al fatto che per riuscire davvero nel suo intento dovrà essere protetta per i prossimi quattrocento anni, il tempo necessario affinché l’ecosistema precedente si possa ristabilire.

Tutte le persone che hanno piantato un albero nell’ambito del progetto hanno ricevuto un certificato firmato da Denes e da un funzionario del comune di Ylöjärvi che le indica come «custodi» di quell’albero. Questo certificato serve teoricamente a riconoscere il loro impegno per l’ambiente e a dare qualcosa che possa essere trasmesso di generazione in generazione. Fa insomma parte di quel filone di opere concepite con l’idea di essere fruite anche molto in là nel tempo, come la composizione musicale della durata di mille anni, che suona già da più di 25.

Lo schema con cui sono stati piantati gli alberi, dal sito di Agnes Denes

Temi come la bonifica del territorio e la riappropriazione delle sue risorse sono centrali nel lavoro di Denes, che è nata in Ungheria nel 1931 ed è un’artista concettuale nota soprattutto per i suoi progetti di “Land art”, cioè la forma d’arte radicata nel luogo naturale in cui è stata creata, dove l’artista interviene soprattutto in senso politico e filosofico.

Nel 2015 per esempio Denes aveva creato un enorme campo di grano in quella che oggi è una sezione del parco Biblioteca degli Alberi di Milano con l’aiuto di circa 5mila persone: era una riproposizione della sua opera più nota, “Wheatfield – A Confrontation”, realizzata nel 1982 a New York come critica della cultura finanziaria e dell’ossessione per la ricchezza, in contrasto con la semplicità delle necessità fisiologiche degli esseri umani, come mangiare.

La pianta del progetto e i suoi alberi in due fasi del progetto, dal sito di Agnes Denes

Il progetto per la “Tree Mountain” era stato annunciato dal governo finlandese al Summit della Terra, la conferenza globale che si svolse nel giugno del 1992 a Rio de Janeiro (Brasile), in cui capi di stato, scienziati, diplomatici e rappresentanti di ong di tutto il mondo discussero per la prima volta di clima e ambiente. L’opera fu sponsorizzata dal programma ambientale delle Nazioni Unite, dal ministero dell’Ambiente finlandese e dal comune di Ylöjärvi a titolo di contributo della Finlandia per la tutela del pianeta, e fu inaugurata il 14 giugno del 1996.

Due anni dopo Denes realizzò un progetto simile a Melbourne, in Australia, dove piantò 6mila alberi di specie a rischio, disposti a spirale, formando cinque specie di piramidi a gradoni. Gli alberi sono stati piantati vicino a un impianto per il trattamento delle acque con lo scopo principale di contrastare l’erosione del suolo e la desertificazione.

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