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  • Mercoledì 5 febbraio 2025

La grande stagione di Federica Brignone, fin qui

A 34 anni sta sciando come forse non aveva mai fatto prima, e ai Mondiali di sci di questi giorni compete per una medaglia in tre diverse specialità

Federica Brignone durante lo slalom gigante di Plan de Corones dello scorso 21 gennaio (Christophe Pallot/Agence Zoom/Getty Images)
Federica Brignone durante lo slalom gigante di Plan de Corones dello scorso 21 gennaio (Christophe Pallot/Agence Zoom/Getty Images)
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Prima dei Mondiali di sci in corso in questi giorni a Saalbach-Hinterglemm, in Austria, Federica Brignone era già la sciatrice italiana più vincente di sempre, e con una lunga carriera di successi. Nonostante questo, a 34 anni, è riuscita ad alzare ulteriormente il suo livello, sciando come forse non aveva mai fatto prima. In questa stagione ha già vinto cinque gare in tre discipline diverse: una in Super G, due in slalom gigante e due in discesa libera, la specialità più veloce, nella quale in precedenza non aveva mai vinto (le varie specialità le avevamo spiegate qui). Per questo, ai Mondiali ha l’ambizione di competere per il podio in tutte e tre le gare a cui parteciperà.

I Mondiali di sci si tengono una volta ogni due anni in un luogo ogni volta diverso, durano in tutto due settimane e prevedono una gara per ogni specialità: sono considerati prestigiosi ma non vanno confusi con la Coppa del Mondo, che invece è il principale circuito di gare di sci professionistiche e va avanti ogni anno da ottobre a marzo. Ai Mondiali gareggerà giovedì mattina in Super G e sabato mattina in discesa libera; in entrambe le gare tra le favorite ci sarà anche Sofia Goggia. Giovedì 13 poi farà il gigante, la specialità nella quale ha ottenuto 38 dei suoi 77 podi totali di Coppa del Mondo, e nella quale è più a suo agio.

Nella Coppa del Mondo in corso, invece, Brignone è prima nella classifica generale, quella che somma i risultati nelle diverse specialità, grazie alle cinque vittorie e agli otto podi ottenuti finora. Lo scorso 20 gennaio l’ex sciatrice Deborah Compagnoni ha definito la vittoria di Brignone nel Super G di Cortina «una delle migliori prestazioni della sua vita», lodandone la concentrazione, la capacità di gestione della gara e la pulizia dei suoi movimenti e dicendo di non averla mai vista sciare così bene. «Ha fatto delle linee perfette», ha scritto Compagnoni, in riferimento alla fluidità e alla scorrevolezza con cui scende.

La prima vittoria in discesa libera, a 34 anni

Brignone è da sempre riconosciuta e apprezzata come un’atleta versatile e appagante da veder sciare, ma negli ultimi quattro o cinque anni ha raggiunto anche una costanza nei risultati che l’ha resa una delle avversarie più temibili in quasi ogni contesto (fa tutte le gare tranne quelle di slalom speciale, la specialità dove le porte sono più vicine). Molti dei suoi successi più importanti sono arrivati in questa seconda parte di carriera: nel 2020 ha vinto la classifica generale della Coppa del Mondo (unica italiana a riuscirci fin qui), nel 2022 ha vinto un argento e un bronzo alle Olimpiadi, nel 2023 un oro e un argento ai Mondiali.

Tra i motivi del suo notevole momento di forma ci sono sicuramente l’esperienza accumulata, la conoscenza ormai quasi totale delle piste su cui scia e una maggior serenità nell’affrontare le gare. Lei stessa ha detto in varie occasioni che sta continuando a imparare cose nuove, a conoscersi meglio, cercando sempre soluzioni diverse per andare più forte. Vincere in discesa libera, ha raccontato di recente al Corriere della Sera, «era uno dei miei obiettivi: li avevamo messi a punto con mio fratello Davide, prevedendo allenamenti specifici. Da anni ci concentriamo sulla scorrevolezza, sul distribuire i carichi per essere più veloci in discesa, per impostare le curve più lunghe».

Proprio la presenza del fratello viene spesso menzionata come uno dei fattori decisivi per i suoi miglioramenti. Ex sciatore che si è ritirato a 23 anni dopo alcuni gravi infortuni, Davide Brignone cominciò a seguire la sorella prima in modo sporadico, e poi negli ultimi tre anni come allenatore dopo lunghe diatribe con la federazione, che è generalmente ostile agli allenatori “personali”, cioè non federali, di sciatrici e sciatori italiani. Con lui e con l’espertissimo skiman Mauro Sbardellotto, che prepara le attrezzature e ha seguito tante tra le migliori sciatrici italiane, Brignone ha creato un team di cui si fida molto, e che l’ha aiutata a migliorare tecnicamente e a diventare più stabile e sicura.

Brignone ha detto anche che per acquisire nuove conoscenze e abilità ha praticato sport diversi dallo sci tra una stagione e l’altra, come il surf e il downhill, una specialità della mountain bike che si svolge quasi tutta in discesa, impegnativa e adrenalinica.

Federica e Davide Brignone (Christophe Pallot/Agence Zoom/Getty Images)

Nel 2023, ai Mondiali di Courchevel/Méribel, vinse l’oro nella combinata, una specialità che non è più presente nella Coppa del Mondo e che viene in generale considerata un po’ meno importante. Vincere un oro in una delle tre specialità in cui gareggerà quest’anno è quindi uno dei più importanti obiettivi stagionali di Brignone. Non ha invece mai vinto un oro alle Olimpiadi: il prossimo anno, a quelle di Milano-Cortina, avrà quasi 36 anni, ma se dovesse continuare così non è da escludere che possa presentarsi anche lì come una delle sciatrici più in forma. Già adesso, in ogni caso, nessuna sciatrice ha mai vinto una gara di Coppa del Mondo alla sua età.