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  • Mercoledì 29 novembre 2023

La drastica misura della Finlandia per bloccare l’arrivo di migranti dalla Russia

Il governo finlandese chiuderà l'ultimo varco di frontiera ancora aperto: accusa la Russia di spingere i migranti verso i suoi confini

Guardie di frontiera finlandesi scortano due migranti al varco di confine di Raja-Jooseppi lunedì (Emmi Korhonen/Lehtikuva via AP)
Guardie di frontiera finlandesi scortano due migranti al varco di confine di Raja-Jooseppi lunedì (Emmi Korhonen/Lehtikuva via AP)
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Il governo della Finlandia ha annunciato che a partire dalla mezzanotte di mercoledì chiuderà per due settimane l’ultimo varco di frontiera ancora aperto con la Russia, a seguito di un forte e improvviso aumento dell’afflusso di persone migranti da paesi terzi che usano la Russia come paese di transito per poi arrivare in Finlandia e fare richiesta d’asilo. Secondo la Finlandia, questo forte aumento di migranti ai suoi confini è un’operazione organizzata dalla Russia per due ragioni: per destabilizzare il governo finlandese e come ritorsione contro la decisione della Finlandia di entrare nella NATO.

Da agosto a oggi sono entrati in Finlandia tramite i varchi di frontiera con la Russia circa 1.000 richiedenti asilo da paesi terzi, tra cui Kenya, Marocco, Pakistan, Somalia, Siria e Yemen. Di questi mille, però, più di 900 sono entrati soltanto a novembre, un aumento improvviso che secondo il governo finlandese è stato orchestrato dalla Russia.

Per questo, a partire da metà novembre, la Finlandia ha cominciato gradualmente a chiudere i varchi del lungo confine che condivide con la Russia, che sono otto in tutto: dapprima ha chiuso quelli più a sud, i più accessibili, poi è andata man mano risalendo fino a lasciare aperto soltanto il varco di Raja-Jooseppi, in Lapponia, nell’estremo nord, dove le temperature sono stabilmente sotto lo zero e nei prossimi giorni arriveranno a -15 °C. Da mercoledì, anche quell’ultimo varco rimarrà chiuso per due settimane.

Petteri Orpo, il primo ministro finlandese, ha detto di aver preso la decisione di chiudere temporaneamente anche l’ultimo varco di frontiera dopo aver ricevuto «nuove informazioni» che confermerebbero la responsabilità della Russia nell’aumento dei migranti. Il governo finlandese riconosce che i numeri delle persone arrivate sono piuttosto limitati, ma sostiene che sia necessario fermare quella che vede come un’operazione di destabilizzazione della Russia: «Il fenomeno a cui stiamo assistendo al confine nelle ultime settimane deve essere fermato», ha detto Orpo a una conferenza stampa. «La questione non riguarda soltanto il numero di arrivi ma il fenomeno in sé. Riguarda i tentativi di influenza della Russia e questa è una cosa che non possiamo accettare».

Fino a poco tempo fa le guardie di frontiera finlandesi e russe collaboravano per il controllo del confine. Le persone che lo attraversavano, da tutte e due le direzioni, erano vagliate da entrambe le parti e c’era una certa collaborazione per evitare il passaggio di persone straniere e senza documenti. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, e soprattutto dopo la decisione della Finlandia di entrare nella NATO, le cose sono cambiate, almeno secondo quanto raccontato da funzionari finlandesi a vari media.

Parlando con la BBC Matti Pitkaniitty, un colonnello della guardia di frontiera finlandese, ha detto che ci sono prove del fatto che funzionari del governo russi starebbero aiutando i migranti a raggiungere i varchi di frontiera con la Finlandia e li starebbero spingendo verso il paese. Alcuni media finlandesi hanno sostenuto che la Russia starebbe offrendo visti temporanei a cittadini di paesi africani, per farli arrivare in Russia e poi spingerli verso la Finlandia. Non ci sono però conferme affidabili su questo, e le autorità finlandesi non ne hanno fatto menzione.

Una cosa simile però era già successa l’anno scorso quando la Bielorussia (uno strettissimo alleato della Russia) aveva spinto verso il confine con la Polonia migliaia di richiedenti asilo fatti arrivare appositamente con visti temporanei, provocando una grossa crisi.

Negli scorsi giorni anche Frontex, l’agenzia di sicurezza delle frontiere europee, ha annunciato che invierà decine di agenti e mezzi in Finlandia, per rafforzare la sicurezza alla frontiera con la Russia.

Ora che tutti i varchi di frontiera sono chiusi, di fatto per i migranti che si trovano in Russia non ci sono modi per raggiungere la Finlandia. Il governo ha detto che è ancora possibile fare richiesta di asilo per chi arriva via aereo o via nave, ma nei fatti questa possibilità non esiste, perché non ci sono collegamenti passeggeri attivi tra la Russia e la Finlandia. Per questo, i membri di alcuni gruppi per i diritti umani temono che i migranti saranno spinti a cercare di attraversare il confine non tramite i varchi ufficiali ma passando per le grandi foreste che coprono la regione. Pia Lindfors, direttrice della ong Finnish Refugee Advice Centre, ha detto alla BBC: «Con l’inverno in arrivo, potrebbe diventare molto pericoloso».