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  • Lunedì 12 novembre 2018

L’ultimo impressionante record della Juventus

Nella storia della Serie A nessuno aveva mai ottenuto 34 punti nelle prime dodici partite della stagione

I giocatori della Juventus festeggiano Cristiano Ronaldo dopo il suo gol al Milan (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)
I giocatori della Juventus festeggiano Cristiano Ronaldo dopo il suo gol al Milan (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

Con la vittoria per 2-0 contro il Milan nel posticipo della dodicesima giornata di Serie A, la Juventus ha ottenuto il suo undicesimo successo in campionato e ha mantenuto a sei punti di distanza in classifica il Napoli. È l’unica squadra ancora imbattuta della Serie A e grazie all’ultimo risultato ha infranto un altro record: nessun’altra squadra nella storia del campionato italiano a girone unico aveva infatti mai raggiunto 34 punti nelle prime dodici giornate. È riuscita a superare i 32 punti ottenuti dalla Roma nel 2013 e dal Napoli l’anno scorso. Tutto questo arriva nell’anno in cui la Juventus potrebbe vincere il suo ottavo Scudetto consecutivo, un risultato che nessun’altra squadra dei maggiori campionati europei ha mai raggiunto: serie di vittorie così lunghe si trovano solo nei piccoli e poco competitivi campionati dell’Est Europa.

La sensazione che per la Juventus l’ottavo campionato vinto consecutivamente possa essere uno dei meno complicati è data soprattutto dalla qualità della squadra, la cui base è da anni una delle più forti d’Europa e a cui in estate è stato aggiunto un giocatore fenomenale come Cristiano Ronaldo (e anche altri, su tutti Joao Cancelo e Leonardo Bonucci, che hanno rinvigorito la difesa). Ronaldo ci ha messo qualche settimana ad adattarsi alla nuova squadra e al campionato italiano, ma con quello segnato ieri sera al Milan ha già raggiunto otto gol in campionato. Ora gliene manca solo uno per raggiungere il polacco Krzysztof Piatek in testa alla classifica dei marcatori.

Ma oltre a Ronaldo la Juventus può contare praticamente su due squadre intercambiabili, che si somigliano per solidità e qualità. L’ampiezza della rosa è proprio l’aspetto che la divide di più dalle sue rivali principali, il Napoli e l’Inter, che fra titolari e riserve perdono entrambe qualcosa.

Mario Mandzukic e Cristiano Ronaldo, gli autori dei due gol con cui la Juventus ha battuto il Milan a San Siro (MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

La Juventus è una squadra dichiaratamente costruita per arrivare alla vittoria in Champions League, che le manca dal 1996, dopo due finali perse nelle ultime quattro stagioni. Fin qui ha dimostrato il suo valore soprattutto nella partita vinta a Manchester contro lo United, dove ha saputo mettere sotto pressione la squadra di casa per l’intera partita senza concedere praticamente nulla, peraltro in un ambiente particolare e impegnativo come quello dell’Old Trafford. La Juventus avrebbe poi meritato un’altra vittoria nella partita di ritorno a Torino, dove però è stata beffata da due gol inaspettati subiti nei minuti finali.

La sconfitta tuttavia non ha complicato la qualificazione agli ottavi di finale e anzi, potrebbe essere servita alla squadra come avviso a mantenere sempre alto il livello di concentrazione, anche nelle situazioni apparentemente più sotto controllo, e come invito a “chiudere” prima gli incontri che conduce, per evitare sorprese. Nell’unica partita di campionato non vinta – il pareggio in casa contro il Genoa – l’unico gol subito era arrivato proprio da una generale disattenzione che aveva permesso agli avversari di segnare quasi indisturbati. La stagione però è cominciata da poco, è ancora lunga, e questa Juventus sembra in grado di migliorare anche nei dettagli più piccoli, quelli che spesso fanno la differenza, soprattutto nelle partite secche delle coppe europee.