Le nonne tedesche contro la destra
"Omas Gegen Rechts" è un gruppo attivo in molte città tedesche che fa opposizione a AfD in vista delle elezioni di domenica

In tutta la Germania esistono centinaia di gruppi composti per la maggior parte da donne pensionate e nipoti che organizzano proteste contro l’estrema destra e soprattutto contro il partito Alternative für Deutschland (AfD). Sono le Omas Gegen Rechts, traducibile con “Nonne contro la destra”, una definizione che usano loro stesse. In tutto sono più o meno 40mila, ma non esiste un numero preciso perché ogni sezione locale lavora in modo autonomo. Negli ultimi mesi le Omas sono diventate uno dei principali movimenti di opposizione ad AfD, partito che i sondaggi danno al 20 per cento alle elezioni di domenica (sarebbero il secondo partito più votato del paese).

Berlino, 19 febbraio (Laura Loguercio/il Post)
Mercoledì a Berlino un piccolo gruppo di Omas si è riunito davanti al Monumento della pace, nella parte occidentale della città, e ha ricordato le persone uccise in vari attentati compiuti negli ultimi mesi in diverse città tedesche, tra cui Magdeburgo, Solingen e Aschaffenburg. Era una cinquantina di persone, arrivate nonostante le temperature freddissime di Berlino a metà febbraio. Sopra ai giubbotti pesanti le omas indossavano dei gilet con il nome del gruppo, scritto anche su cartelli, spille e cappelli.
Una di loro è Steph, una donna che abita a Berlino ma ha origini britanniche. Racconta di essersi unita al movimento nel novembre del 2023, dopo un incontro a Potsdam in cui vari esponenti dell’estrema destra tedesca (tra cui alcuni di AfD) avevano discusso di un piano per la “remigrazione”, un’ideologia che prevede di espellere con la forza da un certo paese tutte le persone straniere la cui presenza è ritenuta problematica, anche se hanno un regolare permesso di soggiorno. Secondo Steph, «è solo un altro modo per parlare di espulsioni».
– Leggi anche: Cos’è esattamente questa “remigrazione”
Nella sezione berlinese delle Omas Gegen Rechts ci sono oltre 400 persone, principalmente donne anziane. Negli ultimi mesi il gruppo ha organizzato proteste e banchetti non solo a Berlino ma anche negli stati vicini, soprattutto in Brandeburgo, che circonda tutta la città. «Sarebbe bello se riuscissimo a ottenere qualcosa nei sondaggi, ma sono piuttosto pessimista riguardo ai risultati», dice Angela, un’altra signora presente alla veglia del 19 febbraio.
«Non avrei mai pensato che la Germania si sarebbe ritrovata in questa situazione: se me l’avessi detto dieci o vent’anni fa, avrei risposto: “Sei pazza”», dice Angela dopo la protesta. «Ci sono sempre stati partiti di destra, ma erano minoritari e alle persone non piaceva essere associati a loro. Ora invece molti sono fieri, o almeno non si vergognano» di dire che votano per Afd.

Berlino, 19 febbraio (Laura Loguercio/il Post)
Il gruppo di Omas Gegen Rechts di Monaco di Baviera, nel sud del paese, conta circa 200 persone. «Ogni settimana dallo scorso maggio organizziamo delle manifestazioni, sempre nello stesso posto», dice Lisa, una Oma di 75 anni con sette nipoti. Organizzano anche incontri di sensibilizzazione nelle scuole, hanno un gruppo musicale e uno di teatro «per cercare di usare la creatività, e non passare tutto il tempo solo a parlare».
Lisa spiega che per far parte delle Omas non serve essere donne, non bisogna essere in pensione e nemmeno avere dei nipoti: «è una mentalità, non dipende da fattori biologici». Lisa crede che quest’anno AfD non riuscirà ad entrare nel governo, ma le cose potrebbero cambiare alle prossime elezioni se la situazione politica rimarrà instabile.
Il movimento delle Omas Gegen Rechts nacque in Austria nel 2017, quando alcune donne iniziarono a riunirsi per criticare l’alleanza tra il partito di estrema destra FPÖ e l’ÖVP, di centrodestra, nel governo allora guidato dal cancelliere Sebastian Kurz. Negli anni si è esteso anche ad altri paesi, tra cui la Germania.
Oggi ci sono quasi 200 sezioni sparse per tutti gli stati federali tedeschi. Non c’è una sede centrale, né una leader: è un movimento trasversale, anche se esiste un centro di coordinamento che comunica con tutte le sezioni. Lo scorso 8 febbraio si è tenuta una rara manifestazione nazionale a cui hanno partecipato tutte le sezioni contemporaneamente, nelle rispettive città. Spesso Omas Gegen Rechts partecipa anche a manifestazioni organizzate da altre associazioni attive in ambito sociale o nella tutela dei diritti umani.

Berlino, 19 febbraio (Laura Loguercio/il Post)
Le proteste organizzate dalle Omas negli ultimi mesi non sono passate inosservate. «Un segnale è il fatto che molti media di destra ci stanno attaccando», dice Lisa, aggiungendo che questa non per forza è una cosa negativa. Spesso esponenti o sostenitori di AfD accusano Omas Gegen Rechts di finanziarsi in modo poco trasparente, ma tutte le partecipanti sono volontarie e nessuno viene pagato per organizzare o partecipare alle attività.
– Leggi anche: L’estrema destra tedesca, negli ultimi ottant’anni
Qualche giorno fa AfD ha risposto alle proteste delle Omas appendendo in alcuni quartieri di Berlino dei manifesti con lo slogan: «Enkel Gegen Links», ossia «Nipoti contro la sinistra».
Omas Gegen Rechts si oppone chiaramente ad AfD, ma non sostiene alcun partito specifico. Per questo alle proteste e ai banchetti nelle varie città il gruppo invita a votare «per qualsiasi partito democratico», dice Dorrit, una Oma di Dresda, nell’est della Germania. «Non diamo consigli specifici, ma proviamo a convincere le persone a partecipare».
Durante le proteste e le iniziative di sensibilizzazione, le Omas ricevono reazioni molto diverse dalle persone che provano a coinvolgere o che semplicemente passeggiano vicino ai loro banchetti. «Molti passano e ci sostengono, a volte riceviamo dei piccoli regali, come dei fiori o del cibo. Altri ci superano senza fare nulla, oppure parlano con noi per scambiare opinioni diverse», dice Dorrit. «A volte ci affrontano verbalmente, con degli insulti. Per questo non andiamo mai da sole, ma cerchiamo sempre di essere almeno in quattro».
Gli attacchi, anche personali, contro le manifestanti sono una costante in tutta la Germania. Secondo Angela, che partecipa alle Omas Gegen Rechts di Monaco, avere una conversazione con i membri o i sostenitori di AfD è molto difficile. «La scorsa settimana a Stoccarda siamo andati da loro non come Omas, ma come donne anziane: hanno parlato con noi, ma senza rispondere alle nostre domande».
Quando viene chiesto loro se pensano che le loro azioni avranno un impatto sulla politica tedesca, molte Omas rispondono allo stesso modo: «Speriamo, ma dobbiamo fare qualcosa» per le generazioni future.



