In Florida continuano i soccorsi dopo il passaggio dell’uragano Milton
Sono morte almeno cinque persone e sono state salvate decine di persone da edifici allagati o danneggiati

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In Florida, nel sud-est degli Stati Uniti, continuano i soccorsi rivolti alle persone colpite dall’uragano Milton, che nella notte tra mercoledì e giovedì è arrivato sulla costa centro-occidentale dello stato e ha provocato la morte di almeno cinque persone e vari danni ancora molto difficili da stimare.
I soccorritori hanno estratto decine di persone da edifici e veicoli allagati o danneggiati: a St Petersburg un grosso traliccio della corrente è crollato addosso a un edificio, distruggendo parte della facciata. Per le operazioni di ricerca e soccorso dei civili sono stati dispiegati un migliaio di operatori, che hanno anche distribuito 20 milioni di pasti e acqua a chi ne aveva bisogno.
I forti venti e le piogge molto intense provocate da Milton hanno provocato un’interruzione di corrente che ha colpito circa tre milioni di abitazioni e attività commerciali. Il numero dei morti è provvisorio ed è probabile che aumenti.
Milton ha raggiunto per prima la zona della baia di Tampa, un’area particolarmente esposta a fenomeni atmosferici intensi provenienti dal mare in cui vivono oltre 3 milioni di persone. L’arrivo del violento uragano era previsto da giorni, dopo che aveva attraversato il golfo del Messico: per questo era stata ordinata l’evacuazione di circa 6 milioni di persone nello stato.
Giovedì mattina (ora italiana) il Centro nazionale uragani ha detto che Milton si sta ora «spostando al largo della costa della Florida centro-orientale», allontanandosi quindi dalle zone abitate, ma che sta ancora producendo venti intensi e forti piogge. La FEMA, l’ente federale per la gestione delle emergenze, ha comunque fatto sapere che alla fine non si è verificato «lo scenario peggiore» per cui la Florida si era preparata.
L’uragano è arrivato dapprima nell’area di Siesta Key, vicino a Sarasota, un centinaio di chilometri a sud di Tampa, per poi portare pioggia e raffiche di vento fino a circa 170 chilometri orari anche in altre zone e spostarsi verso nord-est, in direzione di Orlando. Nella baia di Tampa ci sono diverse città inondate dalle mareggiate causate dall’uragano, che in base alle previsioni potrebbe far innalzare il livello dell’acqua fino a un metro, ma sono stati segnalati allagamenti anche nella parte centrale e orientale della Florida. L’aeroporto di Tampa resterà chiuso a tempo indeterminato, come quello di Orlando e di Clearwater.
I venti forti hanno distrutto il tetto del Tropicana Field, lo stadio della squadra di baseball dei Tampa Bay Rays, che era impiegato come alloggio per gli operatori di soccorso; hanno anche fatto crollare una gru che si è abbattuta sull’edificio dove ha sede il quotidiano Tampa Bay Times. Sono stati distrutti almeno cento edifici, e alle 6 del mattino locali più di 3,2 milioni di abitazioni erano senza elettricità, secondo i dati del sito specializzato PowerOutage.us.
Le cinque persone sono morte nella città di Fort Pierce, nella contea di St. Lucie, sulla costa est: un funzionario della contea ha detto che almeno una di queste si trovava in una residenza per persone anziane proprio durante il passaggio di un tornado.
Il Servizio meteorologico nazionale ha fatto sapere che in diverse aree dello stato sono state segnalate decine di tornado, tra i fenomeni atmosferici che si possono formare durante un uragano. Il governatore della Florida Ron DeSantis ha detto in conferenza stampa che buona parte dei danni complessivi e degli incidenti è stata causata proprio dai tornado.
Inizialmente Milton era stato classificato di categoria 5, la più alta sulla scala Saffir-Simpson usata per l’intensità degli uragani, ma poi è stato più volte riclassificato. Alla fine è arrivato sulle coste della Florida come uragano di categoria 3, e in seguito è stato riclassificato come di categoria 2. I meteorologi hanno comunque avvertito che, nonostante la riclassificazione, Milton resta un uragano molto potente e potenzialmente dannoso. Nella gran parte delle aree costiere dello stato è in vigore un’allerta per il rischio di inondazioni. È previsto che una volta raggiunto il mare aperto, nell’oceano Atlantico occidentale, l’uragano si indebolisca ulteriormente.
In Florida, tra l’altro, pochi giorni fa era passata anche la tempesta Helene, che aveva raggiunto lo stato come uragano di categoria 4, e poi aveva a sua volta perso intensità. Nonostante queste variazioni, Helene aveva provocato danni estesi e la morte di oltre 200 persone in vari stati del sud degli Stati Uniti.




























