• Mondo
  • Martedì 15 settembre 2020

Tutti vogliono sposarsi a Gibilterra

Perché non ci sono grosse restrizioni per il coronavirus, c'è un aeroporto ben collegato e la burocrazia non è un problema

(AP Photo/ Javier Fergo / LaPresse)
(AP Photo/ Javier Fergo / LaPresse)

La pandemia da coronavirus ha avuto conseguenze su moltissimi settori, compreso quello dei matrimoni. Da qualche mese alcuni posti dove non ci sono particolari limitazioni per sposarsi hanno iniziato ad attirare sempre più coppie provenienti da diverse parti del mondo. Uno di questi posti è Gibilterra, territorio d’Oltremare britannico che si trova nella punta sud-ovest della Spagna, a una ventina di chilometri dal Marocco. Negli ultimi mesi a Gibilterra ci sono state pochissime cancellazioni di matrimoni, ma non solo: sono anche arrivate numerose richieste da parte di coppie straniere che hanno deciso di sposarsi lì.

A causa delle restrizioni per contenere i contagi da coronavirus, in molti paesi è stato impossibile celebrare matrimoni, e quelli che sono stati rimandati a date future hanno aumentato l’attesa delle altre coppie che nel frattempo avevano deciso di sposarsi. Così, hanno raccontato tra gli altri il New York Times e diversi media locali, sempre più coppie provenienti in particolare da Irlanda e Regno Unito, ma anche dagli Stati Uniti, hanno scelto di sposarsi a Gibilterra.

– Leggi anche: In Inghilterra ci si riunisce al massimo in 6

Gibilterra non è una tipica meta turistica europea. È diventata parecchio richiesta per i matrimoni sia per la comodità del suo aeroporto, ben collegato a diversi paesi europei, sia perché sposarsi a Gibilterra costa poco ed è piuttosto facile.

Uno dei motivi per cui Gibilterra attira coppie da diversi paesi, infatti, è la quasi totale assenza di burocrazia. Non è necessario essere residenti, e oltre a esibire passaporto e certificato di nascita è sufficiente dimostrare di aver passato almeno una notte a Gibilterra, per esempio quella prima o quella dopo il matrimonio. In più, il certificato di matrimonio viene trasmesso per posta anche dopo l’eventuale ritorno nel paese di origine ed è valido anche negli altri stati.

Una coppia irlandese intervistata dal New York Times ha raccontato che in Irlanda c’è un limite massimo di cinquanta persone per eventi e cerimonie. La coppia ha scelto di sposarsi a Gibilterra «per non deludere né lasciare fuori nessuno dalla lista degli invitati». Alcuni hanno preferito sposarsi a Gibilterra perché temono che nei loro paesi arrivi una seconda ondata di contagi da coronavirus e altri ne hanno approfittato per organizzare una vacanza in Spagna, nonostante le restrizioni che sono previste al ritorno dal paese, come nel caso dei cittadini britannici. Altri ancora, poi, scelgono di sposarsi a Gibilterra perché fu qui che il 20 marzo del 1969 si sposarono John Lennon e Yoko Ono.

Anche a Gibilterra nei mesi passati sono state messe in atto restrizioni per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus. Durante le varie fasi del programma “Unlock the Rock” (“rock” è il nome con cui è conosciuto lo sperone roccioso che caratterizza Gibilterra), a poco a poco le misure di sicurezza sono però state allentate. Presso l’ufficio di registrazione è consentito l’accesso di massimo venti persone e viene richiesto l’uso della mascherina anche durante la cerimonia; a ogni modo, una delle ragioni per cui Gibilterra è ritenuta una meta sicura è che da marzo sono stati accertati soltanto 327 contagi e non è stato registrato alcun decesso per cause legate al coronavirus.

– Leggi anche: Le ultime elezioni a Gibilterra, e Brexit

Secondo quanto ha riportato il New York Times, sia le compagnie aeree che volano su Gibilterra, sia i ristoranti e le aziende di servizi che operano nel settore dei matrimoni hanno registrato un aumento delle richieste anche del 20 per cento. In particolare, le richieste sono aumentate a mano a mano che le restrizioni venivano allentate; malgrado la cerimonia del matrimonio civile duri solo circa 15 minuti, l’ufficio di registrazione ha segnalato di non avere posto fino a novembre.

Da qualche anno anche l’isola di Cipro, che è già una delle principali mete turistiche del Mediterraneo orientale, ha guadagnato popolarità come meta per matrimoni. Cipro però attira principalmente coppie israeliane e libanesi che desiderano sposarsi con matrimonio civile, perché sia in Libano sia in Israele i matrimoni possono essere celebrati soltanto dalle autorità religiose. Ogni anno nella Repubblica di Cipro vengono celebrati circa 7mila matrimoni, che secondo i dati dell’Organizzazione per il turismo di Cipro portano all’economia dell’isola circa 1 milione di euro.