L’attacco a New Orleans, negli Stati Uniti
Un'auto ha investito la folla nella notte di capodanno, uccidendo 14 persone; a bordo è stata trovata una bandiera dell'ISIS

A New Orleans, negli Stati Uniti, verso le 3:15 del 1° gennaio (le 10:15 in Italia) un uomo alla guida di un pickup ha investito molte persone in Bourbon Street, nel centro della città e vicino al fiume Mississippi, e poi ha sparato alcuni colpi di arma da fuoco. Quattordici persone sono state uccise e circa 30 sono state ferite, alcune in modo grave. Il conducente del pickup è stato ucciso durante una sparatoria con la polizia cominciata poco dopo l’attacco.
Non si conoscono le motivazioni dell’attacco, ma è certo che sia stato intenzionale: l’FBI, l’agenzia federale che sta indagando sul caso, ha detto che lo considera un atto di terrorismo. Anne Kirkpatrick, la capa della polizia di New Orleans, ha detto che l’uomo alla guida andava molto veloce e ha dimostrato chiaramente che «voleva investire quante più persone possibili». A bordo del veicolo è stata trovata una bandiera dell’ISIS arrotolata.
Il conducente è stato identificato come Shamsud-Din Bahar Jabbar, un cittadino statunitense di 42 anni nato in Texas. Stava guidando un’auto noleggiata. Tra il 2002 e il 2005 era stato accusato di alcuni reati, tra cui furto e guida con patente non valida, ed era stato per diversi anni nell’esercito statunitense. Mercoledì la polizia ha chiuso temporaneamente una strada in un quartiere popolare di Houston, in Texas, dove si ritiene risiedesse Jabbar.
L’FBI ha detto di ritenere che Jabbar non abbia agito da solo. Alcuni video, visionati dagli agenti della polizia statale della Louisiana, mostrerebbero quattro persone (tre uomini e una donna) posizionare degli esplosivi artigianali in varie zone del quartiere francese di New Orleans, dove si trova anche Bourbon Street. Le autorità stanno ancora indagando sul possibile coinvolgimento di altre persone nell’attacco.

Alcuni poliziotti sul luogo dove un’auto ha investito decine di persone in Bourbon Street, New Orleans (AP Photo/Gerald Herbert)
Il quartiere francese è un’area molto frequentata e piena di locali, nel centro di New Orleans. L’attacco è avvenuto nelle prime ore del mattino dopo la notte di capodanno, quando in giro c’erano molte persone: per la fine dell’anno era stato organizzato un concerto all’aperto e, nella zona di Bourbon Street, spettacoli drag e vari altri eventi.
L’assalitore è salito con l’auto su un marciapiede, in modo da riuscire a superare un mezzo della polizia che in teoria era stato posizionato lì per bloccare il traffico. Le barriere di sicurezza della zona, costituite da una serie di paletti dissuasori, erano fuori uso perché da tempo la città sta lavorando alla loro sostituzione in vista del Super Bowl, la finale del campionato statunitense di football che si terrà a New Orleans il prossimo 9 febbraio.
Mercoledì sera nella città era prevista un’importante partita di football tra squadre universitarie nota come “Sugar Bowl”. L’evento è stato spostato a giovedì per ragioni di sicurezza.
Il presidente Joe Biden ha diffuso un comunicato in cui dice di essere stato informato dell’attacco e offre la sua solidarietà alle famiglie delle persone uccise. Il presidente eletto Donald Trump ha commentato l’accaduto sul suo social network Truth: nel messaggio allude al fatto che il responsabile dell’attacco sia straniero, un’informazione che poi si è rivelata essere sbagliata.