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  • Domenica 4 agosto 2019

Cosa sappiamo dell’attentatore di El Paso

La polizia lo ha arrestato e identificato, e sta cercando di capire se sia autentico un manifesto che fa riferimento all'"invasione ispanica" del Texas

(Mario Tama/Getty Images)
(Mario Tama/Getty Images)

19 minuti prima che la polizia di El Paso ricevesse la prima segnalazione della sparatoria di sabato 3 agosto nel centro commerciale Cielo Vista, su 8chan (un sito che raccoglie forum di estrema destra), era stato pubblicato un manifesto che sembra essere stato scritto dall’autore della strage, il 21enne Patrick Crusius, poi arrestato dalla polizia. Il manifesto contiene dettagli sulla strage che sarebbe avvenuta di lì a poco e la giustifica parlando dell'”l’invasione ispanica del Texas”; fa inoltre riferimento alla strage nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, e a teorie del complotto di estrema destra, come quella della sostituzione etnica. La polizia sta ancora indagando su Crusius e sta cercando di stabilire se il manifesto sia autentico, anche se ci sono buone ragioni per ritenerlo tale.

Visto che le indagini sono ancora in corso, non sono state ancora diffuse molte informazioni su Patrick Crusius, anche se i giornali sono riusciti a ricostruire frammenti della sua vita partendo dalle poche informazioni disponibili online.
Si sa che è originario di Allen, nella conurbazione di Dallas, nel nord del Texas, e che viveva in un quartiere benestante di case a due piani, con “giardini curati”, come lo ha descritto il New York Times. Sembra che Crusius, che è bianco, vivesse solo con suo nonno e i vicini lo hanno descritto come una persona senza niente di particolare. Da ieri, davanti alla casa dove viveva, c’è un agente dell’FBI che impedisce ai giornalisti di avvicinarsi. Crusius è in custodia, ma contro di lui non sono ancora state formalizzate accuse specifiche.

Le motivazioni dell’attacco non sono chiare e sono al centro dell’indagine della polizia. Quello che sappiamo è che tra El Paso e Allen, dove viveva Crusius, ci sono circa 10 ore di auto e che El Paso è una città con una storia particolare, diventata recentemente uno dei simboli della crisi dell’immigrazione verso gli Stati Uniti.

El Paso ha poco meno di 700.000 abitanti, e si trova a ridosso del confine tra Messico e Stati Uniti, lungo il fiume Rio Grande. Dall’altra parte del fiume e del confine, c’è la città messicana di Ciudad Juarez, che con El Paso forma un agglomerato urbano di oltre due milioni di abitanti. El Paso stessa ha enormi legami storici, culturali ed economici con il Messico– come tutto il Texas, che fino al 1836 ne faceva parte – e ha una popolazione all’82 per cento di origine ispanica o latina. Da mesi la città di El Paso, considerata tra le meno pericolose degli Stati Uniti, è inoltre al centro della complicata situazione dei migranti centro e sud americani che arrivano negli Stati Uniti. È una situazione difficile, su cui il presidente Donald Trump ha costruito parte del suo consenso elettorale parlando di “un’invasione” in corso e delle necessità di costruire un muro lungo il confine con il Messico.

Il manifesto trovato su 8chan potrebbe anche essere un falso. Come ha notato Bellingcat, un rinomato sito di giornalismo investigativo, ci sono però buone ragioni per pensare che sia autentico. È stato pubblicato prima che chiunque scrivesse della sparatoria iniziata a El Paso, parla di un’arma da usare che corrisponde a quella usata a El Paso e – nel secondo allegato – contiene il nome di Crusius che la polizia non ha diffuso se non alcune ore dopo la strage. Il manifesto fa inoltre riferimento alla presunta “invasione ispanica”, che spiegherebbe la scelta di andare proprio a El Paso per la strage. Dopo l’arresto di Crusius è stata la stessa polizia di El Paso a citare l’esistenza del manifesto come prova delle motivazioni d’odio della strage, ma in successive dichiarazioni le autorità sono state più prudenti, viste le difficoltà di attribuzione del documento.

Il manifesto è per il resto un testo piuttosto povero, dove vengono mescolate questioni sociali ed economiche legate all’immigrazione, teorie del complotto e considerazioni personali dell’autore. Si parla genericamente delle responsabilità di Democratici e Repubblicani nell’aver consegnato il paese alle grandi aziende e del rischio che, con l’arrivo di sempre più immigrati dal Centro e Sud America, i Democratici diventino di fatto il partito egemone del paese. La strage viene quindi presentata come una “risposta” all’invasione e, scrive il New York Times, se il legame tra Crusius e il manifesto venisse provato sarebbe un’ulteriore prova «della diffusione globale del suprematismo bianco nell’era dei social media, in un momento in cui in America e nel resto del mondo l’immigrazione è diventata una questione politicamente molto divisiva».

Un’analisi di Bellingcat mostra che il manifesto ha avuto una grossa circolazione, anche se il messaggio originale con cui era stato diffuso è stato cancellato poco dopo la strage dagli addetti di 8chan. Il testo del messaggio e quello del manifesto sono stati ripubblicati e commentati in tantissimi altri forum, rendendo quasi impossibile fermarli e dimostrando, dice Bellingcat, come siti di quel tipo siano diventati dei luoghi di radicalizzazione per l’estrema destra. I commenti al messaggio del manifesto, inoltre, contengono incitamenti e battute che fanno riferimento al numero dei morti e alla cultura di estrema destra su 8chan, spesso con un linguaggio comprensibile solo a chi frequenta quei posti.