Perché per l’Atalanta è così difficile battere l’Inter
Ha perso le ultime sette partite in cui si sono affrontate, tra cui due recenti per 4-0, ma la prossima è l'unica che può valere uno Scudetto

Domenica sera a Bergamo l’Atalanta e l’Inter si affronteranno in una partita piuttosto importante della Serie A maschile di calcio: mancano dieci giornate alla fine del campionato e l’Inter è prima in classifica con un punto di vantaggio sul Napoli e tre proprio sull’Atalanta, che vincendo potrebbe quindi raggiungerla. Negli ultimi anni l’Atalanta allenata da Gian Piero Gasperini è diventata sempre più forte e competitiva, giocando stagioni eccezionali per una squadra storicamente non abituata a queste posizioni di classifica; dopo aver vinto l’Europa League nella scorsa stagione, ora ha l’occasione di competere per la vittoria dello Scudetto (sarebbe il primo della sua storia).
Per riuscirci però potrebbe essere essenziale che batta l’Inter domenica, e non è cosa da poco, non solo perché l’Inter è una delle squadre più competitive d’Europa: l’Atalanta non batte l’Inter dall’11 novembre del 2018 e nelle ultime sette partite in cui si sono affrontate ha sempre perso. La partita di andata, giocata a fine agosto, finì 4-0 per l’Inter, lo stesso punteggio della partita di ritorno della scorsa stagione. A gennaio le squadre si sono affrontate di nuovo nella semifinale di Supercoppa italiana, e l’Inter ha vinto 2-0. Nelle ultime tre partite, insomma, il punteggio complessivo è di 10-0 per l’Inter. In questi anni l’Atalanta ha messo in difficoltà avversarie di qualsiasi livello, in Italia e in Europa, ma con l’Inter fa sempre molta fatica, soprattutto da quando è allenata da Simone Inzaghi.
Gli highlights della partita di andata, vinta 4-0 dall’Inter
Il confronto diretto è così sbilanciato perché le caratteristiche delle due squadre e il loro modo di giocare sono tali da esaltare i pregi dell’Inter ed evidenziare i difetti dell’Atalanta, quando giocano contro. Uno dei principi su cui si basa il gioco dell’Atalanta è quello delle marcature individuali a tutto campo, cioè in pratica ogni giocatore segue il suo diretto avversario quasi in ogni zona del campo, per cercare di sottrargli la palla e poi far ripartire velocemente le azioni d’attacco, a cui partecipano tanti calciatori. La squadra di Gasperini fa questa cosa con un’applicazione e un’intensità tali da rendere molto complesso per le altre squadre giocarci contro: l’allenatore del Manchester City Pep Guardiola, con una metafora diventata emblematica, già cinque anni fa disse che affrontare l’Atalanta era come andare dal dentista.
L’Inter utilizza uno schema di gioco simile a quello dell’Atalanta (il 3-5-2, l’Atalanta di solito usa il 3-4-1-2), ma i principi di gioco sono piuttosto diversi. Una delle cose che fa meglio, e che spesso vanifica le marcature dell’Atalanta, è far girare il pallone, cioè coinvolgere tanti giocatori nel possesso palla e farli muovere in zone del campo anche non abituali per loro: non è raro vedere un difensore centrale dell’Inter ritrovarsi in posizione di esterno d’attacco, o un centrocampista abbassarsi in posizione di terzino. È insomma un modo di giocare molto fluido, che toglie i riferimenti alle squadre avversarie, e questo è un problema per i calciatori dell’Atalanta, che faticano a mantenere le marcature individuali e a evitare di liberare spazi per i giocatori dell’Inter.
La squadra di Inzaghi è quella che dribbla meno di tutto il campionato (quasi nessuno dei suoi calciatori, cioè, di solito supera l’avversario in uno contro uno); preferisce piuttosto far avanzare la palla attraverso i passaggi e i movimenti costanti dei suoi giocatori, sfruttando l’abilità tecnica e la visione di gioco dei suoi difensori e centrocampisti, tutti eccellenti in questo, come Federico Dimarco, Alessandro Bastoni e Hakan Calhanoglu, e utilizzando anche il gran lavoro e dinamismo dei suoi due attaccanti, Lautaro Martínez e Marcus Thuram.
Dopo la vittoria per 4-0 dello scorso 30 agosto, un’analisi tattica della partita uscita sul sito di approfondimento Ultimo Uomo spiegava che «contro un sistema come quello di Gasperini l’Inter applica il manuale su come mandare in tilt un’organizzazione difensiva fondata sull’uomo contro uomo. Attraverso continui cambi di posizione, rotazioni, cambi di gioco e attacchi allo spazio libero in avanti, l’Inter riusciva agevolmente a manipolare il blocco dell’Atalanta». Con “manipolare il blocco” si intende appunto la capacità di togliere il riferimento ai calciatori dell’Atalanta, che si trovano quindi disorientati e non possono far valere la loro intensità fisica, solitamente superiore a quella di quasi tutte le avversarie italiane.
Un’altra accurata analisi dei motivi per cui l’Inter di Inzaghi batte spesso l’Atalanta di Gasperini
Tutto questo non vuol dire che l’Atalanta non abbia possibilità di battere l’Inter, anzi. La squadra di Gasperini ha dimostrato un’eccezionale abilità nel migliorarsi di continuo e nel trovare soluzioni per mettere in difficoltà squadre sulla carta molto più attrezzate di lei (lo scorso anno in Europa League vinse 3-0 in casa del Liverpool e 3-0 in finale contro il Bayer Leverkusen, che non aveva perso nessuna delle precedenti 51 partite stagionali). Soprattutto, di recente l’Atalanta è sembrata ancora più solida in fase difensiva, e infatti nelle ultime cinque partite di campionato non ha subìto alcun gol, e ha fatto vedere di poter vincere e anzi dominare anche senza dover per forza esasperare il pressing e l’intensità delle marcature.
Venerdì sulla Gazzetta dello Sport si leggeva che «l’Atalanta ha smussato la sua furia o, meglio, l’ha resa più funzionale e cinica. Emblematico quanto successo pochi giorni fa a Torino: la Juve avanzava, l’Atalanta ripartiva, e così ha preso forma la mattanza», un riferimento alla vittoria per 4-0 ottenuta domenica scorsa dall’Atalanta in casa della Juventus. In quella partita l’Atalanta è stata più guardinga del solito, cioè ha lasciato che la Juventus gestisse per la maggior parte del tempo il pallone, scegliendo i momenti giusti in cui pressarla per rubarglielo e ribaltare rapidamente le azioni: ha segnato 4 gol, ma creato ottime occasioni per segnarne diversi altri.
Allo stesso tempo l’Inter è l’unica squadra italiana ancora in corsa in tutte le competizioni e nel prossimo periodo giocherà i quarti di finale di Champions League e le semifinali di Coppa Italia. È una squadra forte e attrezzata per competere in ogni contesto, ma è anche più stanca e logorata da una stagione lunga e impegnativa. Contro l’Atalanta inoltre mancherà Dimarco, uno dei calciatori fondamentali per il gioco di Simone Inzaghi, per un infortunio. Mentre l’Inter martedì ha giocato il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, l’Atalanta ha avuto tutta la settimana per preparare al meglio la partita, e domenica sera potrebbe sfruttare la sua maggior freschezza per mettere in difficoltà l’Inter e ottenere una vittoria che rafforzerebbe la sua posizione nella corsa a uno storico Scudetto.