Le notizie di sabato sul coronavirus in Italia

I casi confermati dall'inizio dell'epidemia sono 92.472, nelle ultime 24 ore sono morte 889 persone

(ANSA / PAOLO SALMOIRAGO)
(ANSA / PAOLO SALMOIRAGO)

Secondo i dati diffusi sabato dalla Protezione civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 92.472: 5.974 in più rispetto a ieri, quando erano aumentati di 5.959. Le morti registrate nelle ultime 24 ore sono state 889 (ieri erano state 969), portando il totale a 10.023. I nuovi guariti registrati sono 1.434, per un totale di 12.384. Le persone attualmente positive sono 70.065 (ieri erano 66.414), quelle ricoverate in terapia intensiva sono 3.856 (ieri erano 3.732).

Alla conferenza stampa di oggi era nuovamente presente il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, che negli ultimi due giorni era stato assente a causa di alcuni sintomi influenzali.

Leggendo questi dati bisogna tenere presente la differenza tra il numero delle persone attualmente positive e il numero complessivo dei contagiati, che vengono entrambi comunicati quotidianamente dalla Protezione Civile e possono generare qualche confusione. Per farla molto breve, il primo numero si riferisce solo all’aumento delle persone che sono in quel dato giorno “positive al coronavirus”, e quindi non comprende chi lo è stato ma non lo è più, cioè le persone guarite e le persone morte. Il secondo numero invece indica il totale delle tre categorie di persone (se vuoi approfondire, ne abbiamo scritto qui).

Bisogna inoltre ricordare che ci sono elementi per sostenere che questi dati siano un’approssimazione per difetto, sia sulle persone contagiate che su quelle morte. Le diverse scelte e politiche regionali su quanti test eseguire e a chi non permettono di avere un quadro chiaro di quante siano davvero le persone contagiate in Italia; la situazione difficile degli ospedali in Lombardia non permette di sapere davvero quanti siano i morti a causa del coronavirus.

Sempre in Lombardia, la regione con la situazione peggiore – dove il numero dei contagi confermati oggi è salito a 39.415 (erano 37.298 ieri) e sono morte altre 542 persone – si sta molto discutendo di come vengono eseguiti i tamponi per rilevare casi di coronavirus. Il presidente della regione, Attilio Fontana, sostiene che i tamponi vengano fatti come prescritto dalle regole dell’Istituto Superiore di Sanità, ma medici, malati e amministratori locali sostengono che la Lombardia non stia facendo tutti i test che dovrebbe. Significa che il numero dei casi reali è più alto di quello noto e che ci vorrà più tempo per portare sotto controllo l’epidemia.

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Intanto, si sta cominciando a discutere dell’estensione delle misure restrittive, al momento in vigore fino al 3 di aprile ovunque a parte la Lombardia, in cui sono già state prorogate fino al 15. Non sono ancora state prese decisioni ufficiali, ma tra le altre cose oggi anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha detto a SkyTG24 che «se andiamo a vedere i dati di ieri, mi viene da pensare che la data del 3 aprile sia troppo ravvicinata per dire che verrà riaperto tutto».

Sempre sabato, il ministero dei Trasporti ha diffuso nuove regole per chi rientra in Italia dall’estero. Tra le altre cose, è previsto per tutti un periodo di isolamento di 14 giorni e il dovere di comunicare prima dell’inizio del viaggio di rientro in Italia il luogo dove si passerà il periodo di isolamento e un contatto telefonico. Le compagnie aeree o navali che operano viaggi di collegamento con l’estero sono tenute a raccogliere da tutti i passeggeri diretti in Italia le informazioni sul luogo di isolamento e devono misurare la temperatura corporea a tutti i passeggeri, impedendo l’imbarco nel caso sia superiore a 37,5 gradi.