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  • Martedì 4 aprile 2023

La Finlandia è entrata nella NATO

È il 31º paese ad aderire all'alleanza militare occidentale: il suo ingresso è arrivato dopo mesi di opposizione da parte della Turchia

Le bandiere della Finlandia e della NATO davanti alla sede del ministero degli Esteri finlandese, a Helsinki (Antti H'm'l'inen/Lehtikuva via AP)
Le bandiere della Finlandia e della NATO davanti alla sede del ministero degli Esteri finlandese, a Helsinki (Antti H'm'l'inen/Lehtikuva via AP)
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Martedì la Finlandia è entrata ufficialmente nella NATO, l’alleanza militare che comprende gli Stati Uniti e buona parte dei paesi europei, nel corso di una cerimonia organizzata a Bruxelles, in Belgio, presso la sede dell’organizzazione. La Finlandia è da oggi quindi il 31esimo paese membro della NATO (l’ultimo paese ad aderire era stata la Macedonia del Nord nel 2020).

La cerimonia di adesione della Finlandia si è svolta a Bruxelles a margine di una riunione dei ministri degli Esteri dei paesi membri della NATO. A rappresentare la Finlandia c’erano il presidente Sauli Niinisto e due membri del governo uscente (domenica in Finlandia ci sono state le elezioni, che porteranno a un cambio di maggioranza): il ministro degli Esteri Pekka Haavisto e il ministro della Difesa Antti Kaikkonen. L’entrata ufficiale della Finlandia nella NATO è stata sancita da un passaggio formale, previsto dalle regole dell’alleanza, avvenuto poco prima della cerimonia: la firma di un documento di accettazione da parte dei rappresentanti del governo finlandese e la consegna al segretario di Stato degli Stati Uniti, il principale paese membro dell’alleanza.

L’adesione della Finlandia alla NATO è un momento storico, dato che per oltre settant’anni il paese aveva scelto di non entrare nell’alleanza, preferendo mantenere una posizione neutrale tra il blocco occidentale e quello dell’Unione Sovietica (anche per questioni prettamente geografiche, dato che condivide un ampio confine con la Russia). Il governo finlandese aveva però cambiato idea lo scorso anno dopo che la Russia aveva invaso l’Ucraina.

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La Finlandia aveva chiesto di entrare nella NATO lo scorso maggio insieme alla Svezia, ma l’adesione di quest’ultima è ritardata dal dissenso del governo turco. L’ingresso della Finlandia era invece ormai certo da una settimana, cioè da quando Ungheria e Turchia avevano votato a favore dell’adesione del paese. Affinché un nuovo paese possa aderire alla NATO è necessario che i parlamenti di tutti i paesi membri diano la loro approvazione, ma per ottenere l’assenso di Turchia e Ungheria sono stati necessari lunghi negoziati.

Negli scorsi mesi soprattutto la Turchia si era opposta all’approvazione dell’ingresso congiunto della Finlandia e della Svezia, accusando i rispettivi governi di sostenere e accogliere membri di alcune organizzazioni curde, in particolare del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). L’Ungheria invece accusava Finlandia e Svezia di diffondere «totali menzogne» sullo stato della democrazia nel paese, riferendosi alle critiche ricevute per il mancato rispetto dello stato di diritto nel paese (cioè il rispetto dei diritti fondamentali della popolazione e un potere giudiziario indipendente e imparziale, tutti elementi fortemente a rischio in Ungheria).

In entrambi i casi, però, l’obiettivo polemico dei governi turco e ungherese era soprattutto la Svezia. Per questo, dopo negoziati piuttosto lunghi e qualche tentennamento, alla fine è stato deciso che la Finlandia sarebbe stata fatta entrare subito nella NATO, mentre per la Svezia sarebbero proseguiti i negoziati.

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