Le bollette dell’elettricità diminuiranno in media del 19,5 per cento

Le nuove tariffe valgono dal 1° gennaio per chi è in regime di tutela, ma forse le bollette scenderanno un po' per tutti

(Folco Lancia - ANSA/ARCHIVIO)
(Folco Lancia - ANSA/ARCHIVIO)
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L’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha comunicato che le bollette dell’energia elettrica si ridurranno mediamente del 19,5 per cento nel prossimo trimestre rispetto a quelle degli ultimi tre mesi. I cambiamenti nelle tariffe riguardano solo le utenze in regime di tutela, cioè quelle che non hanno ancora sottoscritto una fornitura nel mercato libero: queste tariffe sono comunque un riferimento orientativo per il mercato, ed è quindi probabile che cambieranno anche le bollette delle forniture a mercato libero (ma saranno i singoli fornitori a decidere di quanto).

Il ricalcolo è effettuato trimestralmente e riguarda solo le bollette dell’elettricità; per quelle del gas invece si dovrà attendere il 3 gennaio, quando l’Autorità comunicherà la variazione mensile per i consumi di dicembre. Con l’inizio della crisi energetica si sono voluti differenziare i sistemi di calcolo: quello per le tariffe dell’energia elettrica è rimasto trimestrale e anticipato, ossia viene decisa la tariffa per le bollette future, mentre quello per le tariffe del gas è diventato mensile e posticipato, quindi la tariffa vale per le bollette relative al periodo appena concluso, in modo da riflettere il più fedelmente possibile le variazioni del prezzo del gas.

Negli ultimi tre mesi l’energia elettrica nel mercato tutelato è costata mediamente il 59 per cento in più del trimestre precedente, il più alto rincaro di sempre, che fu comunque calmierato dall’ARERA e che aveva seguito i forti aumenti del prezzo della materia prima, ossia il gas, avvenuti durante l’estate. Negli ultimi tre mesi il gas si è attestato a livelli molto più bassi rispetto ai picchi estivi, ossia i valori su cui si basavano le bollette di questo ultimo trimestre: in questi giorni le quotazioni sono sugli 80 euro al megawattora, mentre ad agosto sono state ampiamente superiori ai 200 euro (con un picco di 350 euro).

Le bollette elettriche dei prossimi mesi saranno meno costose proprio perché sono legate al prezzo del gas: l’acquisto della materia prima vale infatti per oltre l’80 per cento del valore delle tariffe. Quindi le quotazioni del gas, che serve a produrre il 40 per cento dell’energia elettrica in Italia, incidono molto sul valore finale.

Il legame tra prezzo del gas e valore delle bollette è dovuto anche al sistema che usiamo per calcolare il costo dell’energia elettrica: in sostanza, per ragioni normative, il prezzo finale è sempre legato a quello del gas, a prescindere dalla fonte utilizzata per produrre l’energia (gas, carbone o rinnovabili). Il sistema è detto pay-as-clear, e fino a che non ci sono stati i recenti rincari ha funzionato. Ora a livello europeo i paesi stanno cercando da mesi una soluzione per disaccoppiare il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas.

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