Il Tar della Puglia ha sospeso l’ordinanza che interrompeva le attività in presenza per le scuole primarie e secondarie della regione

Il presidente della Puglia Michele Emiliano a Bari, il 12 ottobre 2020 (ANSA/RENATO INGENITO)
Il presidente della Puglia Michele Emiliano a Bari, il 12 ottobre 2020 (ANSA/RENATO INGENITO)

Il Tar, il tribunale amministrativo regionale, della Puglia ha sospeso l’ordinanza firmata dal presidente Michele Emiliano lo scorso 29 ottobre che prevedeva l’interruzione delle attività in presenza per tutte le scuole ad esclusione di quelle dell’infanzia. Il Tar pugliese ha accolto un ricorso presentato dal Codacons di Lecce e da un gruppo di genitori.

La decisione del Tar era prevista dato che l’ultimo DPCM non consente più, come invece faceva il precedente, la possibilità per le regioni di decidere misure più restrittive rispetto a quelle previste per l’intero territorio nazionale. Inoltre l’ordinanza del ministero della Salute firmata mercoledì dal ministro Speranza classifica la Puglia come “area gialla”, imponendo la didattica a distanza solo alle scuole superiori.

Sempre oggi il Tar di Lecce, rispondendo a un altro ricorso, ha dato invece parere opposto ritenendo “prevalente” il diritto alla salute su quello allo studio.

La decisione di Emiliano era stata duramente criticata dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Anche dopo l’approvazione dell’ultimo DPCM, Emiliano aveva ribadito che la sua ordinanza avrebbe continuato a essere in vigore fino alla scadenza del 24 novembre, anche se aveva aperto alla possibilità che l’Ufficio scolastico regionale potesse decidere di aumentare la quota di didattica in presenza.

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