Romania e Bulgaria sono entrate nell’area Schengen, in parte

Da domenica non ci saranno più controlli per la circolazione delle persone nei porti e negli aeroporti dei due paesi, che però resteranno alle frontiere via terra

Un uomo tocca un cartellone con scritto "Benvenuti in area Schengen!" all'aeroporto di Otopeni, vicino a Bucarest, in Romania, domenica 31 marzo 2024
Un uomo tocca un cartellone con scritto "Benvenuti in area Schengen!" all'aeroporto di Otopeni, vicino a Bucarest, in Romania, domenica 31 marzo 2024 (AP Photo/ Andreea Alexandru)
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Da domenica 31 marzo Bulgaria e Romania sono entrate nell’area Schengen, la zona di libera circolazione che coinvolge la maggior parte dei paesi europei. Ma non del tutto. D’ora in avanti infatti alle frontiere aeree e marittime dei due paesi (quindi in porti e aeroporti) non ci saranno più i controlli dei passaporti, che però continueranno a esserci per chi passa i confini via terra. L’ingresso dei due paesi nell’area era stato inizialmente bloccato dal veto dell’Austria per il timore che attraverso i loro confini – in particolare quello tra Turchia e Bulgaria – potesse passare un gran numero di persone migranti intenzionate a entrare in Europa. I governi dei due paesi avevano poi trovato un accordo parziale con quello austriaco alla fine del 2023, che prevede appunto l’ingresso nell’area Schengen ma non l’abolizione dei controlli via terra.

Bulgaria e Romania fanno parte dell’Unione Europea dal primo gennaio del 2007 e avevano completato i requisiti tecnici per l’adesione all’area Schengen nel 2011, ma per entrarci, e appunto solo in parte, hanno dovuto aspettare tredici anni.

«È un grande successo per entrambi i paesi», ha detto sabato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, «e un momento storico per l’area Schengen», che è stata creata nel 1995 in seguito alla convenzione che prende il nome dal nome del paese lussemburghese in cui fu firmata, ed è la più grande area internazionale per la libera circolazione delle persone al mondo. Domenica sia le agenzie fotografiche che gli utenti sui social network hanno cominciato a pubblicare immagini di persone che fanno foto ai cartelli che danno il benvenuto nell’area Schengen nei principali aeroporti dei due paesi, come quello di Otopeni, il più grande di Bucarest, in Romania.

Nello spazio Schengen vivono ora circa 445 milioni di persone, di 29 paesi: 25 sono membri dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, a cui si aggiungono Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein. I due paesi dell’Unione che non ne fanno parte sono invece l’Irlanda e Cipro: il primo ha deciso di non aderire alla convenzione, mentre il secondo non ha i requisiti necessari per farlo.

Bulgaria e Romania contano comunque di continuare a negoziare per ottenere tutti i benefici dell’area Schengen entro la fine dell’anno. L’ultimo paese a entrare nell’area il primo gennaio del 2023, senza limitazioni, è stato la Croazia, membro dell’Unione dal 2013.