Perché ogni giorno ci sono due numeri diversi sull’aumento dei contagi

Se lo chiedono in molti, ed è utile capire la differenza

Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante una conferenza stampa della scorsa settimana
Il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli durante una conferenza stampa della scorsa settimana

Nel quotidiano riepilogo diffuso dalla Protezione Civile sui dati del contagio da coronavirus in Italia compaiono ogni giorno due numeri che sembrano definire la stessa cosa e che però sono diversi, confondendo un po’ le idee a molte persone. Per fare un esempio, domenica la Protezione Civile ha annunciato un aumento dei positivi al coronavirus di 3.957, pur essendo l’aumento complessivo dei contagiati uguale a 5.560.

Per farla molto breve, il primo numero si riferisce solo all’aumento delle persone che sono in quel dato giorno “positive al coronavirus”, e quindi non comprende chi lo è stato ma non lo è più, cioè le persone guarite e le persone morte. Il secondo numero invece indica il totale delle tre categorie di persone.

Rispetto a conoscere gli andamenti della diffusione del contagio, il secondo numero è più utile: dice quante persone in più risultano contagiate ogni giorno. Per fare un esempio estremo, se in un giorno ci fossero mille persone contagiate, e mille persone precedentemente contagiate morissero – oppure guarissero – il primo numero (l’aumento degli “attualmente positivi”) sarebbe uguale a zero: ma questo non sarebbe indicativo di un rallentamento della crescita del contagio. Il primo non è un numero significativo di molto, insomma.

Bisogna anche stare attenti a non confondersi sul modo con cui il primo numero è ottenuto: non significa che tra 5.560 persone positive contate in più domenica, 1.603 di quelle sono guarite o morte, e ne restano 3.957. Significa che risultano 5.560 persone positive in più, e che allo stesso tempo risultano 1.603 persone guarite o morte in più (sono insiemi diversi con solo limitate intersezioni): per avere un saldo complessivo del numero dei positivi in più, la Protezione Civile sottrae quindi il secondo gruppo dal primo. E comunica un numero che – ripetiamo – corrisponde a quante persone vive e positive in più ci sono rispetto al giorno prima: l’aumento della quantità di persone contagiate dal virus è l’altro numero, quello più grande.