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  • Domenica 11 giugno 2023

L’Ucraina dice di aver liberato tre centri abitati nella regione di Donetsk

Sarebbero i primi successi della controffensiva cominciata sabato: intanto la Russia continua a sostenere di respingere gli attacchi

Carri armati russi distrutti vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk, lo scorso 27 maggio (AP Photo/ Libkos)
Carri armati russi distrutti vicino a Bakhmut, nella regione di Donetsk, lo scorso 27 maggio (AP Photo/ Libkos)
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Domenica sera l’esercito ucraino ha detto di aver ripreso il controllo di tre centri abitati nella regione di Donetsk, uno dei territori dell’Ucraina orientale occupati dalla Russia durante l’invasione iniziata nel febbraio del 2022 e annesso al territorio russo con un referendum illegale il settembre successivo. Al momento è piuttosto complicato fare verifiche puntuali sull’affidabilità delle informazioni fornite dall’Ucraina e sull’andamento dei combattimenti: sarebbero comunque i primi successi dall’inizio dell’attesa controffensiva ucraina cominciata in questi giorni, tra accuse e rivendicazioni.

Alcune immagini condivise sui social network mostrano gruppi di soldati ucraini festeggiare la liberazione dei centri abitati di Blahodatne e Neskuchne, vicino al confine tra la regione di Donetsk e quella di Zaporzhzhia, buona parte della quale è controllata dai soldati russi. In un video condiviso su Telegram la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha invece detto che l’esercito ha ripreso il controllo di Makarivka, che si trova vicino agli altri due centri abitati.

Per ora le autorità russe non hanno commentato le rivendicazioni ucraine. Nei giorni scorsi tuttavia il ministero della Difesa russo aveva detto che il suo esercito aveva respinto diversi attacchi ucraini nella zona di Velyka Novosilka, a pochi chilometri dai paesi che l’Ucraina sostiene di aver liberato. Domenica sempre il ministero russo ha detto che i tentativi dell’esercito ucraino di riconquistare alcune aree nella regione di Donetsk e Zaporizhzhia erano stati «fallimentari».

Un portavoce dell’esercito ucraino, Valeriy Shershen, ha detto che le operazioni che hanno portato alla liberazione dei tre centri abitati sono i primi risultati della controffensiva annunciata sabato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo alcune analisi, l’esercito ucraino sta organizzando azioni militari in almeno quattro aree del fronte: le notizie ufficiali tuttavia sono pochissime perché il governo e l’esercito ucraino hanno scelto di mantenere una certa riservatezza per motivi tattici, cioè per non rivelare in modo palese i piani di azione. Sarebbero comunque successi di portata limitata, visto che si tratta di centri abitati molto piccoli.

Nel frattempo, il governatore della regione di Kherson Oleksandr Prokudin ha accusato la Russia di aver attaccato una barca usata per l’evacuazione dei residenti dalle zone allagate a causa della distruzione della grossa diga sul fiume Dnipro, provocando la morte di tre persone. Shershen ha detto anche che l’esercito russo avrebbe fatto esplodere un’altra diga sul fiume Mokri Yaly, sempre nella regione di Donetsk, provocando inondazioni su entrambe le sponde con l’obiettivo di fermare l’avanzata delle truppe ucraine verso le aree occupate. A sua volta, la Russia ha accusato l’Ucraina di aver attaccato una sua nave militare nel mar Nero, senza tuttavia provocare danni.

– Leggi anche: Come sta andando la controffensiva ucraina