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  • Domenica 17 luglio 2022

In Europa continuano il caldo e gli incendi

In Francia, in Spagna, in Portogallo e in Grecia bruciano i boschi, mentre le temperature superano i 40 °C

Un incendio vicino a Malaga, in Spagna, 16 luglio 2022 (AP Photo/Gregorio Marrero)
Un incendio vicino a Malaga, in Spagna, 16 luglio 2022 (AP Photo/Gregorio Marrero)
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In Francia e in Marocco i boschi in cui si sono sviluppati i grandi incendi dell’ultima settimana continuano a bruciare, in Spagna ce ne sono di nuovi e così in Grecia: le alte temperature dovute all’ondata di calore che sta interessando l’Europa occidentale e meridionale favoriscono le fiamme.

Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha detto che è bruciato un territorio di 100 chilometri quadrati nella zona a sud di Bordeaux, nel sud-ovest del paese, compresa una porzione dei boschi nei pressi della dune du Pilat, una enorme duna di sabbia sul mare visitata da molti turisti. 14mila persone sono state evacuate dalla zona. Secondo le previsioni, le temperature massime dell’ondata di calore saranno raggiunte lunedì in Francia: in molte località si supereranno i 40 °C. Per 38 dei 96 dipartimenti in cui è diviso il paese è stata diffusa un’allerta “arancione”, che segnala ai residenti di fare particolare attenzione alle condizioni meteorologiche.

In Spagna si è sviluppata una serie di incendi in diverse parti del paese, dalla Galizia, al nord, all’Estremadura, nel sud, passando per la Castiglia. Più di tremila persone sono state evacuate per un grande incendio boschivo vicino a Mijas, nella provincia di Malaga, città costiera dell’Andalusia. Secondo l’Instituto de Salud Carlos III, un centro di ricerca pubblico, l’ondata di calore ha causato la morte di almeno 360 persone.

Gli incendi che si erano sviluppati a nord-est di Porto, in Portogallo, sono stati contenuti, anche grazie all’abbassamento delle temperature sabato. Tuttavia a Foz Coa, vicino al confine con la Spagna, un canadair è precipitato e il pilota è morto. Dall’inizio dell’anno a metà giugno sono bruciati quasi 40 chilometri quadrati di boschi nel paese, più del triplo di quelli bruciati nello stesso periodo l’anno scorso: nell’ultima settimana ne sono bruciati altri 20. Tra il 7 e il 13 luglio, secondo il ministero della Salute portoghese, almeno 238 persone sono morte a causa dell’ondata di calore, soprattutto anziani: in quei giorni in alcune parti del paese si sono raggiunti i 47 °C.

Altri paesi colpiti dagli incendi di questi giorni sono la Grecia, in particolare la zona di Feriza, circa 50 chilometri a sud-est di Atene, e la costa settentrionale di Creta, e il Marocco, dove numerosi villaggi sono stati evacuati nelle regioni di Larache, Ouazzane, Taza e Tétouan e almeno una persona è morta.

Le ondate di calore e la siccità che hanno favorito la diffusione e l’estensione di tutti questi incendi sono rese più frequenti e intense dal cambiamento climatico causato dal riscaldamento globale, dovuto alle emissioni causate dalle attività umane sul pianeta. Per questi motivi, secondo un rapporto delle Nazioni Unite dello scorso febbraio, nei prossimi 28 anni il numero di incendi boschivi aumenterà del 30 per cento.