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  • Giovedì 28 marzo 2024

La Francia denuncerà una studentessa che ha accusato il preside di averla costretta a togliere il velo

Era successo a Parigi a fine febbraio: la denuncia della donna è stata archiviata ma intanto il preside aveva iniziato a ricevere minacce di morte online, e infine si era dimesso

studenti fuori dalla scuola
L'istituto Maurice-Ravel, dove è avvenuta la vicenda (EPA/TERESA SUAREZ/Ansa)
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Il primo ministro francese Gabriel Attal ha detto che lo stato francese denuncerà per calunnie una studentessa che aveva accusato il preside della sua scuola di averla colpita sul braccio per essersi rifiutata di togliere il velo islamico. A causa delle accuse della studentessa il preside aveva ricevuto numerose minacce di morte, a causa delle quali ha infine deciso di dimettersi. Indossare il velo islamico, così come qualsiasi indumento o accessorio che segnali apertamente un’affiliazione religiosa, è vietato nelle scuole francesi da una legge sulla laicità approvata nel 2004.

Il 28 febbraio il preside dell’istituto Maurice-Ravel, nel ventesimo arrondissement di Parigi (un distretto periferico della capitale francese), aveva chiesto a tre alunne di togliersi il velo. Secondo la ricostruzione della procura, due di loro avrebbero accettato mentre la terza avrebbe ignorato la richiesta. Quest’ultima, che è già maggiorenne, ha poi denunciato il preside sostenendo che dopo il suo rifiuto l’uomo avrebbe tentato di costringerla a togliersi il velo con la forza. Mercoledì il tribunale di Parigi ha archiviato la denuncia presentata dalla studentessa.

A causa della vicenda il preside aveva cominciato a ricevere molte minacce online, alcune considerate particolarmente gravi. Il 22 marzo, circa tre settimane dopo i fatti, l’uomo (il cui nome non è stato diffuso pubblicamente) ha quindi annunciato l’intenzione di dimettersi per tutelare la sicurezza propria e quella della scuola. Il resto del personale della scuola ha espresso vicinanza al dirigente, che comunque sarebbe andato in pensione tra pochi mesi.

La questione è stata commentata sui giornali e da vari politici nazionali, che hanno condannato le minacce. Mercoledì per esempio il primo ministro ha ricevuto il preside, e la ministra dell’Istruzione, Nicole Belloubet, ha visitato la scuola in cui lavorava. Un uomo di 26 anni ritenuto autore di alcune delle minacce è stato identificato e incriminato: la sua prima udienza è fissata ad aprile.

Le minacce di morte al personale scolastico sono un argomento particolarmente sensibile in Francia, a causa anche di alcuni episodi recenti nei quali sono stati uccisi due professori. Nel 2020 Samuel Paty, che insegnava in una scuola nella periferia nord di Parigi, fu decapitato in un attacco terroristico dopo che in rete si era diffusa la voce falsa che avesse discriminato i propri alunni musulmani. Solo cinque mesi fa un ragazzo di vent’anni ha ucciso un insegnante in un liceo di Arras, nel nord del paese.

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