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  • Domenica 27 agosto 2023

Il caso Rubiales sta smuovendo il calcio spagnolo

Il presidente della Federcalcio che ha baciato senza consenso la calciatrice Jennifer Hermoso è sempre più isolato, in Spagna e fuori

Luis Rubiales (AP Photo/Amr Nabil, File)
Luis Rubiales (AP Photo/Amr Nabil, File)
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Negli ultimi giorni buona parte del calcio spagnolo e internazionale ha condannato o ha preso le distanze da Luis Rubiales, il presidente della Federcalcio spagnola che durante i festeggiamenti per la vittoria dei Mondiali aveva baciato senza consenso la giocatrice della Nazionale Jennifer Hermoso. Il caso, che era nato come una questione interna al calcio spagnolo, in pochi giorni è diventato un notevole scandalo internazionale, che potrebbe avere conseguenze sul calcio spagnolo nel suo complesso.

In due giorni tutte le calciatrici della Nazionale femminile hanno detto che finché Rubiales sarà presidente loro non giocheranno; sabato sera 11 membri dello staff tecnico della Nazionale (ma non l’allenatore) hanno annunciato le proprie dimissioni per protesta, e il Comitato disciplinare della FIFA ha sospeso Rubiales per 90 giorni. Ci sono state inoltre numerose manifestazioni di solidarietà a favore di Hermoso, sia in Spagna che all’estero.

La Federcalcio spagnola, che fino a qualche giorno fa sembrava sostenere decisamente Rubiales, ha cominciato a distanziarsi con qualche timidezza: sabato sera è stato cancellato dal suo sito un comunicato che attaccava con una certa aggressività Hermoso, e alcuni suoi membri hanno cominciato a criticare le azioni di Rubiales. Tutti i partiti politici spagnoli hanno condannato le azioni e il comportamento di Rubiales, tranne gli estremisti di destra di Vox. Nonostante questo, al momento il presidente della Federcalcio non sembra intenzionato a dare le dimissioni.

La vicenda di Rubiales, che una settimana fa aveva baciato senza consenso Hermoso durante i festeggiamenti per il Mondiale, è diventata un caso sportivo e politico internazionale nei giorni scorsi, soprattutto dopo che Rubiales, in un’assemblea della Federcalcio in cui molti si aspettavano che si sarebbe dimesso, aveva in realtà rivendicato le sue azioni, sostenuto che il bacio fosse stato intenzionale e un atto «reciproco» ed «euforico». In maniera paradossale, aveva sostenuto di essere la vittima di una persecuzione contro di lui aizzata dai media e dal «falso femminismo». Il discorso era stato applaudito lungamente da tutti i presenti all’assemblea, cioè dal grosso della dirigenza del calcio spagnolo.

Ma dopo quel discorso, pronunciato venerdì, le cose sono precipitate rapidamente. Hermoso ha pubblicato un comunicato in cui ha negato che il bacio fosse stato consensuale e in cui anzi ha accusato la Federcalcio di aver fatto pressioni su di lei.

– Leggi anche: La versione di Jennifer Hermoso

Sabato nel giro di poche ore è arrivato prima l’annuncio che tutte le altre calciatrici della Nazionale campione del mondo avrebbero smesso di giocare se Rubiales fosse rimasto al suo posto, poi l’annuncio della sospensione per 90 giorni decisa dalla FIFA e infine le dimissioni di 11 membri dello staff tecnico della Nazionale.

Sempre sabato, durante le partite di alcune coppe, ci sono stati vari gesti di solidarietà nei confronti di Hermoso: per esempio i giocatori del Cadice hanno esposto durante una partita con l’Almeria uno striscione con scritto «Siamo tutti Jenni» (cioè Jennifer Hermoso).

I giocatori del Siviglia hanno tutti mostrato una maglietta con l’hashtag #SeAcabó, che significa “è finita” ed è un riferimento sia al fatto che gli abusi sulle donne devono finire sia al fatto che Rubiales deve dimettersi. Hermoso ha ricevuto il sostegno di moltissime squadre internazionali, compresa la Nazionale inglese (battuta dalla Spagna in finale).

Anche altri sportivi, come l’ex campione di basket Pau Gasol, hanno dato la loro solidarietà.

I due allenatori della Nazionale maschile e femminile, dopo una certa esitazione, sabato hanno preso le distanze da Rubiales. Luis de la Fuente, l’allenatore della Nazionale maschile, ha condannato «senza riserve il comportamento sbagliato e fuori luogo del presidente». Lo stesso ha fatto l’allenatore della Nazionale femminile, Jorge Vilda, che ha detto che le azioni di Rubiales sono «un’assurdità» e che hanno rovinato la vittoria ai Mondiali. Sia de la Fuente sia Vilda venerdì avevano applaudito ripetutamente il discorso aggressivo in cui Rubiales rivendicava di non aver fatto niente di male e di essere vittima di persecuzioni, ed entrambi erano considerati fino a pochi giorni fa molto vicini al presidente della Federcalcio. Il fatto che entrambi abbiano preso le distanze da lui significa, ha scritto il País, che «Rubiales comincia a rimanere senza alleati».

Anche la Federcalcio, che finora era stata molto unita dietro a Rubiales, potrebbe avere iniziato a distanziarsi: sabato sera ha cancellato dal suo sito un comunicato particolarmente violento in cui accusava Hermoso di «mentire a ogni parola» e di «manipolare la realtà».