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  • Lunedì 25 marzo 2019

Una grande giornata per il calcio femminile italiano

Domenica a Torino uno stadio pieno ha visto la Juventus avvicinarsi al suo secondo Scudetto consecutivo, mentre a Milano l'Inter è tornata in Serie A

Juventus e Fiorentina entrano all'Allianz Stadium di Torino (Getty Images)
Juventus e Fiorentina entrano all'Allianz Stadium di Torino (Getty Images)

Nel weekend la Serie A maschile e gli altri principali campionati di calcio europei hanno riposato, per permettere alle nazionali di tutto il mondo di disputare le prime partite di qualificazione ai loro tornei continentali. La Nazionale italiana ha giocato sabato la prima partita di qualificazione agli Europei del 2020, vincendo 2-0 contro la Finlandia. Per la Serie A femminile però non era prevista nessuna sosta: il campionato è continuato nel fine settimana e ha attirato grandi attenzioni grazie a due attesi appuntamenti.

All’Allianz Stadium di Torino, 39.027 spettatori hanno approfittato dell’ingresso gratuito concesso dalla società per assistere a Juventus-Fiorentina, la partita più attesa della quartultima giornata di campionato. Juventus e Fiorentina sono le prime due squadre femminili istituite dai grandi club italiani, le più forti e anche le vincitrici degli ultimi due Scudetti. Prima della partita erano divise da un solo punto in classifica: Juventus in testa con 47 punti e Fiorentina seconda a 46, con il Milan terzo a 45 punti ma con una partita in più e quindi piuttosto lontano per rientrare nei giochi.

Durante la stagione la Juventus gioca in un campo attrezzato dello Juventus Training Center di Vinovo, un comune a sud di Torino. Data l’importanza della partita contro la Fiorentina e le condizioni organizzative favorevoli, la società ha potuto spostare l’incontro a Torino, dove è stato stabilito il record di presenze per una partita di calcio femminile italiana. Il gioco è stato poco vivace per buona parte del primo tempo, probabilmente per la necessità delle giocatrici di adattarsi a un ambiente completamente nuovo e molto diverso da ogni altro campo italiano a cui fossero abituate.

La Juventus ha colpito una traversa con Cristiana Girelli dopo pochi minuti dal calcio d’inizio (e un’altra ancora su colpo di testa, sempre di Girelli), ma poi la partita è proseguita in modo tutto sommato equilibrato (la Fiorentina ha sfiorato il vantaggio con una traversa di Alia Guagni) fino al gol della vittoria della Juventus, segnato dalla danese Sofie Junge Pedersen su uscita sbagliata del portiere della Fiorentina.

Con la vittoria la Juventus si è avvicinata al suo secondo Scudetto consecutivo, per il quale le basterà mantenere il vantaggio di quattro punti nelle ultime tre giornate. Ha però perso per un grave infortunio il difensore centrale Cecilia Salvai: la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro ha concluso in anticipo la sua stagione e le impedirà di giocare i Mondiali, in programma in Francia dal 7 giugno al 7 luglio. La Nazionale italiana, formata per la maggior parte da giocatrici provenienti proprio da Juventus e Fiorentina, ci tornerà dopo vent’anni di assenza e sarà in girone con Brasile, Giamaica e Australia. Giocherà in ambienti simili all’Allianz Stadium, a cui le avversarie delle nazionali favorite sono abituate da tempo.

In Francia potrebbero trovare posto anche alcune calciatrici dell’Inter femminile, che ieri a Milano, qualche ora prima di Juventus-Fiorentina, hanno ottenuto la promozione dalla Serie B alla Serie A. Al Centro di Formazione Suning di Niguarda, l’Inter ha battuto 6-0 l’Arezzo ottenendo la promozione con cinque giornate di anticipo, dopo diciassette vittorie su diciassette partite disputate. Sugli spalti era presente il vice presidente dell’Inter, Javier Zanetti, fra i dirigenti più vicini al progetto della squadra femminile iniziato ufficialmente in estate, affidato peraltro al cognato, l’allenatore argentino Sebastian De La Fuente.

L’anno scorso l’Inter femminile non riuscì a ottenere la promozione. Lo scorso autunno, però, la dirigenza del club maschile ha rilevato il titolo sportivo di proprietà dell’allora ASD Femminile Inter Milano, facendola diventare a tutti gli effetti la squadra femminile di riferimento dell’Internazionale Milano. L’ASD era stata fondata nel 2009 da Elena Tagliabue, ultima presidente della società, moglie di Giuseppe Baresi – ex capitano e vice allenatore dell’Inter – e madre di Regina, attaccante e capitana della formazione.

A differenza di JuventusMilan e Roma, che hanno comprato il titolo sportivo delle loro attuali squadre femminili da club già esistenti (la Juventus dal Cuneo, il Milan dal Brescia), l’ASD era indipendente e godeva da otto anni di un’affiliazione con l’Inter, a cui nelle precedenti stagioni aveva già affidato il proprio settore giovanile.