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  • Mercoledì 29 maggio 2019

Le prossime date importanti in Europa

Sarà un'estate mica male: entro ottobre vanno decisi il presidente della Commissione europea e i sostituti di Mario Draghi e Antonio Tajani

La cancelliera della Germania, Angela Merkel, guarda di sottecchi il presidente francese Emmanuel Macron mentre parla con i media al suo arrivo al Consiglio europeo, il 10 aprile. (Leon Neal/Getty Images)
La cancelliera della Germania, Angela Merkel, guarda di sottecchi il presidente francese Emmanuel Macron mentre parla con i media al suo arrivo al Consiglio europeo, il 10 aprile. (Leon Neal/Getty Images)

Ieri i capi di stato e di governo europei si sono trovati a Bruxelles in una riunione informale per discutere dell’esito delle elezioni europee. Si è discusso soprattutto del rinnovo di cariche molto importanti, tra cui quella del nuovo presidente della Commissione Europea e del presidente della Banca Centrale Europea. Potrebbe volerci un po’, soprattutto perché il Parlamento Europeo – e di conseguenza tutta la politica comunitaria – è uscito dalla elezioni molto più frammentato di primaLe trattative andranno avanti per diverse settimane, ma intanto queste sono le prossime date importanti da tenere d’occhio.

Giugno
Le famiglie politiche più importanti – Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi – e i leader di governo tratteranno per trovare un accordo sul nuovo presidente della Commissione Europea. Nel 2014 Jean-Claude Juncker fu scelto con il metodo dello Spitzenkandidat, secondo cui il nome del presidente viene indicato dal partito europeo che ha ottenuto più seggi al Parlamento Europeo alle elezioni (i Popolari, in questo caso).

Diversi capi di governo europei però, tra cui soprattutto i Liberali guidati da Emmanuel Macron, sono contrari per varie ragioni: su tutte, il fatto che una carica così rilevante sia espressa soltanto dal Parlamento Europeo senza consultare il Consiglio Europeo, che invece è l’organo che riunisce i capi di stato e di governo e detta l’agenda politica dell’Unione (e che secondo i trattati deve comunque “indicare” il nuovo presidente).

20-21 giugno
Se le trattative andranno a buon fine, i leader europei si troveranno per decidere il successore di Juncker e quello di Mario Draghi come presidente della Banca Centrale Europea (carica che dura sette anni e che può essere ricoperta solo una volta nella vita). Bisogna decidere anche chi sarà il nuovo presidente del Consiglio europeo al posto di Donald Tusk e chi prenderà il posto di Federica Mogherini a capo della politica estera dell’UE: un eventuale accordo potrebbe comprendere tutte e quattro le cariche, più la presidenza del Parlamento Europeo.

2-4 luglio
Il nuovo Parlamento Europeo si riunisce per la prima volta in seduta a Strasburgo, in Francia. Il primo atto formale che dovrà fare sarà eleggere un nuovo presidente del Parlamento, carica attualmente ricoperta da Antonio Tajani, esponente di Forza Italia. Nella stessa seduta plenaria dovranno essere nominati anche i vicepresidenti.

16-18 luglio
Seconda plenaria del Parlamento a Strasburgo: nel caso in cui sia stato trovato un accordo sul nuovo presidente della Commissione, i parlamentari dovranno esprimere il loro parere. Secondo i trattati, infatti, il presidente della Commissione deve essere confermato dal Parlamento.

Luglio-agosto
Il nuovo presidente della Commissione inizierà a formare la sua squadra di commissari, scegliendone uno da ogni paese. La nomina dei commissari potrebbe slittare più avanti se le forze politiche non avessero ancora trovato un accordo (oppure se il Parlamento Europeo avesse respinto il candidato emerso dalle trattative). Potrebbe essere la volta buona per nominare il successore di Donald Tusk alla presidenza del Consiglio Europeo: è sufficiente un voto a maggioranza qualificata all’interno del Consiglio, senza passare dal Parlamento.

Settembre 
Il Parlamento si pronuncerà sui nuovi commissari. Alcuni, in particolare quelli nominati da governi euroscettici come Italia, Ungheria o Polonia, potrebbero incontrare qualche resistenza: gli europarlamentari non hanno il potere bloccare ogni singola nomina, dato che esprimono un voto sull’intera Commissione alla fine del processo. Di fatto però possono fare pressioni per costringere il nuovo presidente o lo stato membro a ritirare una certa candidatura. Accadde nel 2004, quando l’aspirante commissario italiano Rocco Buttiglione fu pesantemente criticato per le sue posizioni radicali sull’omosessualità, e il governo italiano fu costretto a sostituirlo con Franco Frattini.

22-24 ottobre 
Il Parlamento vota per confermare la nuova Commissione.

31 ottobre
Brexit. Forse.

1 novembre
Si insedia la nuova Commissione Europea così come il successore di Draghi alla BCE, che dovrà necessariamente essere stato deciso entro quella data (di nuovo, basta una maggioranza qualificata in Consiglio Europeo):

1 dicembre
Il successore di Tusk prenderà il suo posto come presidente del Consiglio europeo.

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