Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia

Sono stati confermati 338 nuovi casi e 44 decessi: la situazione peggiore è sempre in Lombardia

Cecilia Fabiano/ LaPresse
Cecilia Fabiano/ LaPresse

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 338 casi di contagio da coronavirus e 44 morti, secondo i dati diffusi domenica dalla Protezione Civile (è la prima volta dal 7 marzo che vengono registrati meno di 50 morti in un giorno). Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 209, 11 in meno rispetto a ieri. Le persone testate con tampone a oggi sono 2.846.621, 29.545 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 1.505, per un totale di 176.370. Oggi otto regioni non hanno registrato contagi – Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria e Valle d’Aosta – e altre otto regioni ne hanno registrati meno di dieci ciascuna. La settimana che finisce oggi è la prima, dopo il picco di marzo, in cui vengono registrati più contagi della settimana precedente, anche se di poco (1991 contro 1979).

In Lombardia sono stati registrati 244 nuovi casi di contagio. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia e ammonta complessivamente a 91.658 casi di contagio e 16.449 morti. Le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati sono Piemonte (+30), Emilia Romagna (+17), Lazio (+14).

Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).

Scuole
Il ministero dell’Istruzione ha proposto alle Regioni il 14 settembre come data per cominciare il nuovo anno scolastico. «Il Decreto Scuola» spiega un comunicato del ministero «stabilisce che dal primo settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti. Per quanto riguarda invece l’inizio ufficiale delle lezioni […] la decisione dovrà essere presa insieme alle Regioni, a cui sarà proposta la data di lunedì 14 settembre, con l’obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile».

La situazione a Roma
Sabato si era parlato del palazzo del quartiere della Garbatella isolato dopo che erano stati confermati molti casi di coronavirus tra gli abitanti. Oggi la regione Lazio ha confermato altri 4 casi di contagio tra gli abitanti del palazzo, e 4 nuovi casi relativi al focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana.

Rider
Durante i mesi di lockdown, il servizio di consegna di cibo a domicilio effettuato dai fattorini in bicicletta (i cosiddetti rider) è stato usato da tantissime persone e da tantissimi ristoranti, che non potevano raggiungere diversamente i loro clienti. A Milano, moltissimi rider arrivano ogni pomeriggio in treno dalle città limitrofe, dove ritornano a fine giornata. Dal 3 giugno, tuttavia, la società che gestisce il servizio ferroviario regionale in Lombardia ha limitato il trasporto delle biciclette sui treni, lamentando il numero eccessivo di rider che usufruivano del servizio. Questo ha provocato grossi problemi a centinaia di persone, che spesso non sanno come tornare a casa dopo la giornata di lavoro a Milano.

Domenica è circolato molto il video di un rider arrestato in una stazione di Milano, sembra dopo aver partecipato a una protesta per ottenere il permesso di salire a bordo di un treno che sabato sera avrebbe portato lui e altri colleghi a casa.

Il video del rider arrestato sabato a Milano

Area C
Da domani, lunedì 15 giugno, a Milano sarà riattivata l’Area C, la zona a traffico limitato che era stata sospesa a marzo quando erano state imposte le restrizioni per far fronte all’epidemia da coronavirus.
Da domani, quindi, si tornerà a dover pagare un ticket per accedere in auto all’interno della cerchia dei Bastioni (cioè al centro città), tra le 7.30 e le 19.30 dei giorni feriali (il giovedì si paga solo fino alle 18).