• Libri
  • Sabato 7 ottobre 2023

La casa editrice britannica che anticipa i Nobel per la Letteratura

Fitzcarraldo esiste dal 2014 e pubblica i libri di Svetlana Alexievich, Olga Tokarczuk, Annie Ernaux e Jon Fosse

Alcuni dei libri pubblicati nella collana di narrativa di Fitzcarraldo (Fitzcarraldo Editions)
Alcuni dei libri pubblicati nella collana di narrativa di Fitzcarraldo (Fitzcarraldo Editions)

Il Nobel per la Letteratura è un premio importante non solo per gli scrittori che lo ricevono ma anche per le case editrici che pubblicano le loro opere. Generalmente i vincitori dei Nobel suscitano la curiosità dei lettori e quindi un nuovo interesse ad acquistare i loro libri. Ma al di là dei risultati economici, agli editori che sono in grado di intercettare gli autori che riceveranno il Nobel è anche riconosciuto un particolare “fiuto” per la letteratura di valore, vista l’autorevolezza che il premio conserva nonostante periodiche critiche.

E negli ultimi anni a dimostrare di avere questo fiuto è stato soprattutto Jacques Testard, il fondatore della piccola casa editrice londinese Fitzcarraldo: esiste solo da 9 anni ma pubblica in inglese i libri di ben quattro degli scrittori che hanno ricevuto il Nobel per la Letteratura di recente. Fitzcarraldo è l’editore britannico del norvegese Jon Fosse, a cui è stato assegnato il premio del 2023, ma anche della bielorussa Svetlana Alexievich (2015), della polacca Olga Tokarczuk (2018) e della francese Annie Ernaux (2022): di tutte queste autrici e di Fosse aveva iniziato a pubblicare i libri prima dei rispettivi Nobel e per questo tra gli addetti ai lavori è stata definita «la casa editrice dei Nobel».

In un’intervista con il New York Times pubblicata l’anno scorso poco dopo il Nobel a Ernaux, Testard aveva detto che per lui è «molto sciocco» parlare di Fitzcarraldo in questo modo – «non è che abbiamo una strategia per provare a vincere» – e che secondo lui semplicemente i suoi gusti in fatto di letteratura sono affini a quelli di «un gruppo di persone svedesi borghesi e di mezza età».

In questi anni il successo di Fitzcarraldo nell’intercettare futuri premi Nobel è stato spiegato con l’approccio di Testard all’editoria, più “europeo” nel senso di “Europa continentale” che anglosassone: Testard, che ha 38 anni, è francese di origine, legge in francese e spagnolo oltre che in inglese, ed è considerato particolarmente abile ad accorgersi di libri interessanti pubblicati in varie zone d’Europa ma ignorati o trascurati nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

I suoi metodi di lavoro sono gli stessi degli altri editori del mondo, che ricevono suggerimenti su libri stranieri interessanti da pubblicare da agenti letterari, editori di altri paesi, traduttori e scrittori considerati anche buoni lettori. L’unica differenza, a suo dire, è il fatto di essere interessato a letteratura straniera considerata difficile. Nel 2014, quando alla Fiera del libro di Francoforte si informò per acquisire i diritti di pubblicazione per il Regno Unito di Tempo di seconda mano di Svetlana Alexievich, un libro di oltre 700 pagine che raccoglie racconti di decine di persone che hanno vissuto la fine dell’Unione Sovietica, scoprì che nessun editore aveva fatto un’offerta, sebbene in Francia il libro avesse venduto migliaia di copie.

Per il primo anno di attività di Fitzcarraldo Testard non aveva dipendenti. Dopo il Nobel ad Alexievich, arrivato poco tempo dopo la pubblicazione, Testard poté assumere una e poi due persone perché il suo accordo con l’agente dell’autrice bielorussa prevedeva che sarebbe stato lui a gestire la vendita dei diritti della traduzione inglese negli Stati Uniti (è spesso prassi nell’editoria anglo-americana): li vendette per una cifra nell’ordine di centinaia di migliaia di dollari a Random House, una delle più grandi case editrici del mondo. Questa prima esperienza positiva portò Testard a pensare che prendersi dei rischi potesse funzionare.

Per quanto riguarda i libri di Olga Tokarczuk, i diritti per la loro pubblicazione negli Stati Uniti erano già stati rifiutati da circa 15 editori prima che Testard li comprasse. Nel 2018 I vagabondi, il primo dei romanzi di Tokarczuk pubblicati da Fitzcarraldo, vinse l’International Booker Prize, un premio letterario per la narrativa tradotta in inglese molto prestigioso e influente. «Fu la prima volta che vendemmo molti libri», ha raccontato Testard alla rivista britannica New Statesman. I vagabondiGuida il tuo carro sulle ossa dei morti, un altro romanzo di Tokarczuk, con più di 100mila copie vendute, diventarono i bestseller dell’editore, che oggi ha sei dipendenti.

In un certo senso Fitzcarraldo somiglia a varie piccole case editrici italiane. Pubblica prevalentemente autori stranieri e sceglie libri considerati “letterari”, cioè dotati di un valore artistico sia per il loro contenuto che per gli aspetti estetici della scrittura, e spesso sperimentali. Ha un’identità molto riconoscibile anche per le copertine, che sono più o meno tutte uguali, monocromatiche e di due soli colori: blu per la narrativa, bianco per la saggistica.

Tutte queste caratteristiche, comuni anche a case editrici francesi e tedesche, la distinguono nel contesto dell’editoria anglosassone. Generalmente gli editori britannici e statunitensi traducono molti meno libri (per ragioni «imperialiste» secondo Testard) e danno molta importanza alla narrativa più accessibile e commerciale, rischiando così di trascurare opere più ricercate e difficili. Per quanto riguarda la grafica propongono copertine diverse per ogni nuovo libro che pubblicano: anche per questo Fitzcarraldo si fa notare e, un po’ come Adelphi in Italia, è ormai considerata la casa editrice dei libri che, mostrati in una libreria o nelle foto postate su Instagram, identificano chi li legge come intellettuale e snob.

– Ascolta anche: La puntata di Comodino in cui si parla di un’autrice filippina pubblicata da Fitzcarraldo, tra le altre cose

Testard ha voluto andare controcorrente fin dall’inizio con la sua casa editrice e non lo ha mai nascosto, come dimostra il nome che le ha dato: Fitzcarraldo è il nome del protagonista dell’omonimo film di Werner Herzog, un uomo che a cavallo tra Ottocento e Novecento cerca di raggiungere una zona impervia della foresta amazzonica peruviana trascinando un piroscafo a vapore oltre una collina.

«Era una metafora, non particolarmente sofisticata, sulla stupidità di fondare una casa editrice», aveva commentato Testard col New York Times, riferendosi al fatto che spesso pubblicando libri si perdono soldi e raramente si diventa grandi imprenditori di successo. Nel suo caso inizialmente i soldi erano 70mila sterline chieste in prestito a un parente, che bastarono per pubblicare dieci libri e pagare un affitto a Londra per due anni.

Oggi, nonostante i successi, mandare avanti l’impresa continua a essere complicato: la casa editrice è in attivo ma i profitti sono ridotti. Testard però ritiene che il suo modello di business sia «sostenibile e finanziariamente sicuro», «ai margini dell’editoria mainstream», ma per scelta, aveva raccontato al New Statesman: il suo obiettivo è continuare a fare editoria pubblicando solo libri che gli piacciono, quindi rinunciando a scegliere certi libri solo perché potrebbero avere un buon ritorno commerciale.

In Italia i libri che Fitzcarraldo pubblica nel Regno Unito sono tradotti da varie case editrici di dimensioni diverse, che si dedicano esclusivamente o in parte alla narrativa letteraria.

Bompiani, che ha una lunga storia di editore letterario e oggi appartiene a Giunti, pubblica Alexievich e Tokarczuk, ma anche la messicana Fernanda Melchor, la russa Maria Stepanova e una delle autrici britanniche di Fitzcarraldo, Claire-Louise Bennett. La nave di Teseo, nata dall’esperienza in Bompiani di Elisabetta Sgarbi, è invece l’editore di Fosse, ma anche della scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, che è un’altra premio Nobel per la Letteratura del catalogo di Fitzcarraldo, l’unica acquisita che già lo aveva ricevuto, e di una serie di altre autrici dell’editore britannico. Gli altri libri di Fitzcarraldo pubblicati anche in edizione italiana sono proposti da L’Orma, Sellerio, E/O, Fandango, Il Saggiatore, Iperborea, La nuova frontiera, Codice, Luiss e Utopia.

Per quanto riguarda gli autori italiani, per il momento Fitzcarraldo ne ha solo una nel suo catalogo: nel 2022 ha pubblicato in inglese La straniera di Claudia Durastanti, scrittrice e curatrice editoriale di La tartaruga, marchio editoriale della Nave di Teseo.