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  • Domenica 17 settembre 2023

Anche a Stoccarda ci sono stati scontri nella comunità eritrea

Nella città tedesca 32 persone sono state ferite per le violenze tra oppositori e sostenitori del regime di Isaias Afwerki

Stoccarda, 16 settembre 2023 (Thomas Niedermueller/dpa via AP, LaPresse)
Stoccarda, 16 settembre 2023 (Thomas Niedermueller/dpa via AP, LaPresse)
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Sabato 16 settembre 228 persone sono state arrestate dalla polizia di Stoccarda, nel sud-ovest della Germania, per gli scontri violenti che hanno coinvolto la comunità di origine eritrea, in cui 27 poliziotti e altre sei persone sono state ferite. Gli scontri sono avvenuti tra oppositori e sostenitori del regime autoritario al potere in Eritrea, guidato dal presidente Isaias Afwerki dal 1993: alcune centinaia di oppositori del regime si erano radunate intorno all’area in cui era in programma un festival di cultura eritrea per cercare di impedirne lo svolgimento e si sono scontrati sia con la polizia che con i sostenitori di Afwerki.

Negli ultimi mesi episodi del genere erano già avvenuti in altre città del mondo in cui sono presenti comunità di origine eritrea. Per i trent’anni del regime di Afwerki sono stati organizzati numerosi eventi celebrativi – anche a Roma e Milano – che più volte hanno portato a scontri di grandi dimensioni: ad agosto a Stoccolma, in Svezia, più di 50 persone erano state ferite e c’erano state decine di arresti; il 2 settembre a Tel Aviv, in Israele, i feriti sono stati più di cento, e nello stesso giorno ci sono stati degli scontri anche vicino a Zurigo, in Svizzera.

Afwerki è al potere dalla guerra di indipendenza dell’Eritrea dall’Etiopia del 1993: da allora nel paese non ci sono mai state elezioni e non c’è una stampa libera. Secondo varie organizzazioni internazionali, l’Eritrea è uno dei peggiori paesi del continente africano per il rispetto dei diritti umani: la leva obbligatoria non ha una durata programmata e alcuni giovani eritrei sono costretti a un servizio militare a vita, in condizioni di semi-schiavitù; chi diserta rischia l’arresto e la tortura. Tutto questo e le pessime condizioni economiche in cui vive gran parte della popolazione hanno portato a una forte emigrazione dall’Eritrea.

A Stoccarda le persone ferite al punto da dover essere portate in ospedale sono state solo sei, tutti agenti di polizia. Secondo le informazioni diffuse dalla polizia, al festival stavano partecipando tre le 80 e le 90 persone, mentre i manifestanti che protestavano contro l’evento erano qualche centinaio. Le autorità avevano autorizzato la protesta all’interno di un’area specifica della città, ma poi gli oppositori di Afwerki si sono spostati verso il luogo in cui si stava svolgendo il festival e hanno attaccato le persone che vi stavano prendendo parte, usando pietre e bastoni contro i poliziotti.

In previsione di eventuali scontri c’erano circa 300 agenti di polizia sul posto. Hanno usato spray urticanti e manganelli contro la folla che protestava e scortato altrove chi partecipava al festival culturale, che è stato interrotto dopo due ore. Le persone arrestate – cittadini eritrei o con cittadinanza tedesca ma di origini eritree – erano arrivate a Stoccarda da varie località tedesche nei dintorni della città; tra loro c’erano anche 63 persone provenienti dalla Svizzera, dove c’è una cospicua comunità della diaspora eritrea.

Secondo gli oppositori di Afwerki i festival culturali eritrei organizzati in Europa sono eventi di propaganda che hanno lo scopo di raccogliere fondi per il regime, soprattutto quando organizzati dalle ambasciate eritree.

In Germania gli scontri di Stoccarda sono stati molto commentati da politici di estrema destra che hanno ricondotto le violenze in città alla presenza di persone straniere di origine africana.

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