I nuovi dati sul coronavirus in Italia
Il numero dei nuovi contagi rilevati è stato il più alto dall'inizio dell'epidemia – e sono 15.113 in tutto – mentre il numero delle persone morte ha superato mille
Le persone che in Italia sono risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) dall’inizio dell’epidemia sono in tutto 15.113: questo dato comprende sia le persone “guarite” (1.258, 213 in più di ieri) che quelle morte (1.016, 188 in più di ieri). Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile giovedì pomeriggio, le persone che invece risultano attualmente positive al coronavirus sono 12.839, 2.214 in più rispetto a mercoledì.
Le notizie principali di oggi, insomma, non sono ancora confortanti: il numero di nuovi contagi rilevati è stato il più alto dall’inizio dell’epidemia, mentre il numero delle persone morte ha superato mille. D’altra parte, come aveva detto anche ieri il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a causa del tempo di incubazione del virus servirà ancora qualche giorno prima di vedere gli effetti delle grosse restrizioni introdotte dal governo negli ultimi giorni.
La regione in cui sono stati registrati più casi è la Lombardia (8.725 da quando è iniziata l’epidemia, e 6.896 attualmente positivi), seguita dall’Emilia-Romagna (1.947 in tutto e 1.758 attualmente positivi) e dal Veneto (1.384 casi totali e 1.297 attualmente positivi).
Degli 8.725 casi registrati in Lombardia, 2.136 si trovano nella provincia di Bergamo, la più colpita dall’epidemia finora. Sempre nella provincia di Bergamo, inoltre, risultano anche cinquanta medici infettati, di cui uno morto nei giorni scorsi. A riferirlo è stato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per chiedere la sospensione dell’accesso libero dei pazienti agli ambulatori per contenere i contagi.
Sempre in Lombardia, la ong Medici Senza Frontiere ha detto di aver avviato un’attività di supporto negli ospedali di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo Lodigiano per aiutare il personale medico e infermieristico a gestire i pazienti. Oggi, inoltre, l’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha detto in un’intervista al programma televisivo Omnibus di La7 che la regione è al lavoro con la Protezione Civile per creare 500 nuovi posti di terapia intensiva nella zona di Fiera Milano. Gallera ha detto che il progetto potrebbe essere realizzato in 6 giorni, ma servono respiratori e personale, e si attende una risposta favorevole della Protezione civile.
I dati di oggi arrivano dopo che il governo ha emanato ancora un nuovo decreto per fermare la diffusione del coronavirus: il decreto prevede la chiusura di tutte le attività commerciali non essenziali in tutto il paese, e la nomina di un commissario speciale per la gestione della crisi. Il commissario è Domenico Arcuri, dirigente d’azienda e oggi amministratore delegato di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Il decreto sarà in vigore fino al 25 marzo e permetterà che rimangano aperte solo le attività essenziali, per esempio negozi di alimentari, farmacie, tabaccai ed edicole (ma non i mercati all’aperto). Qui trovate un elenco di tutte le attività che potranno continuare ad operare regolarmente e quelle che invece dovranno chiudere in questi giorni.
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Tra le altre notizie, tra ieri e oggi sono risultati positivi al coronavirus i primi due calciatori della Serie A dall’inizio dell’epidemia: Daniele Rugani della Juventus e Manolo Gabbiadini della Sampdoria. Sempre oggi l’aeroporto di Ciampino, a Roma, ha annunciato che chiuderà il suo unico terminal per i passeggeri dei voli di linea a partire da venerdì 14 marzo, mentre quello di Fiumicino chiuderà il Terminal 1: il motivo è la riduzione dei voli da e per l’Italia nelle ultime settimane.
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Intanto la BCE ha annunciato le sue prime misure per far fronte alle conseguenze della pandemia di coronavirus. Le misure sono state apprezzate da vari esperti ma in seguito all’annuncio lo spread tra titoli di stato italiani e tedeschi è salito in poche ore di oltre 40 punti, probabilmente a causa di una frase infelice pronunciata dalla presidente Christine Lagarde durante la conferenza stampa.
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