Rimangono solo le Olimpiadi, per ora
La fiamma olimpica è arrivata in Giappone, dove per ora non vogliono nemmeno parlare di annullarle: ma rimangono molte preoccupazioni
Giovedì in Grecia si è tenuta la tradizionale consegna della fiamma olimpica al paese organizzatore dei prossimi Giochi, il Giappone, rappresentato dalla ministra delle Olimpiadi Seiko Hashimoto. La cerimonia di consegna si è tenuta come al solito allo stadio Panathinaiko di Atene, ma in forma ristretta: più breve e con meno persone. Nella notte tra giovedì e venerdì la fiamma è infine arrivata in Giappone, dove nei prossimi 157 giorni dovrebbe completare il giro del paese trasportata da decine di tedofori diversi.
A causa della diffusione in tutto il mondo del coronavirus, tuttavia, i maggiori eventi sportivi previsti nei prossimi mesi sono stati annullati o rinviati. In generale il mondo dello sport sta navigando a vista e deve seguire le varie disposizioni dei governi. Le Olimpiadi dovrebbero iniziare il 24 luglio, una data abbastanza lontana che sta facendo sperare per il meglio organizzatori, atleti e appassionati. Per il presidente del CIO «l’annullamento non è in agenda». Ma le misure di contenimento del contagio sono in crescita in molti paesi del mondo e i dubbi sull’organizzazione delle Olimpiadi rimangono.
Nonostante sia stato il secondo paese più colpito nelle prime settimane di epidemia, soprattutto a causa della vicinanza con la Cina, il Giappone è riuscito a contenere il contagio fermandosi a meno di mille positivi. La situazione nel paese non è preoccupante, ma va salvaguardata. L’arrivo da tutto il mondo di circa 10 mila atleti, oltre a giornalisti, operatori e tifosi, peraltro in una delle capitali più affollate del mondo come Tokyo, rimane un grosso rischio.
Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha detto di recente che l’organizzazione non ha ancora menzionato le parole “annullamento” o “rinvio” durante i consigli direttivi svolti a Losanna. Bach ha detto che il CIO seguirà i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale, in previsione degli eventi, ha fatto riferimento soprattutto all’assenza di pubblico per tutta la durata della manifestazione come misura eventualmente più adatta per permetterne lo svolgimento.
In Giappone, invece, la ministra Seiko Hashimoto ha detto inizialmente che in casi di emergenza la manifestazione può essere spostata in qualsiasi periodo dell’anno, e che il CIO potrebbe essere favorevole a un semplice rinvio. Sempre secondo le stime degli organizzatori giapponesi, i Giochi senza spettatori potrebbero causare un danno da almeno 850 milioni di dollari.