Lo storico lancio spaziale di Virgin Galactic

La compagnia del miliardario Richard Branson apre l’epoca del turismo nello Spazio pochi giorni prima di quella di Jeff Bezos, che non l’ha presa bene

Lo Spazioporto America, in New Mexico (AP Photo/Susan Montoya Bryan)
Lo Spazioporto America, in New Mexico (AP Photo/Susan Montoya Bryan)
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Domenica pomeriggio ora italiana è previsto l’inizio del volo dello spazioplano di Virgin Galactic, la compagnia spaziale del miliardario britannico Richard Branson che per la prima volta sarà a bordo del velivolo. Il volo del VSS Unity – così si chiama lo spazioplano – con a bordo Branson supererà gli 80 chilometri di altitudine, soglia oltre la quale secondo alcune organizzazioni internazionali comincia lo Spazio (ci torniamo) e anticipa di pochissimi giorni un volo simile della compagnia spaziale Blue Origin, previsto per il 20 luglio, che ospiterà il miliardario e fondatore della società Jeff Bezos.

Branson, insomma, andrà nello Spazio prima di Bezos, e anche se quello di Virgin Galactic è ancora ufficialmente un volo sperimentale, con un equipaggio composto esclusivamente da dipendenti dell’azienda, per molti sarà un momento fondamentale nell’ambito dei viaggi spaziali per i cittadini privati.

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L’obiettivo tanto di Virgin Galactic quanto di Blue Origin è di cominciare a breve a inaugurare voli suborbitali per passeggeri privati e danarosi, che intendano pagare grandi somme per sperimentare per qualche minuto l’assenza di peso durante un viaggio spaziale. Le due compagnie, entrambe guidate da miliardari famosi ed esuberanti, hanno però adottato due modi molto diversi per arrivare nello spazio.

Il volo dello spazioplano VSS Unity partirà dallo Spazioporto America di Virgin Galactic, che si trova in New Mexico, negli Stati Uniti. Sarà un evento notevole anche dal punto di vista mediatico: sarà trasmesso in streaming e sarà presentato da Stephen Colbert, il famoso comico e presentatore televisivo americano. Il cantante Khalid dovrebbe tenere esibirsi, e il miliardario Elon Musk, fondatore della compagnia spaziale SpaceX, ha lasciato intendere che potrebbe essere presente.


Lo spazioplano VSS Unity assomiglia a un jet: è lungo 18 metri, e nella parte iniziale del suo volo sarà trasportato da un aereo più grande, che lo porterà a circa 15mila metri di altitudine. A quel punto, il VSS Unity accenderà i suoi propulsori e salirà verticalmente a una velocità di Mach 3. Una volta raggiunta la massima altitudine, che dovrebbe essere a poco più di 80 chilometri dalla Terra, i passeggeri potranno alzarsi dai loro posti e fare esperienza dell’assenza di peso.

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Dopo aver raggiunto gli 80 chilometri di altitudine il VSS Unity comincerà a perdere quota velocemente e ai passeggeri sembrerà di fluttuare. Dopo una breve caduta, il VSS Unity sposterà i suoi alettoni in modo da stabilizzare il veicolo e rendere più lieve il rientro, che sarà comunque molto intenso. Infine, il VSS Unity atterrerà come un normale aeroplano. Il volo dovrebbe durare in tutto un paio d’ore.

Il VSS Unity (Virgin Galactic via AP, File)

Per Richard Branson, miliardario settantenne fondatore di diverse compagnie a marchio Virgin, il volo del VSS Unity è un risultato atteso da più di 15 anni. Fondò la Virgin Galactic nel 2004, e promise che i primi viaggi per turisti spaziali sarebbero cominciati nel giro di due o tre anni. In realtà Virgin Galactic ebbe enormi – e in alcuni casi catastroficiproblemi e rallentamenti, e sono stati necessari 17 anni per arrivare al primo volo con equipaggio completo.

Branson sarà accompagnato da tre esperti dipendenti di Virgin Galactic: Beth Moses (il capo degli addestratori degli astronauti), Colin Bennett (l’ingegnere capo) e Sirisha Bandla, un’ingegnera spaziale che è a capo dell’ufficio dei rapporti con i governi e che sarà la seconda donna di origine indiana ad andare nello spazio.

Un altro elemento notevole del volo di Virgin Galactic è che anticipa di appena qualche giorno quello di Blue Origin. Quando si parla di Spazio, Branson e Jeff Bezos hanno una certa rivalità, e Blue Origin non ha preso molto bene il fatto che il volo di Virgin Galactic rischi di mettere in ombra il proprio.

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Da diversi giorni l’account Twitter di Blue Origin pubblica allusioni critiche contro Virgin Galactic, concentrate soprattutto sul fatto che, mentre il VSS Unity arriverà poco sopra gli 80 chilometri di altitudine, la New Shepard, cioè la navicella di Blue Origin, supererà i 100 chilometri.

Qui si apre un dibattito di convenzioni, perché mentre l’agenzia federale per l’aviazione degli Stati Uniti (Federal Aviation Administration) considera che lo Spazio cominci oltre gli 80 chilometri di altitudine (cioè 50 miglia, oltre la linea immaginaria chiamata linea Armstrong), molte agenzie spaziali ritengono che lo Spazio cominci dopo i 100 chilometri, la cosiddetta linea Kármán. Secondo Blue Origin, dunque, il VSS Unity non andrà davvero nello Spazio.

La New Shepard è composta da un razzo (molto più simile all’immagine convenzionale di un razzo spaziale rispetto al VSS Unity) sormontato da una capsula che conterrà i passeggeri: dopo il decollo, nel giro di circa quattro minuti il razzo supererà i 100 chilometri di altitudine, consentendo ai passeggeri di sperimentare l’assenza di peso. A quel punto si staccherà dalla capsula e atterrerà autonomamente, mentre la capsula raggiungerà terra con alcuni paracadute. In tutto, il viaggio dovrebbe durare 10 minuti, di cui 3 minuti in condizioni di assenza di peso. Bezos andrà nello Spazio con il fratello Mark, la pioniera dell’aviazione 82enne Wally Funk e una persona che ha pagato 28 milioni di dollari per farlo.

Alla fine, nonostante i dissidi dei giorni precedenti, sabato Blue Origin ha comunque fatto gli auguri all’azienda rivale.