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  • Mercoledì 1 aprile 2020

Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia

Dall'inizio dell'epidemia le persone risultate positive sono 110.574, mentre i morti sono 13.155, 727 in più rispetto a ieri

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Secondo i dati diffusi mercoledì dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 110.574: 4.782 in più rispetto a ieri, quando erano aumentati di 4.053. Le morti registrate oggi sono state 727 (ieri erano state 837), portando il totale a 13.155. I nuovi guariti registrati sono 1.118 per un totale di 16.847. Le persone attualmente positive sono 80.572 (ieri erano 77.635) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 4.035, 12 più di ieri che erano 4.023.

La situazione peggiore è sempre in Lombardia, dove oggi ci sono stati 1.565 nuovi nuovi casi di contagio per un totale di 44.773 (ieri erano 43.208) e sono morte 394 persone per un totale di 7.593. Oggi i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.342, due in meno di ieri. In questi giorni si sta molto discutendo di come in Lombardia vengono eseguiti i tamponi per rilevare casi di coronavirus: nonostante quanto dica il presidente della regione Attilio Fontana, molti medici, malati e amministratori locali sostengono che non si stiano facendo tutti i test necessari e che i casi siano molti più di quelli ufficiali.

Nel pomeriggio di oggi i sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese, hanno scritto una lettera aperta al presidente della Lombardia, Attilio Fontana, chiedendogli alcuni chiarimenti sul modo in cui la regione sta gestendo la pandemia: gli hanno chiesto, tra le altre cose, della situazione delle case di riposo della regione, dove gli ospiti si ammalano e muoiono molto più del normale; perché la Lombardia non segue le direttive delle autorità sanitarie che prescrivono di sottoporre a tampone i sintomatici e, qualora questi siano positivi, i loro familiari e i contatti recenti; e perché non è stato ancora autorizzato l’avvio della sperimentazione dei test sierologici, come in altre regioni.

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Come leggere i dati

Leggendo questi dati bisogna tenere presente la differenza tra il numero delle persone attualmente positive e il numero complessivo dei contagiati, che vengono entrambi comunicati quotidianamente dalla Protezione Civile e possono generare qualche confusione. Per farla molto breve, il primo numero, quello più basso, si riferisce solo alle persone che sono in quel dato giorno “positive al coronavirus”, e quindi non comprende chi lo è stato ma non lo è più, cioè le persone guarite e le persone morte. Il secondo numero invece indica il totale delle tre categorie di persone, ovvero tutti coloro che sono stati contagiati finora (se vuoi approfondire, ne abbiamo scritto qui).

Bisogna inoltre ricordare che ci sono elementi per sostenere che questi dati siano un’approssimazione per difetto, sia sulle persone contagiate che su quelle morte. Le diverse scelte e politiche regionali su quanti test eseguire e a chi non permettono di avere un quadro chiaro di quante siano davvero le persone contagiate in Italia.

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Le altre notizie di oggi

Oggi il ministro della Sanità Roberto Speranza ha annunciato che le restrizioni decise nelle scorse settimane dal governo per fermare la diffusione del coronavirus saranno prolungate fino al 13 aprile. Lo ha detto durante un discorso al Senato, dopo che lo aveva già anticipato due giorni fa ai giornali. Le restrizioni sono contenute in varie misure approvate dal governo, l’ultima delle quali è il decreto legge del 25 marzo. Il Corriere della Sera scrive che il nuovo decreto contenente la proroga dei divieti potrebbe essere approvato già questa sera.

Sempre a proposito delle misure restrittive in vigore, nelle ultime ore si è parlato molto di una nuova circolare inviata dal ministero dell’Interno ai prefetti e destinata a chiarire alcuni aspetti dei divieti. Riguarda principalmente gli spostamenti, e chiarisce che è consentito a una persona accompagnare in una passeggiata i propri figli minori, oppure gli anziani e i disabili. Nella circolare però c’è anche un punto non chiarissimo in cui si dice che «l’attività motoria generalmente consentita», come fare una passeggiata con i propri figli, «non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging)». Questo punto della circolare, pur essendo non chiarissimo, vuole probabilmente intendere che il jogging rimane tra le attività permesse, ma con le limitazioni note.

Ha fatto molto discutere anche il guaio capitato al sito dell’INPS, su cui da oggi si può richiedere il bonus partite IVA previsto dal decreto “Cura-Italia”. Il sito è stato irraggiungibile a causa del grande traffico e tante persone hanno segnalato che, dopo aver fatto login con i propri username e password, riuscivano ad accedere alle domande effettuate da altri utenti con i relativi dati personali (anche informazioni molto sensibili, come le situazioni di invalidità). Il presidente dell’INPS Pasquale Tridico ha detto che il malfunzionamento è stato dovuto a «violenti attacchi hacker».

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