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  • Lunedì 11 maggio 2020

Intanto, nel mondo

Nel Regno Unito è stato annunciato l'allentamento di alcune restrizioni e in Francia riaprono le scuole primarie e alcuni negozi, mentre in Germania il numero di riproduzione di base è salito a 1,1

Controlli della polizia sulla spiaggia di Brighton, nel Regno Unito (Luke Dray/Getty Images)
Controlli della polizia sulla spiaggia di Brighton, nel Regno Unito (Luke Dray/Getty Images)

Secondo i dati diffusi dalla Johns Hopkins University le persone contagiate nel mondo dal coronavirus avrebbero superato i 4 milioni (4.103.241) mentre i morti sarebbero 282.728. L’Italia con i suoi 219.070 casi è il quinto paese al mondo per numero di persone risultate positive, dopo Stati Uniti (oltre 1 milione e 300mila), Spagna (224mila), Regno Unito (224mila) e Russia, che con 11.656 nuove infezioni nelle ultime 24 ore avrebbe raggiunto 221.344 casi, superando quindi l’Italia per numero di contagi.

Regno Unito
Ieri sera il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato le nuove misure per le gestione dell’emergenza con un messaggio alla nazione. La sintesi di questa nuova fase può essere considerata il passaggio dalle parole d’ordine «state a casa» (stay at home) a quelle «state attenti» (stay alert). Al di là delle singole scelte di allentamento dell’isolamento sociale, il discorso di Johnson è stato giudicato da una parte della stampa, dai suoi oppositori, ma soprattutto dei leader di Scozia, Irlanda del Nord e Galles, come vago e confuso.

Johnson ha premesso che, anche se il bilancio dei morti è stato tragico e la sofferenza immensa, e «sebbene ci rattristiamo per tutti coloro che abbiamo perso, è un dato di fatto che adottando le misure di isolamento abbiamo evitato a questo paese di essere inghiottito da quella che avrebbe potuto essere una catastrofe in cui lo scenario ragionevole peggiore era mezzo milione di vittime».

Poi il primo ministro britannico ha spiegato che «nel rispetto del distanziamento» e con controlli e multe più pesanti «per i pochi che violano le regole», da mercoledì nel Regno Unito non ci saranno più limitazioni all’esercizio fisico individuale all’aperto, si potrà prendere il sole nei parchi, spostarsi in macchina verso le altre città, fare sport, anche di gruppo, ma solo con i familiari.

Le scuole e alcuni negozi potranno aprire presumibilmente soltanto dal 1° giugno. Il governo inoltre, ha spiegato Johnson, incoraggia le persone a tornare al lavoro se non possono farlo da casa, cercando però di evitare il trasporto pubblico, utilizzando se possibile la bicicletta o spostandosi a piedi. Bar e ristoranti con spazio all’aperto potrebbero riaprire dal 1° luglio.

Francia
Intanto in Francia oggi, 11 maggio, le scuole primarie hanno riaperto, anche se con un numero limitato di alunni e a discrezione dei genitori. Hanno riaperto anche i negozi di abbigliamento, le librerie, i parrucchieri e i fioristi, mentre resteranno ancora chiusi ristoranti, cinema e bar. Ieri in Francia ci sono stati 70 morti, il bilancio più basso dall’inizio delle misure restrittive il 17 marzo scorso. Secondo il ministero della Salute, il bilancio totale dei decessi è di 26.380.

Germania
In Germania ieri R0, il “numero di riproduzione di base, è salito a 1,1 (cioè una situazione in cui ogni persona può contagiarne in media più di un’altra). Come abbiamo spiegato alla fine di aprile, quando c’era stato un simile innalzamento del valore, ciò non può essere strettamente collegato all’allentamento delle misure di isolamento decise dal governo tedesco. L’aumento del valore, secondo quanto spiega il Robert Koch Institute (RKI), risente di «fluttuazioni statistiche» amplificate «dal numero complessivo inferiore di casi» testati. Ciò non permette quindi di valutare se ci sia una reale crescita del valore. Per l’RKI «l’aumento del numero di riproduzione R rende necessario osservare da vicino lo sviluppo nei prossimi giorni».

Spagna
In alcune regioni della Spagna saranno ammessi raduni fino a dieci persone e gli spazi all’aperto nei ristoranti potranno riaprire nel rispetto del distanziamento fisico. L’allentamento delle restrizioni riguarderà per ora solo il 51% della popolazione. Per poter attuare ulteriori allentamenti le regioni dovranno raggiungere tre diversi obiettivi: una bassa trasmissione del contagio, una situazione negli ospedali sotto controllo e la cosiddetta «capacità di risposta» (cioè, per esempio, la disponibilità di test o il numero di letti in terapia intensiva in relazione agli abitanti).

Stati Uniti
Negli Stati Uniti, il paese che ha più casi registrati di contagio al mondo, nelle ultime 24 ore sono morte 776 persone positive al coronavirus, l’incremento più basso da marzo. Il totale dei morti è salito a 79.522. I nuovi casi di positività nell’ultimo giorno sono 9.429. In un’intervista a Fox News, a proposito del tasso di disoccupazione che ad aprile è arrivato al 14,7%, il segretario del tesoro Usa, Steven Mnuchin, ha detto che potrebbe raggiungere il 25% e che non eliminare le restrizioni «potrebbe causare un danno permanente all’economia».

Il resto del mondo
Le attività commerciali riaprono da oggi anche in Belgio, ma sempre nel rispetto del distanziamento fisico. Bar e ristoranti per ora resteranno chiusi. Nei Paesi Bassi, così come in Svizzera, gli studenti delle scuole primarie potranno tornare in classe. Con alcune restrizioni anche ristoranti, librerie e musei olandesi potranno tornare a lavorare. Riaprono da oggi in Danimarca i centri commerciali, così come gli hotel in Polonia, anche se i turisti stranieri dovranno ancora rispettare una quarantena di due settimane.