Oggi, 22 maggio, compie 90 anni l’Azienda Trasporti Milanesi (ATM), l’azienda municipale che gestisce il trasporto pubblico del capoluogo lombardo e di un’altra cinquantina di comuni limitrofi, servendo più di due milioni e mezzo di abitanti. L’ATM fu fondata il 22 maggio del 1931 col nome Azienda Tranviaria Municipale e negli anni si è sviluppata fino a gestire progetti anche al di fuori del territorio italiano. Per festeggiare i suoi 90 anni, ATM ha realizzato un sobrio biglietto celebrativo, che si può comprare fino al 30 maggio, e ha condiviso la galleria fotografica “90 anni in 9 municipi” con foto di ieri e di oggi per ripercorrere parte della sua lunga storia.
La prima linea tranviaria del capoluogo lombardo fu la Milano-Monza, che aveva il capolinea in zona Porta Venezia, nei pressi di Corso Buenos Aires, ed era stata inaugurata nel 1876; l’anno dopo invece arrivò la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace. In entrambi i casi si trattava di veicoli trainati da cavalli, che furono utilizzati anche sulle prime tranvie urbane, all’interno della città. Negli stessi anni si iniziò a sperimentare le tranvie a vapore, ma le cose cambiarono soprattutto a partire dal 1892, quando la società Edison presentò un progetto di elettrificazione della linea urbana, che venne prima sperimentata da Piazza Duomo a Corso Sempione e poi estesa a tutta la rete nel 1901.
A poco a poco nacquero sempre più linee tranviarie e nel periodo della Prima guerra mondiale la rete iniziò a essere gestita dal Comune di Milano. Nel 1931 venne quindi costituita l’Azienda Tranviaria Municipale, che per i decenni successivi si occupò di sviluppare il servizio di trasporto pubblico sia su rotaia che su strada, accorciando le distanze tra un punto e l’altro della città.
Anche se negli anni più recenti molti tratti percorsi dai tram storici milanesi sono stati interrotti per far spazio a strade o aree pedonali, per esempio in Ripa di Porta Ticinese, a Milano circolano ancora circa 150 tram serie 1500 (o modello 1928), che furono costruiti proprio alla fine degli anni Venti e sono diventati uno dei simboli più riconoscibili della città, in Italia come all’estero.
Sin dai primi anni, anche per la loro estetica, i tram di ATM hanno ospitato varie inserzioni pubblicitarie, una tradizione proseguita ancora oggi. Per decenni però le inserzioni si sono limitate a cartelloni posti a fianco o sul tetto del tram; la pittura dell’intera facciata era riservata ai mezzi speciali, per caratterizzarli meglio.
Ai primi del Novecento i tram pitturati di nero venivano usati come carri funebri per trasportare le bare al Cimitero Maggiore, mentre quelli dipinti interamente di grigio servivano per pulire le strade (ed erano paragonati a delle foche).
ATM continuò a crescere in particolare dopo la fine della Seconda guerra mondiale, nel periodo del boom economico. Nel 1964 venne inaugurata la Linea 1 della metropolitana milanese, la “rossa”, che allora aveva come capolinea le fermate di piazzale Lotto, a ovest del centro di Milano, e quella di Sesto Marelli, al confine con Sesto San Giovanni, a nord della città.
Nello stesso anno gli architetti Franco Albini e Franca Helg vennero premiati con il prestigioso premio Compasso d’Oro proprio per l’allestimento della Linea 1 della metropolitana milanese, caratterizzato in particolare dal “Filo d’Arianna”, ovvero il tipico corrimano della metropolitana che è stato ripreso in una delle immagini della campagna celebrativa in occasione dei 90 anni di ATM.
Nel 1965 l’ATM cambiò nome e diventò “Azienda Trasporti Municipali”, e quattro anni dopo inaugurò la Linea 2 della metropolitana, cioè la “verde”, seguita nel 1990 dalla Linea 3, la “gialla”, aperta in concomitanza con i mondiali di calcio di “Italia 90”.
Negli ultimi vent’anni l’azienda si è ulteriormente allargata, sia rinnovando la flotta dei mezzi – nel 2000 è stato introdotto il primo modello di Eurotram a Milano e due anni più tardi il modello Sirio – sia attraverso le 14 società collegate al Gruppo ATM, che dal 2006 si occupano di vari altri servizi collegati alla mobilità, come la gestione dei parcheggi, i servizi a chiamata, il “car sharing” e il “bike sharing”.
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Nel febbraio del 2013 ATM ha inaugurato il primo tratto della Linea 5 della metropolitana, la “lilla”, che è la prima linea metropolitana milanese senza conducente e oggi collega il quartiere di San Siro – dove si trova lo stadio Giuseppe Meazza – alla fermata Bignami, nel nord della città, vicino all’Università Bicocca.
Quanto ai lavori per la fatidica metropolitana M4, iniziati ormai nove anni fa, a marzo l’assessore ai Trasporti Marco Granelli ha spiegato che finora è stato completato circa l’80 per cento dell’opera: il tratto tra l’aeroporto di Linate e la fermata di Milano Forlanini, a est della città, è praticamente finito e il Comune ha promesso di aprirlo non appena aumenterà il flusso di passeggeri a Linate; le altre tratte dovrebbero essere gradualmente aperte a partire dall’estate del 2022. Per chi si chiedesse perché la linea 5 sia venuta prima della 4, la risposta è che al momento della presentazione dei progetti entrambe le linee erano già state numerate, e per questioni legate alla gestione degli appalti e ritardi è partita prima la realizzazione della linea 5 rispetto a quella della linea 4.
Nel 2017, in linea con le strategie dell’amministrazione comunale per ridurre le emissioni inquinanti dei trasporti e provare a raggiungere gli obiettivi stabiliti dall’Unione Europea per contrastare gli effetti del cambiamento climatico, ATM ha avviato il “Piano Full Electric”: si è impegnata cioè, a partire dal 2020, ad acquistare per la flotta dei mezzi di superficie solo veicoli elettrici e a dismettere progressivamente tutti i mezzi alimentati a gasolio. Proprio nei giorni scorsi ha iniziato ad installare alcune colonne di ricarica per i propri mezzi elettrici in vari punti della città.
Tra le altre cose, tramite la società controllata Metro Service, dal 2008 ATM ha iniziato a gestire anche la metropolitana di Copenaghen, in Danimarca, che è una delle più avanzate del mondo e ha ottenuto i premi “World’s best Metro 2008” e “World’s best driverless Metro” – cioè quello dedicato alle metro senza conducente – nel 2009 e nel 2010.
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