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  • Giovedì 2 luglio 2020

In Botswana sono morti centinaia di elefanti e non è chiaro perché

Negli ultimi due mesi ne sono morti più di 350: si ipotizza che siano stati avvelenati o che soffrissero di una qualche malattia

Un branco di elefanti beve da un fiume presso la riserva di caccia di Mashatu il 27 luglio 2010 a Mapungubwe, in Botswana (Cameron Spencer/Getty Images)
Un branco di elefanti beve da un fiume presso la riserva di caccia di Mashatu il 27 luglio 2010 a Mapungubwe, in Botswana (Cameron Spencer/Getty Images)

Nel nord del Botswana, stato dell’Africa meridionale che confina con Namibia, Zimbabwe e Sudafrica, negli ultimi due mesi più di 350 elefanti sono morti per cause ancora da chiarire. Già all’inizio di maggio era stato ritrovato un branco di elefanti morti nel delta del fiume Okavango e alla fine del mese erano stati conteggiati 169 decessi. Secondo fonti locali, riportate dal Guardian, ma che vogliono restare anonime, a metà giugno il numero degli elefanti morti era più che raddoppiato, con una concentrazione di circa il 70 per cento attorno ad alcune pozze d’acqua.

Nel delta del fiume Okavango vivono circa 1.500 elefanti, il 10 per cento degli esemplari dello Zimbabwe, che ospita un terzo di tutti gli elefanti africani. Niall McCann, direttore della ONG “National Park Rescue” del Regno Unito ha detto al Guardian: «Un massacro del genere non si vedeva da tempo, forse non si era mai visto. A parte nei periodi di siccità, non c’è mai stato un numero di morti così elevato».

Secondo gli ambientalisti, il bilancio degli elefanti morti potrebbe essere anche superiore ai 350 riferiti, perché le carcasse potrebbero trovarsi in zone del paese difficili da raggiungere. Sono stati inoltre osservati altri elefanti deboli e denutriti che potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni al bilancio totale dei morti.

Cyril Taolo, direttore del dipartimento che si occupa dei parchi nazionali in Botswana, ha detto al Guardian che si stanno ancora aspettando gli esiti dei test fatti sugli animali, per capire la causa della morte. Le restrizioni provocate dall’epidemia di COVID-19 hanno complicato e rallentato il trasferimento dei campioni testati nei laboratori, ma i risultati dovrebbero arrivare nel giro di un paio di settimane.

Al momento si sospetta che i decessi siano avvenuti o per avvelenamento o per una malattia ancora da chiarire. Testimoni locali hanno riferito di aver visto gli elefanti muoversi in tondo prima di morire, segnale che farebbe sospettare che soffrissero di una patologia con possibili conseguenze neurologiche. La causa più accreditata sembra essere quella dell’avvelenamento da cianuro, spesso utilizzato nella zona dai bracconieri, ma a smentire questa teoria ci sarebbe il fatto che dalle immagini che sono state diffuse si può vedere che agli elefanti non sono state rimosse le zanne.