La più grossa fuga di documenti riservati dall’inizio della guerra in Ucraina

Si sa qualcosa in più su come sono finite online alcune informazioni segrete dell'intelligence statunitense, che intanto si dice preoccupata

Il Pentagono, la sede del dipartimento della Difesa statunitense (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais, File)
Il Pentagono, la sede del dipartimento della Difesa statunitense (AP Photo/Pablo Martinez Monsivais, File)
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A distanza di tre giorni dalle prime notizie che ne parlavano, si sa qualcosa in più sulla pubblicazione online di decine di documenti riservati provenienti dal dipartimento della Difesa statunitense. Non è ancora chiaro chi sia il responsabile della fuga di documenti, ma mentre sono in corso le indagini delle autorità degli Stati Uniti, il sito di giornalismo investigativo Bellingcat ha pubblicato un articolo in cui ricostruisce almeno una parte del percorso che hanno seguito su internet i documenti trapelati. Parallelamente anche altri giornali, come il New York Times, hanno messo insieme le cose che si sanno sui documenti e sul loro contenuto.

Innanzitutto è improbabile che si sia trattato di un attacco informatico, perché le immagini che circolano sono fotografie di documenti stampati e non scansioni di pagine online. In totale i documenti sono all’incirca cento: quelli di cui si è parlato di più sono relativi alla guerra in Ucraina, ma altri riguardano la situazione nel Mar cinese meridionale e le attività di un leader ribelle Houthi in Yemen. Sebbene le prime notizie sulla fuga di documenti siano state pubblicate lo scorso 7 aprile, i documenti stavano circolando online già da tempo. Secondo Bellingcat, alcuni erano stati pubblicati a marzo, e altri in un periodo ancora precedente, anche se non è ancora chiaro quando.

Fonti dell’intelligence statunitense hanno confermato che i documenti sono autentici. Non forniscono informazioni particolarmente rilevanti sui piani di battaglia delle parti in causa, tuttavia contengono numeri precisi sulle persone morte e ferite nella guerra: tra le 189.500 e le 223.000 per la Russia, e tra le 124.500 e le 131.000 per l’Ucraina. Negli stessi documenti, tuttavia, gli Stati Uniti dicono di non ritenere del tutto attendibili queste cifre.

Inoltre, e questa è forse la parte più interessante, i documenti mostrano le difficoltà dell’esercito ucraino, a quanto pare più gravi rispetto a quanto comunicato pubblicamente dal governo. Secondo i documenti trapelati l’Ucraina è a corto di munizioni e se non ne dovessero arrivare altre verrebbe meno l’efficacia del suo sistema di difesa anti-aereo.

Dall’inchiesta di Bellingcat emerge che il primo sito dove sono comparsi i documenti è Discord, un’app di messaggistica fino a qualche tempo fa molto popolare tra le persone appassionate di videogiochi, ora diffusa anche in altri contesti. Le discussioni su Discord avvengono in grandi gruppi tematici chiamati “server”, divisi a loro volta in ulteriori gruppi chiamati “canali”. Sembra che i documenti siano stati pubblicati su un canale dedicato al videogioco Minecraft, e prima ancora su un altro in cui invece si discuteva di uno youtuber filippino.

Da Discord, poi, i documenti sono finiti su altre piattaforme, tra cui Telegram, 4chan e Twitter. In particolare il 5 aprile hanno cominciato a propagarsi su alcuni canali di Telegram filorussi, tra cui “Donbass Devushka”. Poche ore prima succedeva la stessa cosa su 4chan, una piattaforma per condividere immagini nota per la sua quasi totale assenza di regole, che permette la pubblicazione di contenuti apertamente razzisti, violenti o misogini. Le immagini pubblicate su 4chan e sul canale Telegram “Donbass Devushka” erano tutte diverse tranne una che riporta le morti totali e quelle avvenute sul campo di Russia e Ucraina.

L’immagine di Telegram però mostra cifre diverse rispetto a quella di 4chan. Mentre in quest’ultima le morti sul campo della Russia sono di più rispetto a quelle ucraine, su “Donbass Devushka” è il contrario: secondo Bellingcat le cifre del documento sono state editate in maniera dilettantesca e approssimativa, come dimostrano le incongruenze nel font e negli spazi tra i numeri.

A inizio marzo una parte di questi stessi documenti era stata pubblicata sul canale di Discord che raccoglie appassionati di Minecraft, un popolarissimo videogioco di Microsoft che consente di costruire mondi immaginari e condividerli online. Il 4 marzo, durante una discussione sulle mappe di Minecraft e la guerra, un utente aveva pubblicato dieci documenti riservati. Successivamente su Twitter aveva scritto di averli trovati in un altro canale di Discord chiamato “WowMao” e dedicato all’omonimo youtuber filippino.

Tuttavia, secondo Bellingcat, non è nemmeno il canale “WowMao” il primo posto in cui i documenti sono stati pubblicati. Parlando con alcuni utenti di Discord che hanno preferito restare anonimi, Bellingcat è venuto a conoscenza di un altro canale chiamato “Thug Shaker Central”, adesso cancellato, su cui i documenti riservati circolavano forse già da gennaio. Bellingcat non è stato in grado di verificare l’informazione, perché gli utenti hanno fornito come unica prova gli screenshot dei post su quel canale, che peraltro è stato chiuso e riaperto più volte e nel tempo ha assunto vari nomi. Secondo gli utenti con cui ha parlato Bellingcat, i documenti che da “Thug Shaker Central” sono finiti su “WowMao” e poi sulle altre piattaforme sono solo «la punta dell’iceberg».

In ogni caso la fuga di informazioni può rivelarsi un problema serio per le autorità statunitensi, che hanno aperto due indagini al riguardo, una del dipartimento della Difesa e una del dipartimento di Giustizia. David E. Sanger, corrispondente alla Casa Bianca per il New York Times ed esperto di sicurezza nazionale, ha scritto che questa specifica fuga di documenti è preoccupante soprattutto perché presenta modalità inedite rispetto al passato.

«Le informazioni rivelate sono molto meno» rispetto ad altre celebri fughe di notizie, per esempio quelle causate da Edward Snowden o da Julian Assange, ma allo stesso tempo sono «molto più puntuali. Ed è proprio il fatto che siano così salienti che preoccupa la Casa Bianca e i funzionari del Pentagono», la sede del dipartimento della Difesa statunitense. Secondo i funzionari sentiti da Sanger, la fuga di documenti riservati è particolarmente dannosa perché riguarda informazioni da un lato estremamente recenti, vecchie di appena poche settimane, e dall’altro classificate come top secret o secret, ossia i livelli di segretezza più alti.