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  • Martedì 23 aprile 2024

Cinque partite decisive per lo Scudetto dell’Inter

In questo campionato le ha vinte quasi tutte, ma alcune sono state più importanti: il derby del 5-1 contro il Milan, la strana partita col Verona e altre ancora

I giocatori dell'Inter esultano dopo un gol segnato nella vittoria per 3-0 sul campo del Napoli (Francesco Pecoraro/Getty Images)
I giocatori dell'Inter esultano dopo un gol segnato nella vittoria per 3-0 sul campo del Napoli (Francesco Pecoraro/Getty Images)
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Nel campionato di Serie A appena vinto con cinque giornate di anticipo, l’Inter è stata quasi imbattibile (ha perso una sola partita, contro il Sassuolo) e ha praticamente sempre vinto le partite contro le altre squadre più forti del campionato. Alcune di queste partite – ma non solo quelle con le dirette concorrenti – sono state decisive nel percorso verso il ventesimo Scudetto e hanno permesso all’Inter di staccare le altre squadre in classifica, dimostrando nei momenti decisivi di essere la squadra migliore del campionato.

Inter-Milan 5-1 (16 settembre 2023)
Il primo momento importante della stagione fu quello in cui si affrontarono per la prima volta l’Inter e il Milan, il 16 settembre del 2023. L’Inter arrivava dai due derby vinti nelle semifinali di Champions League della stagione precedente, quindi con ancora una certa sicurezza di poter battere il Milan in un confronto diretto e con un vantaggio psicologico. Il Milan però aveva cambiato diversi giocatori ed era partito bene in campionato, vincendo in maniera convincente le prime tre partite (il derby si è giocato alla quarta giornata). Anche l’Inter aveva vinto tre partite su tre e al derby, quindi, si sfidavano le uniche due squadre a punteggio pieno, considerate già tra le favorite per la vittoria dello Scudetto.

L’Inter vinse quel derby 5-1: fu un risultato eccezionale per i suoi tifosi, considerata la rivalità tra le due squadre, e una dimostrazione abbastanza evidente che la squadra di Inzaghi era la più forte (soprattutto negli scontri diretti contro il Milan). Segnarono quattro giocatori diversi, tra i quali due dei nuovi acquisti dell’Inter, l’attaccante francese Marcus Thuram e il centrocampista italiano Davide Frattesi. Negli ultimi due anni i derby sono stati piuttosto rappresentativi delle stagioni dell’Inter e del Milan. Da quello di andata della stagione 2022-2023, l’ultimo vinto dal Milan, l’Inter ha vinto sei derby consecutivi (tre in campionato, due in Champions League e uno in Supercoppa italiana), guadagnando entusiasmo e consapevolezza da un lato, e frustrando le speranze del Milan dall’altro.

Il centrocampista Henrikh Mkhitaryan segnò una doppietta in quel derby (Marco Luzzani/Getty Images)

Napoli-Inter 0-3 (3 dicembre 2023)
Il 3 dicembre del 2023 si giocò Napoli-Inter. Il Napoli non stava attraversando un buon periodo e aveva cambiato da poco allenatore, sostituendo Rudi Garcia con Walter Mazzarri (che a sua volta sarebbe stato esonerato poco dopo). Nonostante ciò, era comunque la squadra campione d’Italia in carica, e per questo la vittoria dell’Inter per 3-0 e fuori casa fu un altro punto di svolta del campionato.

Nei minuti finali di un primo tempo equilibrato il centrocampista turco Hakan Calhanoglu segnò un bellissimo gol con un tiro dal limite dell’area, poi nel secondo tempo i gol di Nicolò Barella e Marcus Thuram chiusero la partita. Quel giorno l’Inter non dominò, ma mostrò una capacità eccezionale nel girare a proprio favore i momenti decisivi e più incerti della partita, una qualità piuttosto evanescente attribuita solitamente alle grandi squadre, che nel concreto significa soprattutto saper resistere nei momenti difficili e poi fare gol alla prima occasione disponibile.

Federico Dimarco e Hakan Calhanoglu (Francesco Pecoraro/Getty Images)

Inter-Verona 2-1 (6 gennaio 2024)
Solitamente si dice che per vincere un campionato una squadra deve essere brava a vincere anche alcune partite in cui è meno brillante, perché è davvero difficile giocare al meglio per tutte e trentotto le partite di una stagione. Inter-Verona del 6 gennaio 2024 fu una di quelle vittorie faticose e un po’ fortunate che alla fine della stagione risultano decisive. L’Inter passò in vantaggio al 13esimo minuto con un gol del suo capitano Lautaro Martinez, poi però al 74esimo il Verona (una squadra che da inizio campionato gioca con l’obiettivo di non retrocedere in Serie B) pareggiò con Thomas Henry. Il pareggio avrebbe permesso alla Juventus, distante due punti dall’Inter, di raggiungerla in testa alla classifica in caso di vittoria il giorno dopo contro la Salernitana (un risultato che veniva dato quasi per scontato perché la Salernitana è stata per tutto il campionato ultima in classifica). Per l’Inter sarebbe stato, insomma, un risultato negativo e che poteva avere qualche contraccolpo sulla fiducia della squadra.

Al 93esimo però Davide Frattesi segnò il gol decisivo, dopo un’azione un po’ confusa e molto contestata dai giocatori e dai dirigenti del Verona, che volevano venisse fischiato un precedente fallo di Alessandro Bastoni. La vittoria dell’Inter però diventò ancor più romanzesca per quello che successe dopo. Il Verona, nonostante fosse in dieci per l’espulsione di Darko Lazovic al 95esimo, riuscì a ottenere un calcio di rigore nell’ultimo minuto della partita: se avesse segnato, in sostanza, il Verona avrebbe pareggiato e la partita sarebbe subito finita. L’attaccante francese Thomas Henry però, lo stesso che aveva segnato in precedenza il gol dell’1-1, lo calciò sul palo, lasciando il risultato sul 2-1 per l’Inter.

L’esultanza di Davide Frattesi dopo il gol al 93esimo (Marco Luzzani/Getty Images)

Inter-Juventus 1-0 (4 febbraio 2024)
L’Inter arrivò allo scontro diretto contro la Juventus del 4 febbraio con un punto di vantaggio (e con una partita da recuperare, quella contro l’Atalanta, rimandata per la Supercoppa italiana). A San Siro, la squadra di Inzaghi giocò meglio della Juventus, creò molte occasioni da gol e vinse 1-0 grazie all’autogol di Federico Gatti.

La deviazione del difensore della Juventus fu sfortunata, ma arrivò dopo una delle azioni caratteristiche del gioco di Inzaghi, che punta sempre a portare tanti giocatori in attacco, anche i difensori centrali (in quel caso il difensore francese Benjamin Pavard partecipò all’azione dell’autogol). Alla fine, quindi, il vantaggio dell’Inter sulla Juventus diventò di quattro punti: l’Inter prese ancora più slancio, la Juventus invece dopo quella partita cominciò ad avere risultati sempre più negativi.

(Marco Luzzani/Getty Images)

Roma-Inter 2-4 (10 febbraio 2024)
Dopo la vittoria per 1-0 contro la Juventus, l’Inter vinse quattro partite consecutive segnando 4 gol in ciascuna e staccando definitivamente le sue avversarie. La prima di queste quattro partite fu quella contro la Roma, che aveva da poco cambiato allenatore e aveva vinto le prime tre partite con Daniele De Rossi (e che poi avrebbe continuato ad andare molto bene). Fu una partita complicata per l’Inter: dopo il vantaggio di Francesco Acerbi, la Roma segnò con Gianluca Mancini e Stephan El Shaarawy, chiudendo il primo tempo sul 2-1.

Nel secondo tempo però l’Inter mise in campo un’intensità abbastanza eccezionale, ribaltando la partita nei primi undici minuti con il gol di Thuram e l’autogol di Angeliño. Al 93esimo arrivò poi anche il gol del 4-2 di Alessandro Bastoni, un altro gol segnato da un difensore (finora per l’Inter sono stati 17 in questa Serie A, se si considerano come difensori gli esterni Federico Dimarco e Denzel Dumfries, che hanno segnato rispettivamente 5 e 3 gol). Il giorno dopo questa importante vittoria dell’Inter, la Juventus perse in casa con l’Udinese, abbandonando quasi del tutto le possibilità di rimontare e di vincere lo Scudetto. L’Inter, come detto, nelle successive giornate vinse con il risultato di 4-0 contro la Salernitana, contro il Lecce e contro l’Atalanta, avviandosi alla vittoria del suo ventesimo Scudetto.

(Paolo Bruno/Getty Images)

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