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  • Lunedì 11 luglio 2022

Putin ha semplificato la procedura per ottenere la cittadinanza russa per tutti gli ucraini

Finora era disponibile soltanto per i residenti delle repubbliche separatiste di Donetsk e Luhansk: richiede soltanto tre mesi

(AP Photo/Bernat Armangue)
(AP Photo/Bernat Armangue)
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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che semplifica le procedure con cui gli ucraini possono ottenere la cittadinanza russa, ha annunciato l’agenzia stampa governativa TASS.

Finora una procedura semplificata era disponibile soltanto per i residenti delle autoproclamate repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Luhansk, da anni sotto il controllo di milizie filorusse, e più di recente per i residenti delle regioni nel sud dell’Ucraina di Kherson e Zaporizhzhia, occupate ormai da settimane dall’esercito russo. Grazie a questa decisione, la procedura semplificata sarà disponibile per tutti i cittadini ucraini.

Quando la Russia aveva esteso la procedura semplificata ai residenti di Kherson e Zaporizhzhia, un funzionario russo aveva spiegato che per ottenere la cittadinanza russa non bisognava né aver vissuto in Russia né passare un test di lingua russa. L’intero iter amministrativo, aveva spiegato il funzionario, sarebbe durato circa tre mesi: un periodo molto breve per una pratica solitamente assai lunga. Verosimilmente i termini della procedura semplificata saranno gli stessi.

La misura presa da Putin si allinea con le argomentazioni infondate con cui il presidente russo ha giustificato l’invasione dell’Ucraina. In estrema sintesi Putin sostiene che l’Ucraina non sia un vero stato perché gli ucraini appartengono alla stessa etnia e all’area socio-culturale dei russi, e siano sostanzialmente «un solo popolo». Una teoria più volte smentita e considerata assai fuorviante dal punto di vista storico.

– Leggi anche: Perché Putin ha torto quando dice che l’Ucraina non esiste

Associated Press scrive che da quando è stata avviata la procedura semplificata per gli ucraini di Donetsk e Luhansk, cioè dal 2019, circa 720mila residenti delle due repubbliche separatiste hanno ottenuto la cittadinanza russa, cioè circa il 18 per cento della popolazione.