Cosa sta succedendo nel Movimento 5 Stelle

Davide Casaleggio ha accusato i dirigenti di «partitismo», ma segnali di rottura interni se ne vedono da tempo

(Roberto Monaldo/LaPresse)
(Roberto Monaldo/LaPresse)

Nella tarda mattinata di domenica sul Blog delle Stelle, l’organo ufficiale del Movimento 5 Stelle, è stato pubblicato un post scritto da Davide Casaleggio, che tramite la Casaleggio Associati controlla la piattaforma online del M5S, Rousseau. Nel post, che si intitola “Noi Siamo Movimento”, Casaleggio sostanzialmente accusa la dirigenza di aver snaturato il M5S e se la prende con una tendenza che chiama «partitismo», riferendosi ai metodi e alle organizzazioni dei partiti di una volta, quelli che a suo dire prendono «i finanziamenti pubblici», non credono che ci sia un limite ai mandati parlamentari e creano «strutture stipendiate per ex eletti».

Per combattere questa tendenza, scrive sempre Casaleggio, la piattaforma Rousseau verrà messa a disposizione anche di altri movimenti e associazioni, con un modello che ha definito “open source“. La decisione di aprirsi ad altre organizzazioni è dovuta anche alla difficile situazione finanziaria dell’Associazione Rousseau, la quale venerdì aveva annunciato il taglio di alcune funzionalità della piattaforma e l’annullamento di alcuni eventi, come le cosiddette “Olimpiadi delle Idee” proprio per motivi economici, causati, secondo Casaleggio, dal mancato versamento del contributo previsto di 300 euro al mese, da parte di alcuni parlamentari del M5S.

Quella del post di Casaleggio, è l’ultima notizia di una lunga serie riguardante segnali di rottura all’interno del Movimento: si è arrivati a parlare perfino dell’ipotesi di una scissione.

Questa settimana, per esempio, Alessandro Di Battista ha dato un’intervista molto critica a Piazza Pulita, durante la quale ha detto che l’alleanza «strutturale» con il Partito Democratico è «per noi la morte nera» e che con una legge elettorale proporzionale il M5S rischia di diventare come l’UDEUR, il partito fondato da Clemente Mastella, a suo dire «buono più per la gestione di poltrone e di carriere». Nell’intervista, sostanzialmente, Di Battista aveva anticipato alcuni temi contenuti nel post di oggi di Casaleggio.

– Leggi anche: E quindi ci risiamo con la legge elettorale

È ormai da tempo che si parla di tensioni all’interno del M5S. Già un mese fa si era parlato di una riunione in cui sarebbe stato messo in discussione il ruolo di Davide Casaleggio, a cui peraltro non avrebbe partecipato Di Battista. Durante la riunione sarebbe emerso uno dei temi fondamentali per il futuro del Movimento, cioè il passaggio di leadership: oggi il partito è formalmente guidato dal reggente Vito Crimi, a seguito delle dimissioni di Luigi Di Maio lo scorso gennaio. In primavera si sarebbero dovuti tenere i cosiddetti “stati generali” per eleggere il nuovo capo politico e riorganizzare il partito, ma poi sono stati rinviati e non è ancora chiaro quando e in che modo si terranno.