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  • Martedì 24 settembre 2019

I Democratici avvieranno la procedura di impeachment contro Trump

Lo ha annunciato la speaker della Camera Nancy Pelosi, riguarderà la telefonata con il presidente ucraino su Joe Biden

La speaker della Camera Nancy Pelosi annunciando l'avvio della procedura di impeachment contro Trump, il 24 settembre 2019 (Alex Wong/Getty Images)
La speaker della Camera Nancy Pelosi annunciando l'avvio della procedura di impeachment contro Trump, il 24 settembre 2019 (Alex Wong/Getty Images)

Martedì sera Nancy Pelosi, speaker della Camera statunitense e dirigente del Partito Democratico, ha annunciato l’avvio di una procedura di impeachment contro il presidente Donald Trump. L’accusa nei confronti di Trump è di aver cercato di reclutare una forza politica straniera per ottenere un vantaggio politico, in riferimento allo scandalo sulla telefonata tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky emerso negli ultimi giorni. La procedura di impeachment è un evento raro e gravissimo nella politica americana, avvenuto soltanto due volte nella storia, e arriva a poco più di un anno dalla fine del mandato di Trump e in un paese già estremamente diviso politicamente.

L’avvio della procedura di impeachment non significa che alla fine la Camera dei Rappresentanti voterà per accusare formalmente Trump e ancora meno che il Senato, attualmente controllato dai Repubblicani, farà lo stesso. Ma il fatto che Pelosi e gli altri Democratici abbiano deciso di avviare la procedura, ipotizzata innumerevoli volte negli ultimi anni per diversi scandali che hanno interessato l’amministrazione Trump, significa che pensano che raggiungere questo obiettivo sia possibile.

Secondo le ricostruzioni dei giornali, basate sulla testimonianza di un membro dell’intelligence statunitense, a luglio Trump avrebbe fatto pressioni su Zelensky perché avviasse un’indagine sull’ex vicepresidente Joe Biden e su suo figlio Hunter, ex membro del cda di una società ucraina del gas, su cui da tempo circolano accuse poco fondate di corruzione.

Secondo gli ultimi articoli del Washington Post e del New York Times, nella settimana precedente alla richiesta di Trump la sua amministrazione aveva sospeso un consistente pacchetto di aiuti finanziari all’Ucraina, apparentemente per aumentare la sua influenza e ricattare il governo ucraino spingendolo ad accogliere la richiesta su Biden e suo figlio. Biden è tra i favoriti alle primarie democratiche con cui sarà scelto lo sfidante di Trump alle elezioni presidenziali del 2020. Oggi Trump ha detto che mercoledì sarà diffusa la trascrizione completa della sua telefonata con Zelensky, da lui definita «molto amichevole e totalmente appropriata».

La procedura di impeachment è praticamente un processo particolare per valutare se rimuovere forzatamente un funzionario pubblico importante (compreso il presidente) dal suo incarico. Fu pensata e introdotta nel sistema legislativo statunitense dai padri fondatori del paese, con l’idea che potesse essere una garanzia nei casi di abuso di potere. Ci sono stati solo due casi di impeachment contro un presidente nella storia degli Stati Uniti: quello contro Andrew Johnson (che fu presidente dal 1865 al 1869) e quello contro Bill Clinton nel 1998. In un terzo caso, quello causato dal Watergate, la procedura stava per essere avviata contro Nixon, ma l’allora presidente si dimise prima che la Camera si riunisse per votarla. Né nel caso di Johnson, né in quello di Clinton comunque la procedura portò alla rimozione del presidente dal suo incarico.

Pelosi aveva anticipato l’avvio della procedura di impeachment durante un incontro del festival della rivista Atlantic a Washington: in risposta a una domanda aveva detto che per avviare una procedura di impeachment sono necessari dei fatti su cui basarla, per poi aggiungere: «Ora che abbiamo i fatti, siamo pronti… per più tardi, nel corso di questa giornata».

Fin dal licenziamento dell’allora direttore dell’FBI James Comey, nel maggio del 2017, sui giornali si è più volte parlato della possibilità che Trump subisse una procedura di impeachment, in particolare per via del caso del coinvolgimento di Trump e dei suoi collaboratori nel caso delle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016.

Tuttavia fino a qualche giorno fa questa possibilità non era mai stata presa davvero in considerazione. Fino alle elezioni di metà mandato dell’anno scorso, i Democratici non sarebbero riusciti a portare avanti la procedura, non avendo la maggioranza alla Camera, e comunque molti di loro, compresa la stessa Pelosi, si erano detti contrari all’impeachment. Ad agosto Pelosi aveva detto che non sarebbe stata avviata nessuna procedura contro Trump, a meno che il presidente non avesse lasciato altra scelta.

Pelosi aveva sempre detto che una procedura di impeachment contro Trump avrebbe potuto danneggiare i Democratici: avrebbe diviso troppo il paese e aiutato Trump a ottenere un secondo mandato presidenziale. A differenza del passato, però, Pelosi ha valutato la gravità eccezionale delle accuse contro il presidente – durante l’intervista al festival dell’Atlantic ha detto che avviare la procedura di impeachment è un atto di «patriottismo» –, molto più solide e immediate da comprendere per esempio rispetto a quelle legate alle interferenze russe. Inoltre in questo caso c’è di mezzo la sicurezza nazionale.

Dopo l’annuncio dell’avvio della procedura, Trump ha reagito scrivendo di nuovo su Twitter di essere la vittima di una «caccia alle streghe», accusando i Democratici di stare cercando di danneggiarlo in vista delle elezioni del 2020. In realtà, non solo secondo parte dei Democratici, ma anche secondo vari osservatori, la procedura di impeachment potrebbe costare consensi ai Democratici: nel 1998 i Repubblicani furono danneggiati dall’aver cercato di arrivare all’impeachment di Bill Clinton alle successive elezioni di metà mandato.

Non è chiaro il motivo per cui i Democratici abbiano deciso di annunciare l’avvio della procedura di impeachment prima che fosse diffusa la trascrizione della telefonata tra Trump e Zelensky, promessa martedì dal presidente statunitense. Pelosi ha detto comunque di voler ascoltare l’intera testimonianza del membro dell’intelligence che ha parlato per primo della telefonata tra Trump e Zelensky: si pensa che appunto abbia da dire altro sulla condotta di Trump e dei membri della sua amministrazione. In particolare sembra che l’avvocato personale di Trump Rudy Giuliani abbia avuto un ruolo particolare in tutta la vicenda dei rapporti con l’Ucraina.

Non è ancora chiaro cosa succederà adesso: ci sono vari modi per avviare una procedura di impeachment e Pelosi non ha detto quale sceglierà. È possibile che la procedura venga avviata con un voto dell’intera Camera, ma potrebbe anche partire come indagine della sola commissione Giustizia della Camera.