Gli anni Sessanta a Milano

I Beatles, la metropolitana, la Torre Velasca e i parcheggi verticali in via Torino, in alcune foto da una mostra che racconta la città fino alla strage di piazza Fontana

Ghisa in attesa del metrò © Archivio Carlo Orsi

Fino al 9 febbraio 2020 a Palazzo Morando a Milano saranno in mostra fotografie, manifesti, riviste e oggetti di design che hanno caratterizzato gli anni Sessanta della città: il decennio del boom economico e culturale prima che venisse interrotto il 12 dicembre 1969 dall’attentato Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana.

La mostra è divisa in sezioni che affrontano temi diversi e complementari per raccontare il fermento di quegli anni. A partire dall’accoglienza di musicisti nazionali –Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Patty Pravo – e internazionali, con l’attenzione al jazz e ai suoi più grandi esponenti (a Milano in quegli anni passarono un po’ tutti, da Duke Ellington a Thelonious Monk, fino a Chet Baker e Gerry Mulligan) e poi il concerto dei Beatles al Vigorelli del 1965, quello dei Rolling Stones al Palalido del 1967 fino a Jimi Hendrix per la prima volta in Italia al Piper nel 1968.

Una grossa fetta di quegli anni riguarda poi lo sviluppo all’edilizia e le nuove costruzioni come il Pirellone o la Torre Velasca, i nuovi quartieri periferici come Quarto Oggiaro, Gallaratese, Gratosoglio, Comasina e la metropolitana e le tangenziali che connessero Milano a a quello che aveva intorno, favorendo la crescita del commercio. La sezione finale della mostra è dedicata alla strage di piazza Fontana con le immagini dell’attentato e dei funerali in Duomo, insieme a documenti e oggetti di quel periodo recuperati grazie agli archivi della polizia e della questura di Milano. Qui sotto trovate una piccola anticipazione delle immagini che troverete in mostra, che già da sole raccontano molto della città e di quegli anni.