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  • Domenica 5 maggio 2019

I treni polacchi sono troppo rumorosi

E la Germania ha deciso che non potranno più passare sul suo territorio dal prossimo anno, anticipando una nuova norma europea

(CTK via AP Images)
(CTK via AP Images)

La Germania ha da tempo un problema con l’inquinamento acustico provocato dal trasporto merci su treni vecchi e rumorosi, che potrebbe presto diventare a sua volta un problema per la Polonia.

Il governo tedesco ha infatti annunciato l’intenzione di vietare il transito di treni vecchi e rumorosi su tutto il territorio nazionale a partire dal 2020, in anticipo di quattro anni rispetto alla scadenza fissata dall’Unione Europea. Fino a oggi molti dei treni polacchi diretti verso le coste occidentali dell’Europa – treni che rientrano nella categoria di vecchi e rumorosi – passavano attraverso la Germania: se il piano tedesco dovesse effettivamente entrare in vigore nel 2020, i treni polacchi saranno costretti ad aggirare la Germania passando per l’Austria e l’Italia, con il rischio di rallentare i trasporti e lo sviluppo del settore ferroviario polacco.

Per la Polonia sarebbe un guaio. Il governo di Varsavia ha cercato di metterci una pezza, negoziando con la Commissione europea una deroga alle nuove norme che consentirà ai treni merci polacchi più rumorosi di continuare a viaggiare fino al 2036: la deroga però consentirà il trasporto merci fuori dai confini nazionali della Polonia solo nei primi quattro anni.

Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), ogni anno l’inquinamento acustico è responsabile di 16 mila morti in tutta l’Unione Europea: una delle principali fonti di inquinamento è proprio il settore dei trasporti, soprattutto stradali e ferroviari. Nel secondo caso, una delle cause che influisce di più sul rumore è la tecnologia di frenata utilizzata dai treni: il 75 per cento della flotta di vagoni merci europei utilizza ancora dei freni in ghisa, che a contatto con le ruote generano il rumore fastidioso familiare a tutti quelli che vivono o lavorano vicino a una ferrovia.

In Europa, circa 19 milioni di persone sono esposti al rumore generato dal trasporto ferroviario, che supera i 55 decibel (dB). Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), bisognerebbe portare i livelli di rumore prodotti dal traffico ferroviario al di sotto dei 54 dB durante il giorno, e al di sotto dei 44 dB durante la notte. Al di sopra di questi livelli, infatti, si rischiano gravi danni alla salute per le persone che vivono in prossimità delle ferrovie e delle autostrade, tra cui disturbi del sonno e sviluppo di malattie cardiovascolari, così come si rischia di compromettere l’apprendimento nelle fasi di sviluppo dei bambini.

La Polonia non è pronta ad adeguarsi alle norme europee, e per questa ragione ha chiesto una deroga. Ha inoltre accusato la Germania di «violare le leggi dell’Unione Europea» anticipando un limite che comunque entrerà in vigore in tutto il continente fra cinque anni.

Da parte sua, il governo tedesco sembra determinato a spostare il trasporto merci dalle strade alle ferrovie, rispettando però le nuove regole imposte dall’Unione Europea. L’idea è che, anticipando le misure decise dell’Europa, sarà possibile per il paese ridurre in un colpo solo l’inquinamento acustico e quello ambientale. Tutte le compagnie di trasporti che vorranno continuare a spedire le merci via ferrovia attraverso il territorio tedesco, quindi, avranno tempo fino al 13 dicembre dell’anno prossimo per adeguarsi alle nuove norme.