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  • Domenica 18 settembre 2022

Nelle grandi maratone arriva la categoria per le persone non-binarie

Dopo New York la introdurranno anche Chicago, Boston e Londra, oltre a quella maschile e a quella femminile

(David Dee Delgado/Getty Images)
(David Dee Delgado/Getty Images)
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Gli organizzatori delle maratone di Boston e Londra hanno annunciato a distanza di pochi giorni che a partire dalle loro edizioni del 2023 renderanno possibile la partecipazione in categorie apposite alle persone di genere non binario, cioè persone che non si riconoscono né nel genere femminile né in quello maschile (e rifiutano la concezione binaria del genere).

La notizia è significativa perché le maratone di Boston e Londra sono tra le più importanti al mondo, e arriva inoltre in controtendenza a un periodo in cui nello sport in generale si stanno introducendo approcci più restrittivi sulle questioni di genere.

Le maratone di Boston e Londra fanno parte dell’associazione World Marathon Majors insieme a quelle di New York, Tokyo, Berlino e Chicago. Tra queste, New York aveva già introdotto una categoria non binaria nella sua passata edizione, mentre Berlino e Chicago faranno lo stesso, per la prima volta, tra settembre e ottobre.

Seguendo questi due esempi, gli organizzatori di Boston hanno già spiegato che per stabilire i criteri di ammissione utilizzeranno i tempi di qualificazione richiesti alle donne — quindi più alti rispetto a quelli degli uomini — con l’intenzione però di aggiornarli appositamente per la categoria non binaria appena si avranno dati a sufficienza.

Il tratto finale della Maratona di Boston (Maddie Meyer/Getty Images)

Per iscriversi alle gare competitive della Maratona di Boston, le donne dai 18 ai 34 anni devono aver corso un’altra maratona in almeno 3 ore e 30 minuti, mentre per gli uomini dai 18 ai 34 anni è richiesto un tempo inferiore alle 3 ore. I tempi di qualificazione diventano tuttavia più alti all’aumentare dell’età dei partecipanti.

«La categoria non binaria in queste gare non ha suscitato molte polemiche come altrove», ha scritto il New York Times. «La maggior parte dei corridori non binari passa inosservata, correndo insieme a decine di migliaia di altri concorrenti dilettanti. Ma la possibilità di scegliere una definizione più accurata di “maschio” o “femmina” al momento dell’iscrizione fa sentire molti partecipanti più visibili e rispettati».

L’integrazione di nuove categorie rispetto a quelle esistenti potrebbe essere di aiuto anche a dibattiti molto più complicati su altre questioni di genere: per esempio la partecipazione di atlete trans alle competizioni femminili, che sta ponendo molti problemi e animando infervorati dibattiti, in un contesto di regole e approcci in continuo cambiamento e per questo difficili da inquadrare.

Questo perché certe categorie rappresentano ancora una novità in un mondo, quello dello sport, che tradizionalmente si è diviso sulla base del sesso biologico delle persone, e che proprio su questa divisione binaria, oltre che sulla base delle differenze fisiche che ne dipendono, ha sempre articolato discipline e regolamenti. Nella categoria dedicata alle persone non binarie potranno gareggiare persone biologicamente di entrambi i sessi.

La stagione autunnale delle importanti maratone inizierà domenica 25 settembre con quella di Berlino. Seguiranno poi quella di Chicago, in programma domenica 9 ottobre, e quella di New York, che come da tradizione sarà la prima domenica di novembre. A febbraio dovrebbe essere il turno della maratona di Tokyo, i cui organizzatori non hanno ancora reso note eventuali novità sulle modalità di iscrizione. Quella di Boston invece si correrà ad aprile.

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