• Mondo
  • Venerdì 3 maggio 2019

Due grossi barconi di migranti sono stati intercettati dai libici

A bordo c'erano in tutto 180 persone: era da diverso tempo che non si registravano numeri del genere

(ANSA/ ELIO DESIDERIO)
(ANSA/ ELIO DESIDERIO)

Ieri sera la cosiddetta Guardia costiera libica ha intercettato due imbarcazioni cariche di migranti fra le coste della Libia e Malta. Sulle due navi c’erano in tutto circa 180 persone. È la prima volta da diverse settimane che un gruppo così numeroso di persone cerca di arrivare in Europa via mare: anzi, dall’inizio del nuovo ciclo di violenze in Libia – che si stima abbia causato finora più di 300 morti – le partenze dei migranti si erano praticamente azzerate.

Entrambe le imbarcazioni sono state avvistate dalla Mare Jonio, l’unica nave rimasta a pattugliare il tratto di costa nei pressi della Libia fra quelle delle ong che si occupano di soccorso in mare. Circa 80 persone erano a bordo di un gommone bianco individuato a 60 miglia dalle coste libiche. Altre 100 si trovavano a bordo di un barcone in legno avvistato dall’aeronautica maltese a pochi chilometri dalla propria zona SAR, cioè l’area di mare in cui gli stati costieri competenti si impegnano a mantenere attivo un servizio di ricerca e salvataggio (in inglese search and rescue).

La Guardia costiera italiana ha fatto sapere all’equipaggio della Mare Jonio che entrambe le imbarcazioni sono state intercettate dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Non è chiaro cosa sia successo alle persone “soccorse”, ma quasi sicuramente sono state riportate in Libia nei centri di detenzione per migranti, dove le violazioni dei diritti umani sono sistematiche (e dove si registrano le prime conseguenze delle nuove tensioni).

Secondo i dati dell’OIM, dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia 722 migranti. Altri 308 sono arrivati a Malta, mentre 1.092 hanno provato a lasciare la Libia ma sono stati intercettati dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Una recente analisi del ricercatore Matteo Villa dell’ISPI indica che non ci sono state variazioni sensibili nelle partenze fra prima e dopo l’inizio delle nuove violenze: anzi, di solito a maggiore instabilità nel paese corrispondono meno partenze dei migranti.

La spiegazione che si sono dati alcuni osservatori è che nella guerra fra il governo riconosciuto dalla comunità internazionale di Fayez al Serraj e le milizie del maresciallo Khalifa Haftar siano impegnate anche le milizie che di solito si occupano del traffico di esseri umani.

Le operazioni di ieri sera mostrano anche che la cosiddetta Guardia costiera libica è ancora attiva: una settimana fa uno dei loro ufficiali aveva fatto sapere a Scenari Libici che avevano dovuto interrompere le operazioni per via della guerra.