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  • Venerdì 22 luglio 2022

Un incendio in Spagna è stato causato da una società che pianta alberi

Vicino a Saragozza sono bruciati 140 chilometri quadrati di terreno, più di quanto Land Life si impegni a rimboschire in un anno

Fumo di un incendio vicino ad Ateca, in Spagna, il 21 luglio 2022 (Governo dell'Aragona/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)
Fumo di un incendio vicino ad Ateca, in Spagna, il 21 luglio 2022 (Governo dell'Aragona/Xinhua via ZUMA Press, ANSA)
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Uno degli incendi in corso in questi giorni in Spagna è stato provocato accidentalmente da Land Life, una di quelle aziende che piantano alberi per compensare le emissioni di gas serra di altre aziende. È l’incendio che si è sviluppato ad Ateca, un comune della provincia di Saragozza, nel nord-est della Spagna: è cominciato lunedì e ha bruciato 140 chilometri quadrati, un territorio maggiore di quanto Land Life cerchi di rimboschire in un anno – 100 chilometri quadrati, secondo questo post sul blog della società.

A innescare l’incendio è stata una scintilla provocata da un lavoratore che stava usando un escavatore per dissodare il terreno in vista delle piantumazioni di alberi del prossimo inverno.

Lo ha spiegato la stessa Land Life, che è una società olandese, in un comunicato diffuso giovedì. Gli amministratori delegati Rebekah Braswell e Tjeerd Anema si sono detti «devastati dalla stima dei danni» dell’incendio e hanno annunciato di aver avviato un’indagine per chiarire le responsabilità. La persona che ha di fatto innescato l’incendio non è un dipendente di Land Life, ma di una ditta a cui l’azienda appalta i lavori nella regione dell’Aragona. È stata questa stessa persona ad avvisare per prima i vigili del fuoco dell’incendio.

A causa dell’incendio di Ateca sono state evacuate cinque cittadine, Alhama de Aragón, Bubierca, Castejón de las Armas, Moros e Villaluenga: più di duemila persone hanno dovuto lasciare le proprie case. Sono inoltre stati interrotti tutti i trasporti ferroviari tra Madrid e l’Aragona.

Land Life ha detto che la ditta che si occupa dei lavori di dissodamento del terreno aveva i permessi delle autorità locali per farlo, ma i giornali spagnoli si sono chiesti come mai con le attuali condizioni meteorologiche, che stanno favorendo lo sviluppo di incendi in molte parti della Spagna, non si sia deciso di sospendere le attività. A maggior ragione, scrive il Confidencial, considerando che a giugno nella stessa zona c’era già stato un incendio, per quanto molto più ridotto (erano bruciati 20 ettari, 0,2 chilometri quadrati).

Il progetto di rimboschimento che Land Life sta portando avanti in Aragona, iniziato lo scorso dicembre, riguarda invece 525 ettari, poco più di 5 chilometri quadrati, quindi un territorio molto minore di quello bruciato questa settimana.

L’incendio più grave che ha colpito la Spagna in questo mese si è sviluppato nella provincia di Zamora, nella regione di Castiglia e León, nel nord-ovest del paese: sono bruciati almeno 250 chilometri quadrati di terreno, sono state evacuate 32 cittadine e due persone sono morte.