Sono cominciate le elezioni in Germania
E potrebbero essere più combattute del previsto, dopo che secondo i sondaggi il distacco tra sinistra e destra si è ridotto
Domenica mattina si sono aperti in Germania i seggi per votare il rinnovo del parlamento, e di conseguenza per decidere chi diventerà il prossimo cancelliere tedesco al posto di Angela Merkel. A giudicare dai sondaggi fatti a ridosso del voto, il risultato elettorale potrebbe essere più incerto del previsto, dopo che l’Unione Cristiano Democratica (CDU, il partito di Merkel, di centrodestra) ha recuperato parte dello svantaggio che la divideva dal Partito Socialdemocratico (SPD).
I primi exit poll usciranno pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, alle 18, ma i risultati ufficiali potrebbero arrivare soltanto dopo diversi giorni. Per sapere chi comporrà la prossima coalizione di governo, poi, potrebbero essere necessarie anche diverse settimane.
In base ai sondaggi Olaf Scholz, ex ministro delle Finanze e candidato dell’SPD, è ancora il favorito su Armin Laschet, il candidato della CDU, ma il distacco tra i due si è ridotto: secondo Politico Europe, che fa una media di tutti i principali sondaggi, l’SPD avrebbe il 25 per cento dei consensi contro il 22 per cento della CDU, un distacco di tre punti soltanto. Alcuni sondaggi fatti negli ultimi giorni lo riducono ulteriormente.
Questo potrebbe rendere le cose più complicate non soltanto per Scholz, ma anche per la formazione di una coalizione di governo. Per come è fatto il sistema elettorale tedesco, è praticamente certo che per governare e scegliere un nuovo cancelliere sarà necessario formare una coalizione tra due o più partiti, e le opzioni possibili sono numerose.
I giornali tedeschi usano i colori ufficiali dei partiti per nominare le possibili coalizioni: quella considerata più plausibile nel caso in cui l’SPD ottenesse il primo posto ai seggi è la cosiddetta “coalizione semaforo”, formata da SPD (rosso), dal Partito Liberaldemocratico (FDP, giallo) e dai Verdi. Altre possibilità in caso di vittoria dell’SPD sono una coalizione “rosso-rosso-verde”, con SPD, il partito Die Linke (la sinistra) e i Verdi.
Nel caso in cui invece, un po’ a sorpresa, la CDU dovesse risultare il primo partito, una possibilità è la cosiddetta “coalizione Giamaica” (dai colori della bandiera giamaicana), con il nero della CDU, il giallo dell’FDP e i Verdi.
Non è esclusa la possibilità di formare ancora una volta una grande coalizione tra destra e sinistra, e dunque tra CDU, SPD ed eventualmente altri partiti, come successo nell’ultima legislatura (e in diverse di quelle precedenti). Sia Scholz sia Laschet, tuttavia, hanno detto che faranno di tutto per evitare questa ipotesi.
Sabato tutti i partiti hanno tenuto i loro ultimi comizi elettorali, e il più commentato è stato quello della CDU ad Aachen, a cui ha partecipato anche Merkel. La cancelliera uscente ha dovuto partecipare attivamente alle ultime settimane di campagna elettorale per sostenere Laschet, e sabato ha detto che se vincesse il centrosinistra sarebbe «in gioco la stabilità della Germania».
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