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  • Martedì 26 aprile 2022

Non è ancora il momento dei Brooklyn Nets

Una delle squadre più quotate della NBA, costruita intorno a vari campioni, è stata eliminata malamente al primo turno dei playoff

Blake Griffin e Grant Williams in gara-3 dei playoff NBA tra Brooklyn Nets e Boston Celtics (Al Bello/Getty Images).
Blake Griffin e Grant Williams in gara-3 dei playoff NBA tra Brooklyn Nets e Boston Celtics (Al Bello/Getty Images).
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Nella notte i Brooklyn Nets sono stati battuti 116-112 dai Boston Celtics nella quarta partita (gara-4) del primo turno dei playoff NBA, la fase finale del campionato di basket nordamericano. Per i Nets è stata la quarta sconfitta in altrettante partite nella serie contro Boston, ed è costata l’eliminazione con il cosiddetto sweep, cioè senza aver vinto neanche una partita. Al turno successivo Boston giocherà contro una tra Chicago e Milwaukee, mentre i Nets dei campioni NBA Kevin Durant e Kyrie Irving sono i primi eliminati da questi playoff.

Boston era una delle squadre più quotate per la vittoria del titolo NBA, e dopo il risultato del primo turno lo è ancora di più. Anche contro una delle grandi favorite, tuttavia, in pochi si aspettavano che Brooklyn potesse perdere in modo così netto (peraltro contro una squadra allenata da un suo ex vice allenatore, Ime Udoka). I Nets avevano infatti iniziato la stagione tra le favorite, e nonostante l’assenza iniziale di Irving — che da non vaccinato non poteva giocare nei palazzetti di New York — erano riusciti a partire forte lo stesso.

Tra dicembre e febbraio, tuttavia, le assenze avevano iniziato a pesare molto. Tra quella di Irving (rientrato in gruppo soltanto a gennaio), le 21 partite saltate per infortunio da Durant e il progressivo calo di rendimento di James Harden, i Nets erano arrivati a perderne 11 consecutive e da lì in poi avevano passato la stagione a rincorrere la qualificazione ai playoff, ottenuta poi in extremis agli spareggi.

Dopo aver riaccolto in squadra Irving, a febbraio avevano perso James Harden, fin lì uno dei migliori giocatori del campionato. Lo avevano scambiato con Ben Simmons e altri due giocatori dei Philadelphia 76ers, evitando così di perderlo a zero in estate dopo aver capito che l’esperimento dei cosiddetti big three — Durant, Irving e Harden — non stava funzionando.

Kyrie Irving, James Harden e Kevin Durant nella scorsa stagione (Elsa/Getty Images)

In quel modo, però, Brooklyn si era privata di uno dei migliori realizzatori del campionato sostituendolo con Simmons, che nonostante sia più giovane e abbia ancora le prospettive da giocatore di primo livello, non solo non ha mai giocato, ma non è mai stato visto nemmeno in uniforme della squadra, cosa che di solito non indica un ritorno in campo a breve. Secondo i Nets, Simmons è stato bloccato da problemi alla schiena, oltre ad essersi portato da Philadelphia dei problemi personali mai specificati.

Contro Boston i Nets hanno avuto a che fare con la miglior difesa del campionato (e il miglior difensore della stagione, Marcus Smart). La sconfitta è stata nettissima e anche Durant, il trascinatore del gruppo, non è mai sembrato quello dei giorni migliori. L’allenatore, Steve Nash, ha spiegato in conferenza stampa: «I ragazzi erano a pezzi. Sono stanchi e non siamo stati in grado di affrontare le avversità in modo costruttivo». Ma ha aggiunto: «Penso che siamo tutti cresciuti moltissimo con tutte queste difficoltà».

È anche per questo motivo che il progetto dei Nets, iniziato nel 2017 con l’acquisizione della proprietà da parte di Joseph Tsai, co-fondatore e vice presidente di Alibaba, sembra possa continuare con le stesse ambizioni. Irving e Durant, i due giocatori sui quali è costruita la squadra, dovrebbero rimanere: Irving potrebbe liberarsi in estate ma ha detto che prolungherà il contratto, mentre Durant è legato alla squadra fino al 2026.

Proprio Irving ha parlato del futuro dei Nets dopo la sconfitta decisiva contro Boston, dicendo: «So che ci sono tante persone che volevano vederci fallire. Ci avevano scelto come contendenti e ora ne stanno dicendo di ogni. Sto usando tutto come carburante per la prossima estate».