È arrivato, anche quest’anno

Le abituali foto del Natale da tutto il mondo, che stavolta sono tutto meno che abituali

Una pallina su un albero di Natale nel reparto di terapia intensiva dedicato ai pazienti con il COVID-19 di un ospedale di Sofia, in Bulgaria, il 24 dicembre 2020 (Hristo Rusev/Getty Images)
Una pallina su un albero di Natale nel reparto di terapia intensiva dedicato ai pazienti con il COVID-19 di un ospedale di Sofia, in Bulgaria, il 24 dicembre 2020 (Hristo Rusev/Getty Images)

Natale è arrivato anche in questo anno particolare e come ogni anno è arrivata puntuale la nostra raccolta con le foto che lo raccontano, per la prima volta con mascherine e messe in streaming. Ma Natale è sempre Natale, in tutto il mondo: gli australiani sono tornati in spiaggia indossando cappelli rossi e bianchi, i giapponesi hanno mangiato il pollo di Kentucky Fried Chicken, e in alcuni paesi dove i cristiani sono una minoranza la polizia ha pattugliato le chiese durante le funzioni religiose. A Bruxelles, Michel Barnier, capo dei negoziatori europei per Brexit, ha continuato a lavorare anche se è stato finalmente trovato un accordo, mentre tanti camionisti sono ancora bloccati su un’autostrada inglese in attesa di attraversare il tunnel della Manica, a causa della decisione della Francia di interrompere la maggior parte dei collegamenti col Regno Unito, per la variante del coronavirus diffusa soprattutto in Inghilterra.

Qui al Post siamo arrivati al nostro undicesimo Natale, e questi sono i nostri auguri, assai diversi dall’anno scorso eppure per certi versi sempre uguali.

Questo Natale del Post e del mondo

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