Le nuove architetture d’Europa

Musei, sale da concerto, scuole e ristoranti inaugurati negli ultimi anni e che hanno cambiato il pezzo delle città in cui si trovano

(Thies Raetzke/Hamburg Marketing GmbH via AP Images)
(Thies Raetzke/Hamburg Marketing GmbH via AP Images)

Nel raccontare i 60 anni del museo Guggenheim di New York, inaugurato il 21 ottobre del 1959, avevamo parlato della meraviglia che aveva immediatamente provocato nelle persone dell’epoca: l’edificio, progettato dall’architetto Frank Lloyd Wright, era qualcosa di impensabile e mai visto e venne considerato subito un’opera d’arte a sé. Oggi siamo più abituati a complessi maestosi e dalle forme fantasiose e stupefacenti, come quelli di Frank Gehry, Oscar Niemeyer o Zaha Hadid, ma esistono ancora progetti potenti in grado di cambiare un pezzo di una città, farci alzare la testa ammirati o farci desiderare di ripassare in quel museo, in quella piazza o in quella libreria. Di seguito abbiamo raccolto alcune delle nuove architetture più interessanti d’Europa, Italia esclusa, con un occhio su quelle già famose e imprescindibili e su altre meno conosciute.

Il Nuovo Museo dell’AcropoliAtene, Grecia, 2009
Disegnato dall’architetto svizzero Bernard Tschumi, che vinse un concorso pubblico indetto nel 2001 con un budget di 130 milioni di euro, ha ottenuto numerosi riconoscimenti di architettura, tra cui quello dell’Istituto degli architetti americani del 2011. Si trova a circa 300 metri dal Partenone, ha uno spazio espositivo di 8.000 metri quadri e consente una vista panoramica dell’Acropoli e dell’Atene contemporanea. Le pareti a vetrata consentono l’entrata della luce per far risaltare le opere, disposte su tre livelli, tra cui quello più in alto che dispone tutti i resti del fregio del Partenone; un quarto piano, il mezzanino, ospita il negozio del museo e il ristorante su una terrazza panoramica. Si visita scendendo dall’ultimo piano al piano terra.

Il nuovo museo dell’Acropoli di Atene in costruzione, nel 2007 (AP Photo/Thanassis Stavrakis)

Elbphilharmonie, Amburgo, Germania, 2017
È una sala da concerto disegnata dal celebre studio architettonico Herzog and De Meuron; è tra le più grandi al mondo e tra quelle dotate della migliore acustica. È composta da un edificio di vetro simile a una vela issata o a un’onda, appoggiato su un vecchio magazzino in mattoni costruito nel 1963 davanti al lungofiume della città. Ha due sale da concerto, una di 2000 posti e l’altra di circa 500, un hotel e 45 appartamenti. Il Guardian lo definisce «un progetto faraonico»: è stato costruito a 13 anni dalla presentazione del progetto, con un budget dieci volte superiore a quello previsto, pari a 789 milioni di euro.

La Elbphilharmonie di Amburgo nel 2016
(Thies Raetzke/Hamburg Marketing GmbH via AP Images)

Metropol Parasol, Siviglia, Spagna, 2011
Chiamato ufficialmente Setas de Sevilla, è una megastruttura in reticoli di legno e cemento in Plaza de la Encarnaciòn, disegnata dall’architetto berlinese Jürgen Mayer, che si aggiudicò il bando del Comune di Siviglia nel 2011; in tutto è costata 86 milioni di euro. Nel 2013 fu tra i progetti finalisti della cinquina dell’importante premio di architettura contemporanea della Fondazione Mies van der Rohe. In pochi anni questa «cattedrale senza pareti», come la definì lo stesso Mayer, è diventata una delle principali attrazioni della città, anche grazie al mercato e ai ristoranti che ospita al secondo e al terzo dei suoi cinque livelli, e alla terrazza panoramica in cima.

Metropol Parasol, Siviglia
(Klaus Rose/picture-alliance/dpa/AP Images)

La terrazza panoramica del Metropol Parasol, Siviglia
(AP Photo/Emilio Morenatti)

Mucem, Marsiglia, Francia, 2013
Il Museo delle civiltà dell’Europa e del Mediterraneo è stato disegnato dal francese Rudy Ricciotti in collaborazione con l’architetto Roland Carta, ed è stato inaugurato nell’anno in cui Marsiglia è stata capitale europea della cultura; nel 2015 ha vinto il premio Museo del Consiglio d’Europa. È costruito sul vecchio molo della città e collegato con il seicentesco forte Saint-Jean da una passerella in cemento armato di 130 metri. È un quadrato di 72 metri per lato, con all’interno un quadrato più piccolo di 52 metri per lato fatto in vetro e acciaio e rivestito da una filigrana di cemento che ricorda la mashrabiyya, l’elaborata forma di ventilazione dell’architettura islamica, in omaggio al forte legame di Marsiglia con il Nord Africa.

Il Mucem di Marsiglia nel 2013
(Arne Dedert/picture-alliance/dpa/AP Images)

Centro Botín, Santander, Spagna, 2017
Disegnato dal celebre architetto italiano Renzo Piano, è un complesso composto da due edifici di diverse dimensioni, collegati da una passerella affacciata sul mar Cantabrico. Finanziato dalla Fondazione Emilio Botín, è costato circa 77 milioni di euro. L’edificio più grande è dedicato all’arte, con 2.500 metri quadrati di spazio espositivo, quello più piccolo, di 950 metri quadrati, è destinato alle attività educative e ha anche una terrazza panoramica.

Centro Botín, Santander, Spagna, 2017
(Emilio Rappold/picture-alliance/dpa/AP Images)

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Port House, Anversa, Belgio, 2016
È una delle ultime opere realizzate dall’architetta anglo-irachena Zaha Hadid: ha la forma di un veliero con la poppa rivolta alla città e la prua sul porto, appoggiato su una ex-caserma dei pompieri abbandonata e costruita cent’anni prima come replica di un palazzo anseatico del Seicento. La nave ricorda il passato marittimo di Anversa mentre la facciata, suddivisa in triangoli che riflettono la luce e la fanno brillare, è un omaggio ai diamanti tagliati tradizionalmente nella città. L’edificio è sede dell’Autorità portuale, è lungo 111 metri, ha cinque piani e può ospitare fino a 500 impiegati.

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Harpa, Reykjavík, Islanda, 2011
Da quando è stato inaugurato, questo centro culturale è diventato uno degli edifici più famosi e visitati della città. Disegnato dagli studi di architetti Henning Larsen e Batteríið in collaborazione con l’artista danese-islandese Olafur Eliasson, Harpa ha vinto numerosi premi, tra cui il prestigioso Mies van der Rohe come Miglior spazio pubblico nel 2013 e il World Architecture Award nel 2010, ed è stato scelto come migliore sala da concerto dalla rivista musicale Gramophone. È una struttura in acciaio rivestita di pannelli di vetro geometrici di colori diversi.

Harpa, Reykjavik, 2018
(Maja Hitij/Bongarts/Getty Images)

Harpa, Reykjavik, 2018
(CTK via AP Images)

Oodi, Helsinki, Finlandia, 2018
È la nuova biblioteca pubblica di Helsinki, inaugurata nel dicembre del 2018 nella zona di Töölönlahti e disegnata dallo studio finlandese ALA Architects, che nel 2012 aveva vinto un concorso pubblico battendo altri 543 progetti. È costata circa 98 milioni di euro, è strutturata su tre piani e non è solo una biblioteca con più di 100 mila libri, ma anche un centro di aggregazione culturale dove le persone possono trascorrere piacevolmente un po’ di tempo: ha salette per chiacchierare, per leggere, per guardare film e anche una sauna. La Conferenza internazionale della Biblioteca di Atene l’ha scelta come migliore biblioteca al mondo.

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Oslo Opera House, Oslo, Norvegia, 2008
Il Teatro dell’Opera di Oslo è stato commissionato al prestigioso studio Snøhetta, vincitore di un concorso pubblico nel 1999; fu costruito tra il 2003 e il 2007, terminato in anticipo e con un risparmio di oltre 45 milioni di euro rispetto ai circa 690 milioni previsti. È il più grande edificio culturale costruito in Norvegia dal 1300, con 1.100 stanze in un’area di 49mila metri quadrati. La struttura sembra emergere dall’acqua e il tetto inizia dalla piazza ai piedi dell’edificio, trasformandosi in una passeggiata dalla vista panoramica.

Il Teatro dell’Opera di Oslo, Norvegia
(Robert B. Fishman/picture-alliance/dpa/AP Images)

Kunsthaus Graz, Graz, Austria, 2003
La “casa dell’arte” di Graz venne progettata dagli architetti inglesi Peter Cook e Colin Fournier e inaugurata nel 2003, anno in cui la città era la capitale europea della cultura, diventandone subito il volto contemporaneo. È tra i simboli dell’architettura blob, caratterizzata dalle forme tondeggianti, di cui Cook è un esponente. L’edificio, dalla struttura bizzarra e giocosa e dalla copertura in plexiglass azzurro che di notte diventa quasi brillante, è stato subito ribattezzato “friendly alien”, l’alieno amico.

Kunsthaus Graz
(AP Photo)

V&A Dundee, Dundee, Scozia, 2018
È la prima sede distaccata del museo Victoria and Albert fuori da Londra ed è dedicato al design. Progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma, è costato circa 93 milioni di euro. Si trova sulla riva del fiume Tay e la sua forma è ispirata alle scogliere scozzesi: «l’idea era mettere insieme natura e architettura per creare un nuovo posto della città in cui vivere», ha spiegato Kuma. È formato da due strutture angolari ricoperte da 2.500 pannelli di cemento, che si riconnettono in un unico edificio a piano terra.

V&A Dundee
(Jeff J Mitchell/Getty Images)

Lascaux IV a Montignac, Francia, 2017
Il Centro Internazionale di Arte Rupestre è stato disegnato dal prestigioso studio norvegese Snøhetta, costruito tra il 2012 e il 2016 e inaugurato nel 2017. È un museo pensato per riprodurre in modo artificiale la grotta con le celebri pitture rupestri di Lascaux, quella soprannominata “Cappella Sistina della preistoria”. È scavato nel fianco di una collina e appare come una lunga linea spezzata che taglia il paesaggio. Nel 2017 l’importante rivista di architettura Architectural Digest lo mise nella lista degli edifici più importanti dell’anno.

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Les Cols Restaurant Marquee, Olot, Spagna, 2011
È un ristorante scenografico dove si pranza quasi all’aperto, in una struttura dalle pareti di vetro immerse nel verde, come fosse un grande picnic. Il tetto leggero e trasparente è sorretto da catenarie in acciaio che gli conferiscono un aspetto quasi fluttuante; i tavoli, le sedie, i mobili sono in acrilico e quasi trasparenti, per lasciare spazio alle persone e alla natura. Il progetto è stato disegnato dallo studio RCR degli architetti catalani Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta, che nel 2017 hanno vinto il premio Pritzker, il più prestigioso premio internazionale per l’architettura. Qui trovate altri loro progetti, quasi tutti recenti ed europei.

Les Cols Restaurant Marquee, Olot
(RCR)

Markthal, Rotterdam, Paesi Bassi, 2014
Disegnato dallo studio olandese MVRDV, è un’enorme struttura (alta 34 metri e larga 42) in acciaio ricoperta di vetro a forma di ferro di cavallo; ospita abitazioni e uffici, racchiude un grandioso mercato e un parcheggio sotterraneo. La facciata interna è arricchita da un’opera d’arte di 11mila metri quadrati realizzata da Arno Coenen, che raffigura frutta, fiori, semi, pesci e insetti.

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Markthal, Rotterdam (Robert B. Fishman/picture-alliance/dpa/AP Images)

Switch House, Londra, Regno Unito, 2016
Londra è tra le città europee con il maggior numero di nuove e rilevanti costruzioni, grazie alla sua importanza immobiliare e finanziaria e alle Olimpiadi ospitate nel 2012. Tra queste ci sono per esempio il grattacielo Shard di Renzo Piano inaugurato nel 2013, la torre di osservazione ArcelorMittal Orbit disegnata da Anish Kapoor e Cecil Balmond ispirandosi alla struttura del DNA e aperta nel 2014, il velodromo di Londra del 2012 e, andando più indietro nel tempo, la City Hall ideata da Norman Foster e inaugurata nel 2002. Uno dei nuovi edifici più apprezzati è la Switch House, che ha ampliato la Tate Modern, il famoso museo di arte moderna a Londra. Ha dieci piani e una forma piramidale, è costato quasi 330 milioni di euro ed è stato realizzato dallo studio di architettura Herzog & de Meuron.

Il nuovo edificio, chiamato Switch House
(AP Photo/Matt Dunham)

Under, Båly, Norvegia, 2019
È il primo ristorante subacqueo d’Europa e il più grande del mondo, si trova a 5 ore di macchina a sud di Olso ed è stato disegnato dallo studio norvegese Snøhetta. Ha la forma di un tubo inclinato lungo 34 metri ed è posizionato in parte sott’acqua in parte fuori; la costruzione è costata circa 7 milioni di euro ed è stata finanziata da Stig e Gaute Ubostad, due fratelli norvegesi che hanno diversi investimenti nel mondo degli alberghi. Ha grandi vetrate panoramiche che permettono di vedere la fauna marina e può ospitare fino a 40 persone in 16 tavoli. Il menu degustazione costa 240 euro a persona, vino escluso, e prevede un totale di 18 portate. Qui trovate altre foto.

Il ristorante Under, Norvegia
(EPA/TOR ERIK/Ansa)

Il ristorante Under, Norvegia (EPA/TOR ERIK/Ansa)

Muzeum Susch, Svizzera, 2019
Il museo si trova nella Bassa Engadina, è stato fondato dall’imprenditrice polacca Grażyna Kulczyk che ha affidato il progetto architettonico agli architetti Chasper Schmidlin e Lukas Voellmy. È uno dei musei privati più originali degli ultimi anni: un complesso di 1500 metri quadrati sul sito di un monastero del XII secolo e in quattro edifici che ospitavano una birreria, un vicariato e un ospizio, collegati tra loro da labirintiche gallerie scavate nella roccia, ancora visibile.

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La scuola quasi invisibile, Villares de la Reina, Spagna, 2017
Realizzata dallo studio ABLM in provincia di Salamanca, è un grande basamento in ceramica costituito da pezzi verticali in sette colori diversi; è sovrastato da un pannello a specchio in alluminio che scompare riflettendo il cielo e gli alberi attorno. Ha ricevuto l’importante Architecture MasterPrize come Miglior edificio destinato all’istruzione.

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The Wave, Vejle, Danimarca, 2017
È un progetto residenziale affacciato sul fiordo di Vejle, realizzato dall’architetto Henning Larsen. I lavori iniziarono nel 2006 e terminarono 11 anni dopo, rallentati anche a causa della crisi finanziaria del 2008. Il nome, l’onda, richiama la forma della struttura, fatta da torri di nove piani l’una per un totale di 14mila metri quadrati e 100 appartamenti. Ogni torre ha un giardino che la collega a una passeggiata pubblica, con zone di accesso al mare. Prima ancora di essere terminato, nel 2019 fu scelto come progetto residenziale dell’anno dalla rivista danese Byggeri, poi ricevette altri premi importanti, come quello del fondo Civic Trust nel 2013.

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