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  • Mercoledì 14 febbraio 2024

Il piano del governo tedesco contro la diffusione dell’estremismo di destra

L'ha presentato la ministra dell'Interno Nancy Faeser, prevede restrizioni per la vendita di armi e fondi per attività di prevenzione nelle scuole

Una manifestazione di protesta contro la diffusione dell'estremismo di destra a Monaco di Baviera, 4 ottobre 2023 (Matthias Balk/dpa/ANSA)
Una manifestazione di protesta contro la diffusione dell'estremismo di destra a Monaco di Baviera, 4 ottobre 2023 (Matthias Balk/dpa/ANSA)
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Martedì la ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser ha proposto un piano in 13 punti per limitare la diffusione dell’estremismo di destra in Germania, un tema di cui da mesi si sta discutendo per via dell’aumento dei consensi per Alternative für Deutschland (AfD), il principale partito di estrema destra tedesco.

AfD esiste da una decina d’anni e ha attraversato varie fasi: negli ultimi mesi sta cercando di raccontarsi come un partito più moderato rispetto alle origini, ma diversi leader e attivisti rimangono in contatto con ambienti neonazisti e illiberali. Da tempo i servizi segreti tedeschi hanno messo sotto sorveglianza il partito per valutarne la pericolosità. A inizio gennaio la notizia che alcuni leader del partito avevano discusso di un piano con noti attivisti neonazisti per espellere richiedenti asilo e cittadini tedeschi di origine straniera aveva provocato grosse manifestazioni a favore della democrazia.

Il piano di Faeser è considerato una prima risposta a quelle manifestazioni da parte del governo, guidato da una coalizione di centrosinistra.

Il piano (PDF) si intitola Rechtsextremismus entschlossen bekämpfen – Instrumente der wehrhaften Demokratie nutzen, “Contrastare con forza l’estremismo di destra – Strumenti per difendere la democrazia”. Contiene soprattutto diverse indicazioni per contrastare l’estremismo di destra a tutti i livelli, coinvolgendo sia le autorità locali, sia la magistratura, sia le forze dell’ordine.

La proposta più concreta riguarda una restrizione delle leggi sulla vendita e il possesso di armi, che in Germania sono già piuttosto rigide. Il quotidiano Süddeutsche Zeitung spiega in sintesi che il governo vorrebbe permettere di revocare il porto d’armi ai membri delle organizzazioni sotto indagine dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, cioè i servizi segreti interni. Il piano prevede inoltre il divieto di vendere armi semiautomatiche a privati cittadini. La stessa misura era già stata proposta da Faeser due anni fa, ma non era mai entrata in vigore per via dell’opposizione di uno dei partiti della maggioranza, i liberali dell’FDP.

Anche l’allora cancelliera Angela Merkel diversi anni fa aveva proposto un piano per contrastare l’estremismo di destra, rimasto in gran parte inapplicato: l’attuale maggioranza ritiene però che oggi esista un consenso politico più ampio, anche nel paese, sul contrasto all’estremismo di destra, proprio per via dell’aumento di consensi per AfD.

– Leggi anche: L’estrema destra tedesca sta provando a sfruttare le manifestazioni degli agricoltori

Un altro punto del piano di Faeser prevede invece maggiori fondi per attività di prevenzione contro la diffusione dell’estremismo nelle scuole. Soprattutto in certe regioni AfD è molto popolare fra i tedeschi più giovani, e la sua ala giovanile è estremamente attiva, oltre a essere la più estremista. Nell’estate del 2023 i servizi segreti interni avevano definito l’ala giovanile di AfD una minaccia per la democrazia tedesca (AfD fece ricorso, e da allora è in corso un complicato caso giudiziario).

Nel piano di Faeser c’è anche il sostegno a una proposta parlamentare per rafforzare l’indipendenza della Corte Costituzionale tedesca. I regimi illiberali europei hanno spesso rafforzato il proprio potere attraverso il controllo dei tribunali: lo si è visto anche negli ultimi anni in Ungheria e Polonia.

Da mesi in Germania si discute anche se bandire del tutto AfD: da un punto di vista pratico ci sono vari motivi per pensare che sarebbe particolarmente complesso, per via del fatto che almeno nominalmente il partito non si dice contrario all’impianto democratico e liberale dello stato tedesco, e che finora gli episodi violenti sono rimasti piuttosto isolati. Nella storia tedesca esistono dei precedenti, ma assai rari: nel 1952 la Corte costituzionale tedesca bandì il Partito socialista del Reich, erede del partito nazista, e nel 1956 il Partito comunista tedesco.

– Leggi anche: Si può bandire AfD?

Secondo alcuni poi bandire Afd sarebbe una mossa politicamente rischiosa, che rischia di rafforzare ulteriormente il partito. Qualche settimana fa Friedrich Merz, leader della CDU, il principale partito di centrodestra, ha detto che «questi dibattiti fasulli» non fanno che aumentare i consensi per AfD. «Davvero i Socialdemocratici credono che si possa semplicemente bandire un partito che nei sondaggi raggiunge il 30 per cento? È una spaventosa soppressione della realtà», ha commentato.