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  • Giovedì 9 gennaio 2020

Sembra che l’aereo caduto in Iran sia stato abbattuto

I governi di Regno Unito, Canada e Stati Uniti dicono che l'aereo è stato colpito da almeno un missile, partito per sbaglio dalle difese aeree iraniane: e c'è un video

L’aereo caduto in Iran nelle prime ore dell’8 gennaio – il volo 752 dell’Ukraine International Airlines – potrebbe essere stato abbattuto inavvertitamente da un missile iraniano. È la conclusione a cui sono arrivati i governi di Stati Uniti, Regno Unito e Canada. Tutte le 176 persone a bordo – tra cui 63 canadesi – sono morte nell’esplosione dell’aereo e nel successivo schianto. Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali, comunque, e l’Iran ha respinto questa tesi parlando di “voci illogiche”. Con ogni probabilità ci vorranno mesi di indagine per arrivare a una conclusione certa.

Il New York Times ha pubblicato un video che mostrerebbe il momento in cui il missile colpisce l’aereo. L’aereo non prende fuoco immediatamente, anche se si vede un’esplosione, ed è precipitato quando aveva già invertito la rotta per tornare in aeroporto.

Quello che sappiamo per certo, al momento, è che l’aereo era decollato intorno alle 6 e 12 minuti dell’8 gennaio dall’aeroporto di Tehran senza manifestare particolari problemi. Un’ispezione di sicurezza avvenuta pochi giorni prima non aveva rilevato anomalie. Dopo che l’aereo aveva iniziato a prendere quota, alle ore 6 e 14 le comunicazioni con la torre di controllo si sono improvvisamente interrotte. A quel punto l’aereo ha iniziato a precipitare da un’altezza di 2,4 chilometri senza inviare più ulteriori segnali o comunicazioni.

Due filmati confermati nelle ultime ore mostrano che al momento dell’incidente, quando aveva già interrotto i contatti con la torre di controllo, l’aereo era in fiamme. Diversi pezzi del velivolo sembra che si siano staccati durante la discesa. L’impatto con il suolo è avvenuto a circa 15 chilometri dall’aeroporto. La scatola nera dell’aereo è stata recuperata e sarà esaminata da tecnici iraniani. Il governo iraniano ha già fatto sapere che non intende rispettare la consuetudine internazionale che in casi simili prevede di inviare le scatole nere al produttore dell’aereo per essere analizzate, in questo caso la società americana Boeing.

Secondo il New York Times, i funzionari dell’intelligence statunitense pensano che il volo sia precipitato perché colpito da uno o due missili antiaerei SA-15, di fabbricazione russa, facenti parte delle difese aeree iraniane. I satelliti statunitensi hanno captato il lancio dei missili, scrive la stampa americana, mentre le agenzie di intelligence hanno poi intercettato alcune comunicazioni tra le autorità iraniane che confermerebbero che i missili lanciati avrebbero abbattuto l’aereo.

La rapidità con cui l’aereo ha perso i contatti con l’aeroporto e il fatto che fosse in fiamme mentre precipitava è stato descritto come un evento molto raro da diversi esperti di aviazione. Di solito, i malfunzionamenti a bordo di aerei impiegano un certo lasso di tempo a manifestare i loro effetti e questo dà il tempo ai piloti o alle strumentazioni di bordo di inviare vari tipi di comunicazioni o segnali di allarme. Nulla del genere si è verificato in questo caso, alimentando il sospetto che la causa dello schianto possa essere stata un’esplosione di qualche tipo.

Il volo 752 era decollato alcune ore dopo il lancio da parte delle forze militare iraniane di diversi missili contro alcune basi americane in Iraq, una rappresaglia per l’uccisione del generale Qassem Suleimani. Alcuni scrivono che è possibile che durante il decollo la difesa aerea iraniana fosse in particolare allerta e che abbia scambiato l’aereo ucraino per un velivolo nemico, temendo che gli Stati Uniti potessero rispondere attaccando l’aeroporto. La complicata situazione diplomatica dell’Iran, un paese sottoposto a sanzioni internazionali e con una rivalità aperta con gli Stati Uniti, renderanno con ogni probabilità lunghe e complicate le indagini e la collaborazione internazionale.

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Il governo iraniano ha negato immediatamente la possibilità che l’aereo possa essere stato abbattuto da un missile, affermando sin dalle prime ore di mercoledì che il disastro è stato causato da un malfunzionamento dei motori. Le fotografie dei rottami sembrano confermare che almeno uno dei due motori era in fiamme, ma non aiutano a capire cosa abbia causato l’incendio.

Se la tesi dell’incidente venisse invece confermata, sarebbe il più grave incidente dovuto a malfunzionamento per un Boeing 737-800, uno degli aerei più diffusi e utilizzati al mondo (dal 1998 ne sono stati prodotti più di 7 mila che hanno accumulato in tutto 250 milioni di ore di volo). Il Boeing 737-800 appartiene alla stessa famiglia del 737 Max, l’aereo di linea della società statunitense che nell’ultimo anno è stato coinvolto in due gravi incidenti in Indonesia ed Etiopia per problemi legati soprattutto al software, e la cui produzione è stata sospesa. Il 737-800 però utilizza un software diverso.